l'unico italiano a vincere il Pallone d'Oro prima di Baggio non entra in una Top10? Maddai

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LUDWIGO TENIA RAZON

scopri l'identità di 2 FISSO

A parte che sarebbe una mia top10, del tutto opinabile, e comunque non ho detto che non ci rientrerebbe, solo che avrei da pensarci. Me lo concedi?

Non riesco a prendere prima lui di Buffon o Maldini, ad esempio.

Poi concordo che non si possa correttamente valutare chi più forte fra un portiere e una punta o un difensore, "top" in questo caso lo intendo solo come "se potessi prenderne 10".

Sì Marco, anche Ferrari e Baloncieri, ed anche qualcun altro sarebbero nel pentolone dei nomi, non volevo fare una mega lista.

Per quanto riguarda Sivori e Schiaffino, ho specificato "se non dovessi guardare chi ha dato di più all'Italia, ma solo chi ne ha indossato la maglia".

Rivera superiore a Sivori.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Pungente e ormai quasi introvabile riflessione di Gianni Brera sul Guerin Sportivo n° 36 del 1975 a pagina 27:

Fuoriclasse è colui che si stacca nettamente dalla media dei grandi. Se dice Di Stéfano, dice fuoriclasse; idem se dice Pelé, Meazza, Pedernera, Leônidas, Domingos, Matthews, Braine, Sárosi, Sindelar, Zamora, e se vuole Valentino Mazzola e Beckenbauer, ma già con qualche limitazione. Giovanni Rivera ha incantato tutti per lo stile, che era davvero splendido, ma gli mancavano il senso acrobatico, il coraggio e il fondo atletico per poter entrare nei fuoriclasse.

Più strano Mazzola e Beckenbauer fuoriclasse limitati che Rivera non fuoriclasse.
Chissà cosa doveva essere stato Meazza per essere il 1° nome dopo Pelé.

Ma alla fine Brera era per l'Inter o il Genoa?

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VUOI PORTARLA A MANGIARLA? VA BENE FALLO.

LM10 Tu se' Lo mio Maestro 10 e 'l mio autore, tu se' solo colui da cu' io tolsi lo bello stile che m' ha fatto onore !. !. !.

Mi è capitato però di vedere gente pestare i fiori al monumento ai caduti a Bologna. Gli ho insultati e sono scappati.

"Simpatizzava" per il Genoa, ma anche per le due milanesi. Ma quando c'era da scrivere o da dire quello che pensava, non si faceva problemi a farlo qualunque fosse la squadra o il campione.

Gustosa descrizione del grandissimo Giuseppe Meazza sul 18enne Gianni Rivera. La fonte è "La Domenica del Corriere" dell'8 aprile 1962.

L'intervistatore, Nino Oppio, chiede a Meazza:

«Trova qualche somiglianza tra il suo gioco e quello dell'ultima rivelazione del nostro calcio?»

Pepìn risponde: «Senza dubbio, specie nel Meazza seconda maniera: stesso dribbling facile, stessa ricerca dell'effetto inutile, stesso passaggio morbido, stesso tocco per "domare" il pallone, stessa visione istintiva del gioco, con o senza pallone. È un ragazzo che mi piace davvero molto».

«Si rispecchia in lui e rivede il Meazza giovane?»

«Forse sarà anche più bravo di me, forse ha avuto maggiori possibilità di imparare. Auguro a Rivera, che è veramente un grande calciatore, la mia stessa fortuna e cioè di vincere un primo Campionato Mondiale in Cile, poi un altro dopo quattro anni».

Virgolettato molto poco profetico del Golden Boy poche settimane prima del Mundial messicano....

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