Reg. il: sab 12 nov 2016 Alle ore: 23:54 Messaggi: 54
leggo ogni tanto Epico che dice che oggi non si producono più talenti perché manca il calcio da strada. Beh innanzitutto è vero solo per l'Italia ma quando mai l'Italia è stata famosa per la sua capacità di produrre talenti che non fossero portieri e centrali? quelli si fanno ancora, mancano i Totti e i Baggio, e questi sono una rarità, da sempre in Italia . Questo vale solo per l'Italia, perché in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna non succede. In questi paesi il numero dei talenti che sbocciano è aumentato. Ricordiamo che nella Liga solo negli anni 80, non avresti mai visto un Iniesta, perché era un calcio di macellai, poco tecnico e molto fisico. Il belgio qualche anno fa si sarebbe sognato un giocatore come Hazard, ma invece adesso hanno pure De Bruyne. E la stessa Germania, non ha mai avuto un giocatore della tipologia di Ozil. Ma si potrebbe dire lo stesso dell'Argentina, che ha la miglior generazione di sempre. L'Uruguay non aveva giocatori come Suarez, Cavani e Godin da mezzo secolo. La menata della strada alla fine vale principalmente per l'Italia e per il Brasile in parte, le altre nazioni sopratutto europee hanno investito nel calcio giovanile migliorando le cose, non certo peggiorando.
Reg. il: mer 18 mag 2005 Alle ore: 0:45 Messaggi: 34977 Località: Dudley
Lo ha detto anche Cruyff che credo ne capisca piu' di te , riporto il sunto dall'altro topic :
Cruyff dice che con la scomparsa del calcio di strada un ragazzo o bambino ha perso in media 10 ore settimanali di allenamento su tecnica , inventiva ecc...e che oggi non si insegnano piu' i fondamentali ai singoli...
Poi Cruyff nel libro spiega come la strada sia una grande insegnante , ad esempio il cordolo del marciapiede e' un compagno per gli uno due o le buche e gli spigoli aiutano l'equilibrio e l'improvvisazione ..
Reg. il: ven 2 mag 2014, Alle ore: 23:00 Messaggi: 4435
Ripeto quello che ho ripetuto decine di volte qua sopra:
1) il calcio di oggi non è peggiore o migliore di quello del passato, è semplicemente DIVERSO;
2) oggi la tecnica intesa come bravura nei fondamentali si è abbassata a livelli imbarazzanti; nelle scuole calcio si fa poco allenamento dei fondamentali, e si parla fin dalle categorie esordienti-giovanissimi di tattica e movimenti sul campo.
3) indubbiamente il dato sociologico ha una sua rilevanza: più ragazzini davanti ai videogiochi vuol dire meno ragazzini per strada a giocare e quindi anche solo ad iniziare a dare due calci ad un pallone;
4) oggi la serie A fa #@*§, ed è indubbio che Paesi come Francia e Germania che investono da anni più di noi nei vivai producano molti più talenti di noi: questo non toglie che il livello globale, inteso come complesso di talenti individuali di rilievo sia drasticamente diminuito, con tutte le conseguenze che ne derivano: una su tutti giocatori normali o buoni che vengono strapagati e su cui si genera un'aspettativa pazzesca a dispetto delle reali capacità;
5) oggi il calcio è innanzitutto un fenomeno di spettacolo e finanziario: su questo stiamo seguendo a ruota gli americani. Oggi il giocatore-marchio che vuol stare al centro dell'attenzione, se ne giova in termini di valutazione. E' una cosa illogica, ma funziona come la borsa, in modo anche un po' irrazionale. Tutto è quindi più patinato e suggestivo (a partire dal giornalismo che il calcio lo racconta). Questo non vuol dire che se la narrazione (cioe il pacchetto) è più invitante di una volta, il contenuto debba essere necessariamente di maggior qualità.
Ps. il Belgio ha già avuto talenti come Hazard, e sono Van Himst e Scifo, che nella propria epoca godevano della stessissima considerazione di cui gode Hazard oggi. E pure l'Uruguay, anche in tempi recenti, ha avuto giocatori all'altezza di quelli citi tu: Francescoli, Ruben Sosa e Montero erano campioni di fama mondiale.
_________________ "Alcuni pensano che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d'accordo. Posso assicurarvi che è molto, molto di più." (Bill Shankly)
Reg. il: gio 6 set 2012, Alle ore: 0:44 Messaggi: 14886
quoto ala ma con qualche correzione
vero il discorso sui fondamentali a livello giovanile. ad esempio la mia è stata l'ultimo tipo di formazione "classica" in tal senso forse. però occorre dire che è anche più difficile impararli. lo stesso cruijff diceva che un giocatore è scarso non perché fa autogol da solo, ma perché se gli metti pressione sbaglierà (ossia, leggi ritmi partita più alti + porzioni di campo sempre più ridotte = progressiva diminuzione di tempo e spazio per fare la propria giocata = maggiore difficoltà di esecuzione = più brutte figure/errori nei fondamentali).
il discorso dei videogame lo condivido, ma penso sia ancora presto per valutarne gli effetti ad alti livelli: il net e l'elettronica hanno cominciato a rubare spazio al semplice giocare al pallone giù al palazzo già dalla mia generazione, ma in misura non preponderante, molto meno che per i '2000
per il resto sono invece d'accordo su tutta la linea. ma noto una punta di disprezzo nel punto 5). è vero, ma ciò non c'entra con le questioni di campo di cui sopra.
_________________
VUOI PORTARLA A MANGIARLA? VA BENE FALLO.
LM10 Tu se' Lo mio Maestro 10 e 'l mio autore, tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stile che m' ha fatto onore !. !. !.
Mi è capitato però di vedere gente pestare i fiori al monumento ai caduti a Bologna. Gli ho insultati e sono scappati.
Reg. il: sab 12 nov 2016 Alle ore: 23:54 Messaggi: 54
aladestra ha scritto:
Ripeto quello che ho ripetuto decine di volte qua sopra:
1) il calcio di oggi non è peggiore o migliore di quello del passato, è semplicemente DIVERSO;
2) oggi la tecnica intesa come bravura nei fondamentali si è abbassata a livelli imbarazzanti; nelle scuole calcio si fa poco allenamento dei fondamentali, e si parla fin dalle categorie esordienti-giovanissimi di tattica e movimenti sul campo.
3) indubbiamente il dato sociologico ha una sua rilevanza: più ragazzini davanti ai videogiochi vuol dire meno ragazzini per strada a giocare e quindi anche solo ad iniziare a dare due calci ad un pallone;
4) oggi la serie A fa #@*§, ed è indubbio che Paesi come Francia e Germania che investono da anni più di noi nei vivai producano molti più talenti di noi: questo non toglie che il livello globale, inteso come complesso di talenti individuali di rilievo sia drasticamente diminuito, con tutte le conseguenze che ne derivano: una su tutti giocatori normali o buoni che vengono strapagati e su cui si genera un'aspettativa pazzesca a dispetto delle reali capacità;
5) oggi il calcio è innanzitutto un fenomeno di spettacolo e finanziario: su questo stiamo seguendo a ruota gli americani. Oggi il giocatore-marchio che vuol stare al centro dell'attenzione, se ne giova in termini di valutazione. E' una cosa illogica, ma funziona come la borsa, in modo anche un po' irrazionale. Tutto è quindi più patinato e suggestivo (a partire dal giornalismo che il calcio lo racconta). Questo non vuol dire che se la narrazione (cioe il pacchetto) è più invitante di una volta, il contenuto debba essere necessariamente di maggior qualità.
Ps. il Belgio ha già avuto talenti come Hazard, e sono Van Himst e Scifo, che nella propria epoca godevano della stessissima considerazione di cui gode Hazard oggi. E pure l'Uruguay, anche in tempi recenti, ha avuto giocatori all'altezza di quelli citi tu: Francescoli, Ruben Sosa e Montero erano campioni di fama mondiale.
varrà per l'italia ma non per altri paesi, quindi direi che è una tua opinione. Dimmi altrimenti perché prima dei tempi recenti mai si sono viste squadre giocare come la Spagna o il Barca? Gol di questo genere dimostrano che il livello si è alzata pochi #@*§ il resto sono baggianate. Il fatto che oggi stiamo scomparendo centrocampisti alla Gattuso e centravanti alla Vieri e Inzaghi conferma quello che dico. Oggi devono essere forti tecnicamente tutti anche il portiere, perché si gioca con grande intensità, pressing asfissiante, a pochi tocchi e si deve sbagliare poco. In passato i ritmi erano lenti, ricordo partite in cui Platini poteva fare quello che voleva prima di fare un lancio, cosa che Pirlo non ha mai avuto il lusso di fare, perché si è sempre trovato il cagnaccio addosso. Un giocatore della tipologica di Hazard il Belgio non lo ha mai avuto e questa è la miglior nazionale Belga di sempre a detta degli stessi belgi. Per quanto riguarda l'Uruguay nessuno di quelli vale Suarez nemmeno alla lontana.
Reg. il: mer 18 mag 2005 Alle ore: 0:45 Messaggi: 34977 Località: Dudley
Maradona nella sua ultima biografia su Messico 86 uscita per il trentennale dell'impresa dice che il calcio di oggi non e' veloce , e' frettoloso , che e' tutta una cosa diversa.
Dice Diego giustamente che alla porta bisogna arrivarci bene , non necessariamente in maniera frettolosa.
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