Da "ignorante" dico dal 1925 con la nuova regola del Fuorigioco, con l'Arsenal rivoluzionaria di Chapman e con le (prime?) competizioni Internazionali come l'Olimpiade 1924.

Per me la prima vera rivoluzione calcistica ci fu con l'avvento della Grande Ungheria.

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Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!

Dipende da cosa si intende con grandi livelli...nei primissimi anni in Inghilterra il football professionistico era un passatempo per nobili ed aristocratici, si diffuse tra gli operai e i lavoratori solamente quando venne modificato l'orario di lavoro (e allora si cominciarono a vedere le prime partitelle per strada). Questo fu il primo grande passo, un secondo non meno importante fu il passing game degli scozzesi a scapito del rozzo kick & run inglese.

Se parliamo di una data però direi forse il 1904, con la nascita della FIFA. Questo perchè il calcio, nato in inghilterra ma poi diffusosi a macchia d'olio prima nelle vicinanze (scozia, galles, irlanda), poi nell'europa dell'est, e in seguito in giro per il mondo nel giro di pochissimi era uno sport parecchio confusionario, dove ogni paese aveva regole diverse dall'altro e c'era bisogno di istituire una federazione internazionali con poteri decisionali...quindi sì, direi con la nascita della fifa.

Per me il punto di non ritorno è stato il 1925, lì è nato il calcio come lo consociamo oggi, prima era una sorta di rugby giocato con i piedi (anche le regole e la tattica ricordavano molto questo sport). Anche Vittorio Pozzo, nelle sue memorie dice una roba del genere.... Poi ovviamente l'Ungheria e l'Olanda hanno segnato due spartiacque enormi

Intendo quando sono nati i Grandi Club, Grandi Nazionali, Grandi Giocatori, Competizioni Importanti, regole accettabili e un buon livello tattico.

Negli anni '20 è nato forse quello che è stato il primo vero club calcistico moderno a 360° e cioè l'Arsenal di Chapman.

E anche il primo modulo con il Sistema.

banalmente, direi con il professionismo che si diffonde a macchia d'olio e con le grandi competizioni internazionali.
Quindi, fra anni '20 e anni '30: e infatti i primi fuoriclasse riconosciuti hanno dato il meglio nell'epoca, mentre risulta del tutto impossibile accostare un Billy Meredith ai giocatori dei decenni successivi, per l'epoca la dimensione del confronto rende già plausibile un raffronto in termini di grandezza.
Anni '50, '60 e '70 hanno comunque segnato enormi passi avanti.

Negli Anni '20 si assiste a un salto qualitativo, poi ancora più marcato dall'Ungheria in poi: lì è nato il calcio moderno.

Per quanto riguarda il calcio italiano, secondo l'incorreggibile Gianni Brera, "giunge a uno standard appena onesto sul finire degli anni Venti".

Fonte: rivista "Vita" del 28 febbraio 1963.