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MessaggioInviato: mer 8 gen 2020, 21:25 
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Reg. il: sab 9 feb 2019,
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Sono riuscito a recuperare "L'Arcimatto 1960-1966" di Gianni Brera.
Ci sono molti dettagli sulla celebre performance di Pelé in Benfica-Santos 2-5 valevole per la Coppa Intercontinentale 1962. Gianni era presente a Lisbona. Appena riesco posterò i passi salienti.
Dico solo che raramente ho letto un Brera così entusiasta.


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MessaggioInviato: mer 8 gen 2020, 22:36 
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Attendo con estrema ansia.
Grazie.


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MessaggioInviato: mar 28 gen 2020, 21:56 
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Reg. il: mer 18 mag 2005
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Non e' neanche esatto dire che Pele' non abbia segnato 1200 gol e passa gol ma solo 700 e qualcosa.
Erano altri tempi e bisogna capire che le amichevoli avevano una certa rilevanza, il Santos ha fatto centinaia di amichevoli in giro per il mondo giocando nell' epoca di Pele' una media di una partita ogni 3 giorni.
Erano partite quelle amichevoli profumatamente pagate, e al tempo non c' era la distinzione forte che c'e oggi tra amichevoli e partite ufficiali, insomma quelle amichevoli erano partite vere che muovevano i popoli e scatenavano enorme interesse, dire che Pele' ha segnato 1200 e passa gol non e' quindi sbagliato, semmai il problema e' che per altri non sono conteggiate anche le amichevoli, non che vengono conteggiate per Pele', perche' Pele' quelle partite le ha giocate ,Puskas ad esempio disse di aver fatto il millesimo gol 5-6 anni prima di Pele'.


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MessaggioInviato: ven 23 ott 2020, 10:49 
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Reg. il: sab 9 feb 2019,
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Facciamo gli auguri a Pelé che oggi compie 80 anni :compleanno

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MessaggioInviato: ven 8 ott 2021, 21:48 
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Forse in passato l'ho già chiesto ma com'è che Pelé uscì fuori dal giro della Nazionale dopo qualche sparuta amichevole post-Mondiale '70? Non ho letto da nessuna parte di un suo formale addio alla Selecao.

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MessaggioInviato: sab 9 ott 2021, 7:36 
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Si è ritirato dalla nazionale.


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MessaggioInviato: mar 19 ott 2021, 17:08 
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Reg. il: sab 9 feb 2019,
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I duelli con Pelé in un breve ricordo di Elías Figueroa, celebre difensore centrale cileno e uno tra i più ostici rivali mai affrontati da "O Rei".
«Quelli con Pelé erano duelli selvaggi. È un mio grande amico e una persona squisita, ma in campo si faceva rispettare. Ricordo di quelle gomitate... Io avevo imparato a limitarlo, sapendo che era destro lo aspettavo sempre in movimento, coprendo il lato alla sua destra. Così lo obbligavo a spostarsi sul suo lato mancino, dove era leggermente più debole. Facevo come il torero. Il torero non aspetta mai il toro fermo, ma butta il drappo o da una parte o dall'altra obbligando il toro ad andare nella direzione che vuole lui per poi colpirlo. Se un torero aspetta il toro fermo, il toro poi gli sfugge via».


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MessaggioInviato: gio 21 lug 2022, 20:30 
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Reg. il: sab 9 feb 2019,
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Un'interessante descrizione del gioco di Pelé dalle parole di uno che l'ha conosciuto bene: l'allenatore Aymoré Moreira sulle pagine di Placar nel 1970, appena prima del Mondiale in Messico:

«Ho visto giocare Pelé per la prima volta con la maglia del Santos nel 1958, prima del Mondiale di Svezia. Era poco più di un bambino. Giocava come gli suggeriva il tecnico ed eseguiva le istruzioni dei compagni. Era molto esile ed aveva le stesse qualità di oggi, benché mancasse ovviamente di esperienza. Era costantemente lanciato in profondità. Rientrava spesso verso centrocampo alla ricerca di palloni giocabili, ma non appena un suo compagno entrava in possesso del pallone, lui si lanciava in avanti in direzione dell'area avversaria. Oggi gioca in modo totalmente differente. C'è un dettaglio molto importante da considerare. Quando un giocatore è agli esordi, molte volte adotta uno stile di gioco che non si adatta alle sue reali caratteristiche o al suo reale temperamento. Secondo me Pelé ha trovato a poco a poco la forma di gioco più adatta alle sue caratteristiche. Ha avuto bisogno di tempo per svilupparla. Come ho detto, nel 1958 veniva lanciato dai compagni verso l'area avversaria; oggi, invece, ha adottato uno stile totalmente diverso. Ama arretrare dalla fascia sinistra e farsi dare il pallone in una posizione più arretrata, e quindi da colui che veniva lanciato si è trasformato in un giocatore che ama lanciare i compagni verso la porta. Ha sviluppato uno stile di gioco tutto suo, con il pallone tra i piedi e il lancio per il compagno. Ricordo che per facilitarlo, il Santos ha indietreggiato il trequartista Mengálvio, mentre Zito giocava quasi esclusivamente sul lato destro, per permettere appunto a Pelé di avere più spazio sul lato sinistro, che, come detto, è la zona che sembra più prediligere. La mia esperienza lavorativa con Pelé iniziò nel 1959 o nel 1960 con la Selezione Paulista. All'epoca Pelé era in una fase di transizione: a volte lo si vedeva lottare in area, altre volte lo si vedeva indietreggiare per lanciare il compagno. Era un giocatore già consacrato che migliorava costantemente. Da lì in avanti l'ho diretto sporadicamente a livello di Nazionale maggiore.
(...) Un fatto è innegabile: dalle sue prestazioni dipendono le sorti di tutta la squadra. Le squadre che giocano in funzione di Pelé hanno un rendimento che cala se O Rei non è in perfetta forma, e il Santos è l'esempio più lampante. Come detto, ora lo vediamo che ricerca sempre più spazio sul lato sinistro del campo: se non riesce a trovare questo spazio, non è lo stesso Pelé
».


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MessaggioInviato: gio 21 lug 2022, 20:59 
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epico ha scritto:
Non e' neanche esatto dire che Pele' non abbia segnato 1200 gol e passa gol ma solo 700 e qualcosa.
Erano altri tempi e bisogna capire che le amichevoli avevano una certa rilevanza, il Santos ha fatto centinaia di amichevoli in giro per il mondo giocando nell' epoca di Pele' una media di una partita ogni 3 giorni.
Erano partite quelle amichevoli profumatamente pagate, e al tempo non c' era la distinzione forte che c'e oggi tra amichevoli e partite ufficiali, insomma quelle amichevoli erano partite vere che muovevano i popoli e scatenavano enorme interesse, dire che Pele' ha segnato 1200 e passa gol non e' quindi sbagliato, semmai il problema e' che per altri non sono conteggiate anche le amichevoli, non che vengono conteggiate per Pele', perche' Pele' quelle partite le ha giocate ,Puskas ad esempio disse di aver fatto il millesimo gol 5-6 anni prima di Pele'.


Questo è molto importante.

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MessaggioInviato: gio 28 dic 2023, 21:45 
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Reg. il: sab 9 feb 2019,
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All'indomani di una delle più esaltanti esibizioni di Pelé (Coppa Intercontinentale a Lisbona nobilitata dalla sua tripletta nel 5-2 con cui il Santos schiantò il Benfica), il mitico giornale britannico Daily Herald di sabato 13 ottobre 1962 a pagina 10, chiese ad alcuni esperti presenti a Lisbona di descrivere "O Rei".


Vittorio Pozzo (ex commissario tecnico dell'Italia due volte campione del mondo): "Pelé non è un essere umano. Ha un talento soprannaturale".

Matt Busby (allenatore del Manchester United): "Un giocatore fantastico e una squadra fantastica. Guardare per credere! E pensare che il Santos e Pelé hanno dato l'impressione di non voler affondare troppo il colpo. Magnifici!".

Gabriel Hanot (inventore della Coppa dei Campioni): "Sono ormai anziano, ed ero convinto di averle viste tutte. Ma questo Pelé è ancora più grande di quanto pensavo che fosse".

Charlie Mitten (ex calciatore inglese avversario di Alfredo Di Stéfano nel campionato colombiano): "Questa è stata l'emozione calcistica più grande della mia vita. Non ho mai visto un giocatore e una squadra più grandi di Pelé e del Santos".

Jean Eskenazi (giornalista francese): "I portoghesi sono 11 uomini. I brasiliani sono 11 dèi. Non riuscivo a credere ai miei occhi vedendo giocare Pelé stasera".


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