Carletto

Quanto ridere
Ricordo che quel pomeriggio il Milan aveva perso in trasferta (forse a Perugia, ma non ci giurerei) ed ero parecchio abbacchiato.
Quando su Diretta Gol fecero vedere la corsa di Mazzone sotto la curva dell'Atalanta rimasi prima di stucco, e poi iniziai a ridere

La delusione per la sconfitta del Milan passò in secondo piano.
Fu un gesto veramente ridanciano ma, a pensarci bene a mente fredda, assolutamente sconsiderato e potenzialmente pericoloso.
Tra l'altro questo episodio viene citato spesso da me e i miei amici. In particolare ricordo una pokerata in cui era presente un nostro amico che si crede un po' un Dio del poker, con un atteggiamento un po' spocchioso

Un altro nostro amico va all-in contro di lui ma, una volta girate le carte, l'unica possibilità che ha di vincere contro lo spocchioso è che esca un asso.
Uno di noi si rivolge allo spocchioso e gli dice "se famo asso, vengo sott'a curva" (semicitando il celebre "se famo tre vengo sott'a curva" di Carletto). Giriamo le prime due carte: nessuna traccia dell'asso.
Giriamo la terza: ASSO!

Contemporaneamente tutti si lasciano andare a scene di esultanza contro il povero amico spocchioso. E tanto per citare Carletto, si sprecano i vari "meeerda" e "mortacci tua"

Il nostro amico non la prese bene, non capì la goliardia e minacciò di abbandonare il tavolo

Ci volle una sapiente opera dipolomatica per convincerlo a rimanere a giocare
