esatto

ottima la tua analisi dei decenni precedenti al 1910

Deus, tu che li hai visti dal vivo (anche se forse eri un pò troppo piccolo ), mi parli un pò di Arthur Wharton, Andrew Watson e Frederick Dewhurst.

Arthur Wharton era un portiere mancino del Preston North End (squadra del leggendaria Tom Finney). La particolarità era che probabilmente fu il primo calciatore professionista di colore della storia. Giocava anche come ala, per cui aveva ottime proprietà tecniche, come molti nell'epoca eccelleva nell'atletica leggera (10 secondi nei 100 metri nei campionati AAA). Era uno molto duro e cattivello, e siccome all'epoca le regole erano diverse (i portieri potevano prendere la palla con le mani in tutta la loro metà campo) c'era bisogno di portiere forti fisicamente e veloci, e lui ne erano uno straordinario interprete.

Andrew Watson era un altro giocatore (NEGRO pure lui), difensore, pure lui mancino, molto imponente fisicamente. Era veloce, potente fisicamente e con un gran sebongia dalla distanza. Ho avuto modo di conoscerlo ed era praticamente fissato con il gioco d'azzardo. Mi raccontò che in molti pub lo rifiutavano perché era di colore (così come Wharton), e non hai idea delle risse che faceva, praticamente una sera. Una notte lo accompagnai in un pub, e neanche fa in tempo ad entrare che due tizi enormi (due marinai a giudicare dalla puzza ) cominciano a spintonarlo e ad insultare la madre. Neanche il tempo di avvicinarsi che il buon Andie con una rapidissima combinazione destro-sinistra li stende entrambi. Un mito d'uomo.

Dewhurst anche giuocava nel Preston degli "Invincibili". Era un attaccante, oggi probabilmente sarebbe un 10, decisamente mobile, ottimo tecnicamente, bravissimo nel dribbling e piuttosto veloce. Era fissato con gli scarpini (se ne faceva fare un paio nuovi a settimane da un rispettabile artigiano amico di suo cugino), amante della caccia, della #@*§ e anche di altri sport. Un giorno inciampò sotto casa e si ruppe il setto nasale sbattendo nel marciapiede, ma raccontò a tutti che fu menato dall'amante di una delle sue donne, e ancora oggi tutti credono a questa versione della storia.

Ho conosciuto tutti e tre ( dewhurst e watson meglio), se vuoi sapere atlro fammi un fischio.

Mi sa che tu Matthaus non l'hai mai visto giocare.

Comunque per me il miglior Lothar si e' visto fino al 1991...poi causa infortuni e cambiamento di ruolo nonche' l' eta' e' stato un giocatore diverso pur sempre pero' dominante.

Beh onestamente Matthaus lo ricordo poco (non ho 126 anni come Dolce Deus o tener'epico) ....anche se so perfettamente che è stato un grandissimo giuocatore.

Per me Matthaus, un po' come Xavi 20 anni dopo, ha dato il meglio proprio a cavallo fra i due decenni, e forse soprattutto nella seconda metà degli anni '80: indi non lo metterei fra i primissimi del decennio successivo, poi va beh gusti

_________________
Il buon gusto è la morte dell'arte.

Diciamo che Matthaus come Xavi, Maldini o Buffon, ha saputo restare ai vertici per 15 anni… Un giocatore di una continuità mostruosa!

Ho trovato la canzone adatta a questo topic:

a parte la continuita' anche il picco di Matthaus non lo trovo inferiore al picco di Romario e Roberto Baggio , forse direi che e' anzi superiore , per dire il Matthaus tra il 1988 e il 1991 per me era superiore tutto sommato al Baggio del 93 e 94 e al Romario del 93 e 94.

Credo che anche Marco Bode sia d'accordo con me.

ti quoto in pieno.