gran gran giocatore, forse addirittura sottovalutato.
sopravvalutato invece per me il suo gol di tacco contro il parma; grande gol per carità, però considerato tra i + grandi gol della storia del calcio quando (mi ricordo benissimo) una settimana dopo il grandissimo Maniero ne fece uno molto ma molto + bello (solo che uno si chiama mancini e l'altro maniero)

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I never drink water
Fish fuck in it
Pro Sesto IV.27

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E Signori.

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Se è per questo c'erano già anche Vieri e Inzaghi, ma io mi riferivo semplicemente ai grandi numeri 10 (che per le "teorie tattiche" in voga del periodo erano da bandire o quasi, e infatti in Nazionale l'unico titolare fisso era Del Piero)

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www.tanadeigrifoni.it

Una chicca tratta dal Guerin Sportivo n° 31 dell'agosto 1983. Il diciottenne Roberto Mancini in una delle sue prime interviste:



Quest'intervista invece è di 10 anni dopo (Guerin Sportivo n° 18 del maggio 1993), dove già coltivava l'idea di diventare allenatore:

Mancini penso sia il primo tecnico di prestigio che è riuscito a compiere il passaggio inverso da allenatore gestore a allenatore di campo.

Generalmente quando un tecnico di campo o giochista diventa un gestore, non riesce a tornare alla prima fase della carriera (quella prima di approdare in una big), lui ci è riuscito.

Ulteriore merito per il ct.

Giocatore molto sopravvalutato, grande come allenatore, buono come calciatore. Baggio, Zola, Del Piero gli stanno nettamente sopra.

In questa interessante intervista con il Guerin Sportivo n° 48 del 1989, il Mancio spiegò (forse per la prima volta?) il principale motivo che lo aveva tenuto lontano dalla Nazionale:

Maro' che boomer Bearzot su 'sta cosa...

Ricordo uno striscione pre Italia '90 (forse sul Guerino?) "Vialli, Giannini: le palle di Vicini"... Altro che "Giannini gli fu imposto"

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A proposito di Bearzot e di Mancini...
Pozzo direi praticamente irraggiungibile.

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!