Bagni il peggiore che abbia sentito probabilmente.

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10dovicovonFicker: Primo e secondo posto del G P S 2012.
Tractatus germanico-italicus
P & C Edizione 2016/2017/2018

Capitò nel decennio più tormentato dal doping, non poteva ignorare ciò che succedeva. Poi non è un "vizietto" o un "difetto" affrontare l'argomento, anzi, meglio coloro che ne parlano di coloro che nascondono la polvere sotto il tappeto.

Il vero decennio tormentato dal doping, quando i controlli erano inesistenti e dove i corridori per quanto si facevano rischiavano di morire erano gli anni 90.

Poi si è cominciato a mettere un pò il freno, ma c'è poco da fare, il doping sarà sempre avanti rispetto all'antidoping e quest'ultimo viene usato come strumento di potere rispetto agli atleti, con la collaborazione di tutto il sistema che incita gli utilizzatori finali a fare uso di sostanze per ottenere più risultati, i quali portano visibilità, sponsor e di conseguenza finanziamento a tutta la baracca ( questo nel ciclismo e nell'atletica, negli altri sport invece i controlli sono pressochè all'acqua di rose).

Sicuramente sì, però negli anni '90 non tutto venne a galla. Solo nel decennio successivo il fenomeno affiorò in tutta la sua drammaticità (l'Operación Puerto, il caso Landis, il caso Rasmussen, il caso Hamilton, le prime voci su Lance Armstrong, il Giro d'Italia 2002). In quel periodo c'era proprio Auro Bulbarelli alla telecronaca dei grandi Giri, quindi non poteva non commentare le notizie.

Negli anni 90 l'assunzione di Epo non era rintracciabile dall'antidoping, introdussero il limite dell'ematocrito a 50 proprio per evitare un abuso che arrecasse gravissimi danni alla salute dell'atleta.

Per quanto riguarda i casi citati, mentre per il Giro d'Italia ci fu una carneficina che partì dal famoso blitz dei Nas nella tappa di Sanremo 2001 e che poi si estese anche all'edizione dell'anno dopo, per il Tour le cose andarono diversamente.

Il bubbone scoppiò con il primo ritiro di Armstrong nel 2005 (Operacion Puerto e i vari Landis e Rasmussen sono tutti successivi), con il texano in corsa, nessun caso di doping interessò la Grande Boucle, (l'americano fu trovato due volte positivo ma fu insabbiato tutto, per non parlare delle protezioni che aveva nell'Uci), come se la presenza dello statunitense facesse da ombrello al resto del gruppo.


Armstrong vinse i Tour dal 1999 al 2005, prima c'era stato lo scandalo Festina del 1998, successivamente l'Operacion Puerto nel 2006 aprì la stura ai vari casi doping che si sono susseguiti nel corso degli anni successivi, ma nel periodo del dominio di Lance, la corsa era immacolata.


E non escluderei che il caso Campiglio del 1999 sia collegato in qualche modo a quello che sarebbe accaduto a partire dal successivo Tour, ma per quest'ultimo caso sono solo mie supposizioni, mentre quanto ho scritto prima sono fatti acclarati.

Non ti seguo su quest'ultimo punto. Sospetti che Marco Pantani sia stato fatto fuori da qualcuno che puntava a far nascere la "leggenda" Armstrong negli anni immediatamente successivi? Mi sembra un po' fantascientifica come tesi, sempre se non ho capito male io.
Sospetto anch'io che Marco fu incastrato a Campiglio, ma forse dietro c'erano altri interessi, come quello delle scommesse.

Premessa: Pantani come tutti i big, faceva uso di Epo. È dimostrato anche dai test antidoping fatti nel 2013 sui campioni prelevati al Tour 1998 che vinse. È risultato positivo.

Però, quando era all'apice della sua parabola , l'Epo non era rintracciabile, l'ematocrito sopra al 50 presumeva che l'atleta ne avesse fatto uso, ma non dava la certezza assoluta e i corridori sapevano come fare ritornare nella norma i valori e risultare negativi ad eventuali test.

Nello specifico, Pantani il giorno fatidico di Campiglio, già sapeva da tempo che sarebbe stato controllato, in quanto era in maglia rosa e quella giornata il leader della corsa doveva sottoporsi ad un controllo antidoping.

Tanto è vero che la sera precedente attraverso una macchinetta si misurò da solo l'ematocrito ed era in regola. Poco dopo il test fatale rifece la misurazione e i valori si erano riabbassati (Pantani aveva 52 quando è stato beccato).

Possibile che un corridore così popolare, con gente esperta al suo fianco e mammasantissima del gruppo sia incappato in un errore da principiante? A me pare evidente che sia stato incastrato, d'altronde era un personaggio scomodo e quel Giro era avvelenato dalle polemiche sul programma antidoping del Coni (con il Pirata in prima linea, se fosse stato più defilato le cose sarebbero andate diversamente e lui sarebbe ancora in vita).

Su chi l'abbia voluto fare fuori, concordo anch'io sulla ipotesi delle scommesse clandestine e la malavita organizzata, ma credo siano intervenuti altri attori a determinare l'esito finale della vicenda.

Che la faccenda sia collegata indirettamente ad Armstrong è molto difficile se non impossibile da provare, fatto sta che il ciclista più pericoloso per lui fu fatto fuori e il Pantani del Tour 2000 non era più quello dell'anno prima.

C'è anche da dire che il Pirata il Tour del 1999, anche se non ci fosse stata Madonna di Campiglio, non lo avrebbe comunque corso (a memoria avrebbe fatto Vuelta e Mondiale), quindi il texano avrebbe vinto lo stesso.

Boh, è una faccenda talmente intricata che non si avrà mai una risposta definitiva o forse la sì avrà tra tanto tempo.

C'è stata tutta un'operazione negli Stati Uniti volta a promuovere il ciclismo come sport, Armstrong (tra l'altro molto amico dei Bush) l'atleta ideale per questo tipo di operazione.

In questi ultimi mesi su Raisport stanno facendo rivedere parecchie partite d'epoca con le telecronache di Bruno Pizzul. Che dire: un fuoriclasse. Anche se spesso confondeva i nomi dei giocatori aveva stile e carisma impeccabili. I telecronisti di oggi, specie su Sky, sono tutti "perfettini", ma in pochi riescono a trasmettere le stesse emozioni e la stessa passione di Bruno, anzi, se si potessero avere ancora le sue telecronache, ci metterei subito la firma.

Oggi hanno fatto vedere Benfica-Milan finale di Coppa dei Campioni 1989/90 e parlando dell'arbitro Kohl, ha fatto notare con la sua classe: «Ecco l'arbitro, a dire il vero un po' rotondetto»...

Per certi versi un po'come caressa.
Pure lui dice delle #@*§ inverosimili, però lo fa talmente bene che non riesci a odiarlo. E nell'immediato passa meglio di chi invece fa appunto il perfettino...
Uno che somiglia ancora più a brunone è gianfranco mazzoni della f1, forse proprio il suo maggior omologo...