Lo stesso...
Per quanto riguarda Unione Sovietica, Kerzhakov ha detto veramente tutto, non c'è più niente da dire..
Kerzhakov91 ha scritto:
I russi erano e sono paragonabili ai loro amici serbi, talentuosi ma bizzosi, assai discontinui, capaci di vincere e di perdere contro chiunque.
Questo era purtroppo la caratteristica principale di tutte le squadre Jugoslave e Sovietiche (club ma anche la nazionale). Quando si fa sul serio, crollo completo e sconfitte contro le squadre inferiore...Anche io sono un grande ammiratore del Dinamo Tbilisi anni settanta, una squadra tecnicamente fortissima ma anche forte atleticamente. Un vero esempio di Total Football (Calcio Totale) versione Sovietica. Dinamo Kiev del decennio successivo era anche buon esempio di Total Football ma non era cosi forte tecnicamente. Invece stava dominando con una preparazione atletica e doti di corsa fuori dal comune, mai vista dopo..
Personalmente, Io vedo il problema principale di nazionale Sovietica in mancanza di un centravanti prolifico, un tipico No.9 che puo segnare e essere decisivo in livello internazionale. Almeno in periodo dopo di Streltsov. Ma anche Streltsov era invece piu un interno, no centravanti. E non ha giocato molto in nazionale per vari motivi. Dopo di lui c'era Ponedelnik, buon giocatore ma lontano da un fuoriclasse. Aveva purtroppo anche tanti problemi con vari infortuni. Poi c'erano certi Banishevsky, Blokhin, Onishenko, Shengelia...Grandi giocatori, sopratutto Blokhin ma nessuno di loro era un centravanti tipico, invece erano le ale molto veloce e offensive cercando sempre il spazio per sfruttare le grande doti atletiche. E finalmente stiamo arrivando a Protasov, per me il migliore centravanti Sovietico dopo il Streltsov. Ma anche lui non era un fuoriclasse come Careca o Van Basten, comunque era sicuramente piu bravo di Ponedelnik...
Comunque, con Streltsov in squadra, avrebbero vinto sicuramente qualche titolo nel Mondiale in 1962 o in 1966.
Ma parlando delle scuole calcistiche e origini, una volta erano le piu famose le scuole:
- Nordica
- Danubiana
- Sudamericana
Gli europei del Nord si affidano eccezionalmente alla potenza atletica, all'autocontrollo, a una forma di metodica preparazione che ha nell'educazione fisica e negli esercizi ginnici la parte principale. Molta ginnastica a corpo libero, dunque, molta atletica per "fare il piato" e relativamente poco "trattamento" della palla: quindi i sistemi di allenamento nordici si basano sopratutto su una preparazioneatletica. Tipici esponenti di questa scuola sono da considerarsi Nordahl, Charlton, Haller, Matthews, Liedholm, Gren...
I danubiani conservano nei loro schemi tattici il concetto di squadra, il principodella manovra collettiva che contraddistingue lo "stile nordico", ma vi sanno aggiungere un pizzico di fantasia e una maggiore raffinatezza di schemi, anche se non raggiungono la potenza atletica del calcio nordico. Piu estro e meno forza dunque: piu abilita e meno fisico. Tra i massimi esponenti del calcio danubiano si devono collocare Sindelar, Puskas, Kubala, Nyers...
Del tutto individualista, anzi superbamente individualista, il calciatore sudamericano crea veri funamboli della palla. Uomini che con il pallone sanno compiere qualsiasi acrobazia e ogni virtuosismo. Uomini che dell'estro individuale ne fanno un culto. Quindi i sistemi d'allenamento sudamericani danno una enorme importanza allo sviluppo della tecnica individuale e al dribbling, e si basano essenzialmente su lunghi estenuanti esercizi di palleggio. Da ricordare particolarmente Sivori, Di Stefano, Amarildo, Garrincha, Pele...
Quindi io personalmente la scuola Jugoslava, la metterei con quella Sudamericana o anche Danubiana, cosi come i georgiani. Invece russi e ucraini hanno piu similarità con la scuola Nordica, ma non si puo dire che non avevano giocatori con grande tecnica come Salnikov, Ivanov, Buryak, Muntian, Zavarov, Dobrovolski, Mostovoi...
ps. Scusate per il mio italiano, l'ho imparato da solo...