in una risposta data da poco in un altro topic ho ricordato il savicevic nel buducnost..

il che mi ha ricordato la grandezza del suo "gemello"..

ah cosa sarebbe potuta essere quella generazione di calciatori se non ci fosse stata la disgregazione jugoslava..

qui livelli di ancestralità da pochissimi altri raggiunti..tra l'altro anche nel contesto di Italia 90

http://www.youtube.com/watch?v=Lx2p43NE9DA

Accidenti se mi piaceva, quella "generazione" lì ha, per me, qualcosa di leggendario

uppo, notando con aberrazione che le sue giocate non abbiano solleticato i vostri istinti

era buono ma dopo italia 90 anche a causa di una serie terrificante di infortuni non fece piu' niente di decoroso...e dire che Altafini propio durante Italia 90 lo elesse erede di Maradona come stella del calcio.

_________________
GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Forse teneva un po' troppo palla ma piaceva un sacco anche a me.

il mio primo incubo calcistico: la STELLA ROSSA

che ricordi

_________________
keep 'em laughing as you go, but remember that the last laugh is on you

Jena?

_________________
Lord Tara
ZEMAN: “Seguo quello che chiede il popolo! La Roma la amo follemente”
il Barone:"...testa di calciatore buona per cappello."

vero, era la cosa che forse lo distingueva maggiormente dall'altro genio, il quale aveva anche il dono dell'apertura illumunante

Che Jugoslavia

Conservo ancora come reliquie due sue interviste dei primissimi anni '90, una su "Intrepido Sport" e l'altra sul "Guerin Sportivo". Un ragazzo umile e un talento straordinario. Potenzialmente sarebbe stato da primi posti nella classifica del Pallone d'Oro.
Ebbe una sfortuna inaudita. Nel 1988/89 fece ammattire il Milan in Coppa dei Campioni, ma alla fine la Stella Rossa uscì immeritatamente per colpa della nebbia di Belgrado.
Al Mondiale di Italia '90 trascinò la Jugoslavia fino ai quarti di finale, ma si trovò davanti un monumentale Goycochea e l'Argentina passò ai rigori.
Nel 1990/91 andò al Marsiglia, saltò quasi tutta la stagione, arrivò in finale di Coppa dei Campioni malconcio e fu sconfitto ai rigori proprio dai suoi ex compagni della Stella Rossa.
Nel 1992/93 finalmente il Marsiglia vinse la Champions League ma lui non giocò mai perché sempre infortunato.