Mio padre dice sempre che era una squadra fisicamente devastante, ma assai povera di contenuti tecnici. Gli unici due che spiccavano in questo fondamentale erano Causio e Bettega.

Complessivamente il Torino secondo il mio vecchio era una squadra superiore che aveva i suoi punti di forza nell'ala destra Claudio Sala, nel giovane mediano Pecci, nel duo di bomber Graziani(faticatore, sarebbe adattissimo anche al calcio attuale)e Pulici(ala mancina pura, dallo scatto e dal tiro micidiali)e nel fortissimo portiere Castellini.

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Questa Juve è una delle tante dimostrazioni del fatto che per costruire una squadra leggendaria servono le idee, i soldi servono per mantenerla, non a caso le fondamenta furono costruite da quello che fu il più grande o uno dei più grandi dirigenti italiani di sempre ovvero Italo Allodi.

Quando si parla di allenatori cerco sempre di non ragionare per comparti stagni lasciandomi influenzre da etichette che in realtà non dicono niente. Sorprende il fatto che l'allenatore che si sia spinto più in là in quanto a soluzione tattiche estreme tra tutti gli esponenti della zona mista sia quello che viene considerato il più conservatore e cioé Trapattoni (anche se negli anni è cambiato) che è stato il primo tecnico nel mondo a proporre un undici senza regista (anche tra le riserve il Trap pretese di avere solo incontristi come Marchetti), una scelta che all'inizio è stata la chiave dei successi della Juve ma che alla lunga ha pagato un po' (la Juve tornerà a vincere con Brady e poi con Platini)...

Dal punto di vista tattico Juventus di Trapattoni e Torino di Radice giocavano con lo stesso modulo: un 4-3-3 che in fase difensiva diventava 4-4-2 con l'arretramento dell'ala tornante (Causio o Sala). I due terzini avevano sia compiti di copertura che di spinta, a centrocampo il Torino aveva più qualità con Pecci, regista classico, supportato dal medianaccio Patrizio Sala e dall'incursore Zaccarelli. Entrambe le squadre disponevano di un'ala tornante (Causio e Sala) che ripiegavano in fase difensiva ma che nella fase d'offesa svariavano su tutto il fronte (potevi trovarli sia sulla fascia destra che su quella sinistra che al centro), in attacco le due punte spesso s'incrociavano e partivano in pressing sui portatori di palla in fase di non possesso.

Juventus di Trapattoni e Torino di Radice secondo me hanno rappresentato l'essenza della loro società, il loro stemma araldico. la Juve del Trap rappresentava la zebra, un animale un po' così, sornione, difficile da decifrare, il Torino di Radice invece rappresentava la forza, la passione, l'irreuenza tipica del Toro...

Nello stemma della Juve non c'è nessuna zebra.

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Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta

E questo?



Era lo stemma della Juve negli anni'80. Come vedi la zebra c'è distintamente.

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Appunto, negli anni 80

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Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta

https://www.youtube.com/watch?v=9TKprSV5gEU

I primi dieci minuti del fantastico derby giocato ad aprile 1977. il Toro era la bestia nera della Juventus, gli uomini di Gigi Radice partono a spron battuto ma prendono gol al 6° grazie ad un contropiede da manuale del calcio della Juventus. Due minuti più tardi, sempre su un'azione di ripartenza (la specialità di quelle due squadre) arriva il pareggio di Pulici.

Da notare che ben 6 allenatori europei (lo dice Martellini) erano presenti al Comunale, Torino e Juventus erano probabilmente le due squadre più forti d'Europa, praticavano un calcio all'avanguardia e formeranno infatti la colonna portante della più forte (e bella) Italia dela storia.

Ma neanche nel Milan non c'è il diavolo come stemma da una vita, eppure

I favolosi retaggi anni 80, dove tutto era piu' bello a prescindere

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Sulla Juve del 76-78 due miei cari amici, Mario e Andrea Parodi, hanno scritto un bel libro, "In bianco e nero", Bradipolibri edizioni

Gentile, Cuccureddu, Furino, Benetti... che te ne fai della tecnica quando puoi schierare giocatori così tutti insieme????

Uno dei miei libri è stato la biografia di Lamberto Boranga, che quella Juve l'ha conosciuta bene. MI ha sempre detto che era una squadra cattivissima davvero (agonisticamente parlando), ma che il più cattivo di tutti era Bettega...