aladestra ha scritto:
Sacchi ha operato una sintesi geniale di idee tattiche, carpendo cose utili addirittura da altri sport come il basket. Dopo di lui,il calcio non è più stato lo stesso: concetti come la zona integrale, il pressing alto, la difesa in linea alta hanno ricevuto applicazione e consensi pressochè unanimi. Dopo sacchi, per un lunghissimo periodo, tantissime squadre di successo hanno applicato in maniera talebana, alla guisa di sacchi, un certo tipo di 4-4-2. Per quanto concerne il barça, si è tanto parlato di tiki taka, falso nueve, possesso continuato ecc. ecc. A ben vedere però,, ed a voler essere onesti, questi concetti tattici non hanno conosciuto l'enorme successo che l'insagnamento sacchiano invece ha avuto. Gli unici esempi di riproduzione del modello catalano sono infatti la Spagna degli anni 2000, che però annoverava in sostanza praticamente gli stessi interpreti del gioco di Guardiola, ed il Bayern di oggi, allenato appunto dall'inventore stesso della formula, il grande Pep. Dopo Sacchi tantissime squadre vincenti, praticamente quasi tutte, a cominciare dalla Juve lippiana fino al milan di ancelotti, devono moltissimo alle innovazioni dell'Arrighe. Lo stesso non si può dire di
Sono d'accordo sulla prima parte evidenziata, questo a mio avviso è stato il grande merito di Sacchi
Sulla seconda parte per niente: Sacchi ha avuto poca influenza sul calcio italiano, la maggior parte dei tecnici resta tuttora fedele alla tradizione (non è un caso che i moduli più utilizzati siano il 3-5-2 e il 4-4-2 a rombo, perchè ricalcano più fedelmente la vecchia zona mista), pur imbastardita con le novità del gioco sacchiano (zona, reparti più corti). Lippi è un italianista convinto (il pressing in Italia l'hanno introdotto Trapattoni e Radice che mai mi signerei di definire dei sacchiani), Ancelotti e Capello hanno preso più da Liedholm (per loro ammissione), ancora alla metà degli anni Novanta poche squadre giocavano a zona pura (Milan, Foggia, Pescara, Parma, Fiorentina, la Juve appena dal 1995/96), la maggior parte giocava con schemi ibridi tra la vecchia zona mista e il moderno 3-5-2 (solo il Parma giocava effettivamente a zona pura nella difesa a tre). Per fare un raffronto il Grande Torino ha avuto un impatto molto più importante (nel 1942, a inizio ciclo granata pochissimi giocavano a Sistema, nel 1949 praticamente tutte le squadre), lo stesso si può dire del Milan di Viani e Rocco che hanno imposto la pluridecennale dittatura del libero staccato