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 Oggetto del messaggio: I brasiliani d'Europa
MessaggioInviato: mar 22 ott 2013, 9:30 
Apro un topic che spero possa rivelarsi interessante sulla mia scuola calcistica europea preferita (sino all'avvento degli spagnoli negli ultimi anni), ovvero quella dei paesi della ex-Jugoslavia.

Gli slavi hanno creato una miriade di giocatori di classe, imprevedibili, spesso "geniali", penalizzati da limiti di testa o fisici (o entrambe le cose). In generale, bravissimi ma molto discontinui. Hanno anche la fama di essere dei "duri", specie se giocano in alcuni ruoli, ma in realtà sono entusiasmanti quando sprigionano dribbling, invenzioni ed estro allo stato puro. Per questo erano chiamati i brasiliani d'Europa.

Hanno vinto pochissimo rispetto alle potenzialità di cui disponevano perché troppo fragili, disorganizzati, spesso deboli in difesa. Ma vantano comunque titoli olimpici, due finali europee, due semifinali mondiali (più una con la Croazia), e hanno perso le occasioni migliori a causa della guerra. Negli anni '90 erano forse i migliori in assoluto.

Parto con il buon Safet Susic, grande bosniaco degli anni '70 e '80, stella in patria e poi stella del PSG e della nazionale, centrocampista di piede e dribblig e grande senso del gol.
Per me una specie di mito dell'infanzia, mi piaceva tantissimo, un personaggio dai contorni epici e un talento grandissimo.


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 Oggetto del messaggio: Re: I brasiliani d'Europa
MessaggioInviato: mar 22 ott 2013, 10:11 
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Mi ha sempre affascinato questo argomento, ed ammetto di aver letto e visto tanto.
La quantità di talenti partoriti dalla scuola slava è seconda, probabilmente, solo alla scuola Brasiliana.
Dal punto di vista squisitamente tecnico hanno dato vita a fenomeni assoluti. A parte il già citato Susic (che anche a me piaceva moltissimo), giuocatori come Sekularac, Milutinovic, Bobek, Dzajic, Vukas, Kostic, Stoijkovic, Milic, Galic, Marjanovic, Osim, Jerkovic e tantissimi altri non hanno nulla da invidiare ai loro più famosi cugini sud-americani.
Certo, se non ci fossero stati rigide regole di trasferimento in quegli anni, probabilmente alcuni di questi sarebbero molto più famosi di quanto non siano ora, e questo mi perplime un po', lo ammetto.


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 Oggetto del messaggio: Re: I brasiliani d'Europa
MessaggioInviato: mar 22 ott 2013, 10:17 
Se parliamo di talenti tecnici sono d'accordo, se parliamo di grandi giocatori tout court meno (altre nazioni hanno sfornato di più).
Fra i nomi che riporti conosco poco Osim e Marjanovic...

Anche ogggi potrebbero schierare una nazionale importante: Subotic, Vidic, Modric, Jovetic, Llaic, Vucinic, Pjanic e diversi altri buoni elementi. Certo nulla a che vedere con le epoche auree, prima fra tutte gli anni '60 (quando erano straordinari) e appunto i primi anni '90. Erano arrivati a Euro 1992 come favoriti o quasi, e nel 1990 sono usciti per sfiga ai rigori contro un'Argentina in superiorità numerica. Fra il 1996 e il 1998, pur menomati, hanno combinato come Croazia ancora grandi cose. E hanno perso il 1994, ovvero il momento topico, in cui potevano davvero combinare la solidità e la classe della neonata Croazia (che ci mise in grandi difficoltà sulla rotta per Euro '96) con il talento del Genio e altri elementi validi come Mihajilovic.


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 Oggetto del messaggio: Re: I brasiliani d'Europa
MessaggioInviato: mar 22 ott 2013, 10:44 
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Ivica Osim era un giocatore di origini Serbe. Fondamentalmente era un trequartista (come caratteristiche). La sua particolarità era la sua stazza (1 metro e 90 per 84 kg, un vero colosso). Non era velocissimo, era più un classico numero 10 con grande visione di gioco, di dribbling (nonostante la mola) ed era anche un ottimo assistman.

Mosa Marjanovic (detto "Mosa", che ancor'oggi in serba significa qualcosa tipo goleador...pensa te) era un vero e proprio fenomeno. Era una mezz'ala offensiva (ma giuocò anche in luogo di ala destra o centrattacco), con una straordinaria lettura dell'azione offensiva...era sempre al posto giusto al momento giusto. Probabilmetne era il miglior attaccante slavo pre-guerra...secondo alcune fonti segnò oltre 1000 goal.
Non aveva un tiro potente o un dribbling eccezionale, ma si muoveva sempre in maniera perfetta, prendeva sempre la decisione giusta, aveva una gran tecnica di tiro e una freddezza straordinaria. Gran giocatore.

Ecco Osim con Pelé

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 Oggetto del messaggio: I brasiliani d'Europa
MessaggioInviato: mar 22 ott 2013, 11:13 
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Esatto, Marjanovic era il classico centravanti d'area di rigore, non eccelleva in nulla ma sapeva buttarla dentro con grande regolarità. Un po' come Slobodan Santrac 40 anni dopo, del quale si dice abbia fatto addirittura 1301 gol in carriera.

Cita:
Certo, se non ci fossero stati rigide regole di trasferimento in quegli anni, probabilmente alcuni di questi sarebbero molto più famosi di quanto non siano ora, e questo mi perplime un po', lo ammetto.

Concordo con veemenza su questo punto, è un vero peccato che questi giocatori non abbiano avuto la possibilità di esprimere il loro potenziale all'estero.


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 Oggetto del messaggio: Re: I brasiliani d'Europa
MessaggioInviato: mar 22 ott 2013, 11:39 
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Nessuno cita Vladimir Beara, ex ballerino che a 19 anni, quasi per caso decise di divenire portiere? Secondo un mio ex allenatore era di poco inferiore a Jashin...


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 Oggetto del messaggio: Re: I brasiliani d'Europa
MessaggioInviato: mar 22 ott 2013, 11:50 
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Non lo abbiamo citato perché parlavamo di tecnica, di talento puro, riferendoci in particolar modo a centrocampisti offensivi o attaccanti. Anche in altri ruoli ci sono stati grandissimi giuocatori, è ovvio, basti pensare a giuocatori come Zebec, Vasovic, Čajkovski, Stankovic, lo stesso Glaser (portiere sottovalutatissimo), Oblak, etc.
Beara è stato un grande portiere, il migliore slavo di sempre..
Dal punto di vista del posizionamento è stato straordinario, ma in questo fondamentale Milutin Šoškić gli è superiore
Dal punto di vista della forza fisica il migliore è stato Mrkušić. Beara faceva affidamento, come da te anticipato, sulla sua straordinaria agilità, sui suoi balzi felini, più che sulla forza fisica
Nella rapidità pura non era niente di che, gente come Ćurković (o lo stesso Šoškić), gli sono superiori
Dal punto di vista dei riflessi Beara batte tutti. Quelli che gli si avvicina di più è Šoškić, ma gli è di poco inferiore.
Dal punto di vista dell'agilità Beara è sicuramente il migliore. Agilità mostruosa, balzi felini, ma comunque - secondo me - inferiore a gente come Gilmar.
Nelle abilità "pure" da portiere (come il bloccare i tiri, in un epoca in cui quasi tutti respingevano con i pugni) Beara è tra i primi. Yashin gli era superiore nel bloccaggio, ma di poco, dopotutto il soprannome "Ballerina dalle mani di ferro" non è casuale...
Dal punto di vista della leadership e del carisma non era niente di speciale. Nella media, direi, mentre Yashin era un vero e proprio capo in tutto e per tutto. Da questo punto di vista, tra i portieri slavi, il migliore rimane Ćurković.

In conclusione, per me c'è un po' di distanza tra Beara e Yashin (ma non troppa). Tra i portieri dell'est quello che si avvicina di più al sovietico è, per me, Planicka (che era meno "innovatore" di Lev, ma aveva un talento pazzesco), mentre come completezza dico Dasayev.


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 Oggetto del messaggio: Re: I brasiliani d'Europa
MessaggioInviato: mar 22 ott 2013, 11:59 
Deus come fai a essere esperto anche di portieri slavi? Fai paura ghgh

Quoto comunque le considerazioni su Beara, l'unico che conosco bene.

Di Osim ho letto che fu brutalizzato dagli inglesi a euro '68 e questo gli impedì di scendere in campo contro l'Italia.

Fra i grandi citerei anche Davor Suker, meno "geniale" di tanti altri ma pur sempre bomber di caratura mondiale per diversi anni, fra Siviglia Madrid e nazionale. A Euro '96 e Francia '98 fu fantastico, e ci ha sempre perculato peraltro.

Storicamente l'Italia soffre tantissimo queste nazionali, e anche la Germania che ha perso per dire gli ultimi scontri diretti con Croazia e Serbia. E' un vero peccato che non possano più combinarsi.


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 Oggetto del messaggio: Re: I brasiliani d'Europa
MessaggioInviato: mar 22 ott 2013, 12:01 
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Grande Deus, sempre secondo la stessa persona nel 1952 la Jugoslavia era forse ancora più forte e talentuosa dell'Ungheria ma gli jugoslavi peccavano dal punto di vista tattico...


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 Oggetto del messaggio: Re: I brasiliani d'Europa
MessaggioInviato: mar 22 ott 2013, 12:03 
27DONI72 ha scritto:
Esatto, Marjanovic era il classico centravanti d'area di rigore, non eccelleva in nulla ma sapeva buttarla dentro con grande regolarità. Un po' come Slobodan Santrac 40 anni dopo, del quale si dice abbia fatto addirittura 1301 gol in carriera.

Cita:
Certo, se non ci fossero stati rigide regole di trasferimento in quegli anni, probabilmente alcuni di questi sarebbero molto più famosi di quanto non siano ora, e questo mi perplime un po', lo ammetto.

Concordo con veemenza su questo punto, è un vero peccato che questi giocatori non abbiano avuto la possibilità di esprimere il loro potenziale all'estero.


Sono d'accordo anche io, putroppo il potenziale enorme di quelle nazionali è quasi sempre andato sprecato anche a livello di club.

Io sono convinto che negli anni '60 avrebbero meritato qualche titolo in più, per sfiga incostanza e fragilità varie non sono quasi mai riusciti a piazzare la giocata vincente. Nel 1968 noi fummo piuttosto furbi a rigiocare subito contro una nazionale sfiancata e che ci aveva messo alle corde, nel 1960 se la giocarono alla pari con l'URSSnel 1962 patirono la concretezza di una Cecoslovacchia guardinga e ben organizzata, ma erano potenzialmente superiori e avevano eliminato i tedeschi.

Urca, Ciccio dimmi qualcosa deglla Jugoslavia 1952!


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