Probabile Arres, ma non credo che da solo avrebbe fatto i miracoli.
Anche ci fossimo, metti, qualificati al girone ed eliminati poi agli ottavi tutte le responsabilità sarebbero cadute su di lui.

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Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!

Massacrato da chi? E in base a cosa gli sarebbero state date tutte le colpe di una eliminazione?

Un interessante retroscena sul punto più basso della carriera di Francesco Totti in Nazionale, ovvero lo sputo al danese Christian Poulsen all'Europeo del 2004. Totti sicuramente censurabile, ma diciamo che anche i danesi, forse anche un po' "istruiti" da Thomas Helveg e Per Krøldrup, già prima dell'inizio della partita sapevano cosa fare... Fonte: La Gazzetta dello Sport del 12 giugno 2004, ovvero due giorni prima di Italia-Danimarca:

Un europeo di qualità nel 2000, maluccio nel 2002 Ecuador a parte, male nel 2004 contro la Danimarca con tanto di maxi squalifica (un danno enorme per la nazionale che perde quello che doveva essere il trascinatore assoluto, il Trap alla vigilia lo paragonava al Platini dell'84), appena sufficiente nel 2006 viste le circostanze.
Poteva far di più indubbiamente, anche se nella penuria azzurra attuale uno come Totti lo vediamo con il binocolo.

Si la penso esattamente cosi... E'anche capitato in un'epoca piena di alternative, oggi totti, come del piero, giocherebbe senza una gamba, tant'è vero che per l'ultimo girone mondiale superato bisogna tornare indietro proprio al 2006...

La grande stagione di Totti nella serie A 2005-06 mi faceva reputare l'idea di una vittoria della nazionale italiana non così peregrina, questo insieme ovvimente a tutto il resto: la vena realizzativa di Toni, le certezze che dava Pirlo etc. Un peccato non averlo potuto vedere al 100% in Germania, non banale comunque segnare il rigore (generoso) dell'ottavo.
Detto questo, ottimo in Olanda nel 2000 con la chicca del cucchiaio contro i Paesi Bassi, ma chi prova a rivalutare il suo mondiale del 2002 lo considero come un revisionista che prova a raccontare che il mondiale di Vialli a Italia'90 non fu da dimenticare.
Totti rimane solo un grande provinciale: grandissimo nella Roma in serie A e basta, quanto basta per essere meglio di un Giannini ma anche a essere relegato in una categoria che nulla ha a che spartire con quella di Baggio, Antonioni, Mancini, Rivera, Del Piero, Pirlo etc.

Totti come visione di gioco non è stato inferiore a nessun altro calciatore (non solo tra gli italiani, proprio in generale), quindi è normale considerare deludente la sua esperienza in Nazionale, anche se poi è un aspetto molto sopravvalutato nel giudicare i grandi calciatori. A parte che sono tanti quelli a non aver fatto chissà che in quel contesto (nel topic che ho appena aperto si parlava di Di Stefano da questo punto di vista), le nazioni spesso sono un po' assembramenti estemporanei e raccogliticci di calciatori, per quanto incredibilmente affascinante possa essere una competizione come un mondiale, alla fine il vero calcio, ben organizzato, preparato come si deve e tutto, è principalmente quello dei club.

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