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MessaggioInviato: dom 27 nov 2011, 20:24 
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Raccattapalle
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Reg. il: gio 29 set 2011
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200?!! lo capisci anche tu che c'è un errore ;)

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\"A me non interessa sentirmi intelligente ascoltando dei cretini che parlano…preferisco sentirmi cretino ascoltando una persona eccelsa\"


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MessaggioInviato: dom 27 nov 2011, 20:46 
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Pulcino
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Reg. il: ven 23 set 2011
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Località: Bari
beh, certo, se non consideriamo quelli del Campionato Paulista in cui ha giocato cinque volte tanto quanto nel Brasilerao, ma non capisco perché non dovremmo considerarli.

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Perché ci batte a più non posso
questo cuore biancorosso
forza Bari noi per sempre accanto a te!
Non si può spiegare
biancorosso è il nostro amore
questa gente nonostante tutto c'è!
Bari alè!


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Raccattapalle
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Reg. il: gio 29 set 2011
Alle ore: 18:14
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il campionato Paulista all'epoca era di un livello che dire infimo (per PELE') è sopravvalutarlo

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MessaggioInviato: dom 27 nov 2011, 20:52 
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Campione del Mondo
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Reg. il: mar 1 apr 2008,
Alle ore: 17:41
Messaggi: 8060
Marco Bode ha scritto:
Didì, il sublime regista del Brasile, ma fu un fallimento e Didì fu costretto a tornare in patria dopo pochi mesi.

Sbaglio, o non si integrò perfettamente nello spogliatoio?


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MessaggioInviato: dom 27 nov 2011, 20:53 
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Reg. il: lun 7 lug 2003,
Alle ore: 18:11
Messaggi: 6347
Località: Milano
si avete ragione, mi ero fermato al riepilogo iniziale. quelli ufficiali sono 750 circa tra club e nazionale

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Accipocalypto
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Reg. il: ven 8 ott 2004,
Alle ore: 15:05
Messaggi: 33391
Mah, statisticamente su Pelé ci sono un sacco di inesattezze utilizzate per gonfiare ulteriormente la sua leggenda :asd
Intanto è vero che a livello statistico abbia vinto 3 Mondiali, ma la verità è che quello del 62 l'ha praticametne visto da spettatore causa infortunio (ha giocato una partita e mezza), e che in realtà trattasi del Mondiale di Vavà, di Amarildo e soprattutto di Garrincha.....insomma, qualcosa di leggermente meno ridicolo di chi considera Ronaldo campione del Mondo nel 1994, pur non avendo mai messo piede in campo :asd
Poi con il Brasile i gol sono 77 in 92 gare ufficiali, punto, quelli contano, tutte le partite/esibizione non considerate dalla FIFA non valgono statisticamente, e non si capisce perchè vengano sempre e solo tenute in considerazione per Pelè, mentre per gli altri valgono solo i gol ufficiali :asd
Stesso discorso con il Santos: le reti ufficiali sono 600 e qualcosa, ora non ricordo con precisione, e pure qui per alimentare la leggenda di Pelè si fa credere ne abbia fatti oltre 1000, quando poco meno della metà sono stati siglati in esibizioni e tour amichevoli del Santos, che dal mio punto di vista non esiste considerare alla stregua di una gara competitiva con punti, passaggi del turno o titoli in palio :sisi

Poi oh, non discuto la grandezza del giocatore, anche perchè vista l'età e la non possibilità di recuperare e visionare un numero adeguato di filmati, lo conosco relatiavamente poco, voglio solo dire che quando si parla di Pelè si tende sempre a fare delle....come posso dire.....licenze statistiche :asd

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:vola


Ultima modifica di ACM il dom 27 nov 2011, 21:01, modificato 2 volte in totale.

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MessaggioInviato: dom 27 nov 2011, 20:57 
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Reg. il: dom 5 giu 2011,
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Pelè è stato un giocatore ancestrale, secondo me non il migliore di sempre ma di sicuro tra i primi 5, non lo ritengo il migliore per la mancanza di una controprova della sua forza in un campionato competitivo europeo a mio avviso una pecca decisiva nella sua comunque strepitosa carriera, un altra "colpa" è quella del Messi di oggi, ha vinto giocando sempre nella squadra nettamente più forte.


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MessaggioInviato: dom 27 nov 2011, 21:27 
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Reg. il: dom 10 apr 2005
Alle ore: 14:02
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Ecco il famoso pezzo dove Brera definisce Pelè bom da bola:

Il calciatore, celebre o no, è come tutti figlio di mamma. Non è nato calciatore, è nato uomo; e come tale venendo al mondo, non era molto più d'un grinzoso e violaceo ranocchietto pieno di fame e di cruccio. Un solo calciatore, che io mi sappia, è stato subito giudicato bom da bola dal padre, che pure viveva pedatando: il negro brasiliano Pelè. Quel padre era un poveraccio cui non aveva arriso la fortuna: nel suo mondo non c'ereano che una moglie negra e un pallone. La sola risorsa da lui offerta al figlio era propriamente la vita.
Pelè è cresciuto in strada come tutti i negri poveri del Brasile, e non solo quelli. Il padre stesso lo ha indirizzato al calcio. A poco più di sedici anni esordiva ai mondiali 1958 e contribuiva da campione alla prima vittoria del suo Paese in Coppa Rimet. Da quell'anno è diventato il più famoso pedatore del mondo, giocando uno sproposito di partite ogni anno e segnando oltre mille gol.
A Pelè hanno dedicato emissioni di francobolli ed eretto monumenti. Ha lasciato la nazionale brasiliana solo nel 1971 dopo averla guidata al terzo titolo mondiale e alla definitiva conquista della Coppa Rimet. Il suo Paese ne ha fatto un simbolo umano sul quale non mette conto di insistere. Infelice quel popolo che si rifà ai gladiatori non avendo altri figli nei quali riconoscersi ed esaltarsi. Pelè è un genio del muscolo coordinato e del giocolerismo. Al sommo della sua fortuna ha avuto onori, denari e una moglie bionda. Non è un cervello raziocinante ma neanche uno stupido muscolare. E' dotato di un normale buon senso e non ha mai considerato se stesso il centro dell'universo. Nel fanatismo degli altri ha sempre veduto un pietoso transfert dell'intelligenza e dall'umiliazione socio-razziale. Il gioco-mestiere ha finito per alienarlo un tantino, dopo avergli inferto botte e ferite da veterano di guerra all'arma bianca".

_________________
«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2


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MessaggioInviato: lun 28 nov 2011, 2:55 
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Reg. il: dom 10 apr 2005
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Chrisantus9 ha scritto:
Marco Bode ha scritto:
Didì, il sublime regista del Brasile, ma fu un fallimento e Didì fu costretto a tornare in patria dopo pochi mesi.

Sbaglio, o non si integrò perfettamente nello spogliatoio?


Non si integrò con Di Stefano, che di quel Real era il giocatore più rappresentativo e il leader a 360 gradi, in campo e fuori.

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Reg. il: dom 10 apr 2005
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Parlando di Pelè, comunque, vero che nel 62 i verdeoro vinsero lo stesso con Amarildo al suo posto e un Garrincha immenso, capace di giocare ovunque, non solo in fascia, e diventare al contempo suggeritore superbo e goleador letale. Ma nel 70 - come ho ricordato in un altro topic - senza Pelè, il Brasile non so se avrebbe saputo superare l'Uruguay in semifinale. Questo per ammissione di Gerson e di altri giocatori brasiliani. Il secondo tempo giocato da Pelè contro l'Uruguay resta una delle prestazioni più straordinarie mai disputate da un calciatore. Per sintetizzare al massimo: Pelè, abituato a giocare "alla Messi", devastando qualsiasi cosa gli capitasse a tiro in prima linea, decise di giocare "alla Xavi", regista a centrocampo, e dominò anche lì, dimostrando quindi una completezza tattico-intellettiva favolosa e una capacità di adattamento enorme, a seconda della situazione.

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