I dodici più amati
1. Roberto Baggio: al primo posto c'è lui e credo ci resterà per sempre, anche per gli anni di Brescia.
2. Dejan Savicevic: come sopra, anche qui l'averlo visto decine di volte dal vivo ha pesato.
3. Andrés Iniesta: lo venero come sa tutto il forum, già spiegato mille volte il perché, è molto anche una questione di estetica e di estro del e nel gioco, e non tanto di successi.
4. Gianfranco Zola: forse quello che ho amato di più in assoluto negli anni in cui seguivo il calcio in modo maniacale, alla pari del genio, ma con l'affetto dovuto a un parmese. Ricordo la cocente delusione del trasferimento al Chelsea, per me finì un'epoca. Goduria inumana al gol di testa messo alla Juve nel 2005.
5. Michael Laudrup: mi folgora a inizio anni '90, da allora è amore eterno, nonostante (e anche grazie a) certe fragilità
6. Andrea Pirlo: campanellino il mio quasi vicino di casa per me è nell'Olimpo. Il più bel lancio lungo dell'era moderna.
7. Juan Roman Riquelme: se non ti piace Riquelme, non ti piace il calcio.
8. Dragan Stoijkovic: il suo dribbling mi ha sempre mandato fuori di testa, fuoriclasse che poteva avere molto di più.
9. Xavi Hernandez: esaltante come pochi il suo contributo al cuore delle cose. Ricordo che per anni mi sono chiesto "Ok ma 'sto nano sbaglierà mai una partita?"
10. Neymar: lo metto già, amore a prima vista sbocciato durante un Brasile-Scozia del 2011. Mai più abbandonato, nonostante pregi e difetti.
11. Romario: il puntero della mia vita, come mi ha esaltato in certi momenti non è riuscito mai a nessun altro attaccante puro. E poi quell'aria da caxxaro furbone era inarrivabile.
12. Zinedine Zidane, Lionel Messi, Franco Baresi, Juan Sebastian Veron, Mario Basler, Thierry Henry, Ryan Giggs, Francesco Totti e Paul Gascoigne fra loro alla pari. Se devo sceglierne uno, dico il Gazza