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signori e signore..buongiorno e bunasera..ci saranno sorprese tra i numeri 10...
siccome sono in una fase critica della mia vita in questo momento non sono nelle condizioni di proseguire e concludere la lista di tutti i 10 numeri 10...postero' quindi a poco a poco le schede e i nomitavi nel frattempo che li faccio.


per il momento ne ho fatti tre...quando riusciro' postero' gli altri uno a uno.

ricordatevi di fare il login per vedere le sontuose foto.
le sontuose schede sono come sempre mia opera.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".


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Alfredo Di Stefano


4/7/1926 Argentina.

Eta' : 29 - 173 cm.

Nazione : Argentina.

Centravanti/ seconda punta/ trequartista centrale/ esterno destro alto/ esterno sinistro alto/
centrocampista di spola/ interno di centrocampo/ playmaker basso.

N. 9


Alfredo Stéfano di Stéfano e' da molti esperti ritenuto il piu' grande calciatore di tutti i tempi.
E' stato il calciatore totale 20 anni prima che il calcio totale venisse inventato , assolveva al lavoro di tutti i ruoli
nella stessa partita.
Sapeva essere difensore in difesa , giocare incontrista in mezzo al campo , fare il regista , il rifinitore e il
centravanti goleador muovendosi per tutto il campo in continua rotazione.
Tecnicamente e' eccezionale in quanto esegue le cose più difficili con semplicità , lo stop , i passagi di shot ,
il dribbling , il controllo di palla , il colpo di testa , il tiro , il palleggio...non gli manca niente..e a tutto
questo abbina una velocita' supersonica che fin dai suoi esordi in Argentina gli consegna il soprannome di Saeta Rubia
<< fulmine biondo >>.
Ha la consapevolezza che in campo non si deve mai sprecare niente, che il pallone deve essere esercitato
come un tesoro, subito passato al volo senza perditempo, un passaggio immediato e tempestivo supera in ogni caso
l'avversario, lo disorienta.
Di origini italiane ( il nonno era di Capri ) inizia a giocare nella squadra deS Los Cardales , a 15 anni viene inserito
nelle giovanili del River Plate , a 17 anni e' gia' in prima squadra , ma il River a quei tempi ha un attacco leggendario
formato dalla Maquina e allora Alfredo per fare esperienza e giocare viene spedito in prestito all' Huracan.
Nell'Huracan Di Stefano gioca le sue prime eccezionali partite.
Il mondo argentino del calcio è in subbuglio , Pedernera il divino accusa i morsi degli anni.
Il nuovo allenatore del River Plate, Pepe Monella, accogliendo con entusiasmo l'incarico di guidare la squadra,
pone come condizione il recupero del giovane, ora ha vent'anni, è il 1946.
Nel 1947 il River Plate vince lo scudetto e Di Stefano segna ben ventisette gol. I giornali son pieni di lui.
Lui è la «Saeta rubia» ma anche l'arte del comando dall'alto di un carisma gia' immenso e la disciplina tattica.
Nel 1947 e' il trascinatore anche della nazionale Argentina che porta al trionfo nella coppa America dove Alfredo segna
6 gol , 6 gol in sole 6 presenze saranno tutta la sua carriera nella nazionale del suo paese.
Nel 1949 infatti il calcio argentino e' in preda ad un colossale sciopero ed Alfredo avaro di denaro decide di andare
a giocare in Colombia nei Millionarios di Bogota' che allestiscono una squadra con i migliori giocatori del Sudamerica.
Di Stefano rimane in Colombia 4 anni dal 1949 fino al 1953 vincendo 3 campionati e segnando 157 gol in 182 partite di
campionato colombiano.
Il Millonarios di Di Stefano e' considerata la squadra colombiana piu' forte di sempre e vi si narra che in una partita
Alfredo Colpi' la traversa con un tiro prodigioso , il tiro fu cosi forte che innesco' il contropiede avversario , Di Stefano
chinata la testa retrocesse velocissimo e recupero' il pallone lanciandosi con estrema violenza in attacco , chiese un triangolo
ad un compagno e poi' violento' la rete avversaria con un gol....il vecchio compagno Adolfo Pedernera che giocava anche lui
nei Millionarios gli si avvicino' e gli disse : << Alfredo non umiliare questo giuoco , ricordati che ci da da mangiare>>.
Gloria , gloria e gloria , Di Stefano e' il piu' forte giocatore del Sudamerica e tutte le big europee sono sulle sue tracce.
La spunta il Real Madrid che lo preleva nel 1953 dopo un'astiosa disputa con il Barcellona.
Di Stefano diventa il Real Madrid ! porta il club a vertici leggendari che gli varranno il titolo di club del secolo...
vince 8 campionati spagnoli , 5 coppe dei campioni consecutive ( va in gol in tutte le finali )
e la prima coppa intercontinentale della storia.
Con il Real segna oltre 300 gol ufficiali tra cui 49 in 58 partite di Coppa dei campioni nel periodo dell'eliminazione diretta
e 218 reti in 282 partite di liga.
Si aggiudica 5 volte il titolo di capocannoniere della Liga e vince 2 palloni d'oro.
Nel 1956 viene naturalizzato spagnolo e gioca con le furie rosse 31 partite segnando 23 gol non riuscendo pero' mai a coronare
il sogno di giocare un Mondiale , nel 1950 infatti L'Argentina non partecipo' per lo sciopero e la Colombia era fuori dalla fifa ,
nel 1954 non era ancora naturalizzato spagnolo e nel 1958 la Spagna manco' la qualificazione.
Ebbe la sua ultima possibilita' nel 1962 e non la voleva perdere , ma un infortunio prima del Mondiale gli impedi' di scendere
in campo sebbene il suo nome e' nella lista dei 22 spagnoli di quel torneo.
E' questo il grande cruccio della carriera di Di Stefano , un fatto che e' pesato nel giudizio delle ultime generazioni ma che
non dipese da lui.
Chi lo ha visto giura che e' lui il piu' grande giocatore di tutti i tempi , risolveva innumerevoli problemi tattici agli allenatori
che potevano disporne , e' stato tra i piu' grandi certamente il piu' completo , il suo ex compagno e poi suo allenatore Munoz
disse di lui : << giocare con Di Stefano e' come avere un giocatore in piu' in difesa , un giocatore in piu' a centrocampo
e un giocatore di piu' in attacco >>.
Impossibile trovargli un ruolo , gioca come numero 9 che e' quello di centravanti , ma lo si trova in ogni zona del campo
pur mantenendo del centravanti grandissimo la media gol.
Alfredo Di Stefano era semplicemente di un'altro pianeta , velocissimo , potente , grintoso ,
resistente , dinamico , con grande tenuta atletica e acume tattico , e con immensa personalita' che gia' si intuisce dalla voce ,
la voce del padrone che striglia e incita i compagni.
Si muoveva a tutto campo e a tutto tempo con mostruosa duttilita' ,
capace di accelerazioni palla al piede impressionanti e di feroci cambi di ritmo ,oltre che DOTATO DI un'intelligenza superiore.
GRANDE , GRANDISSIMO DON ALFREDO DI STEFANO.

http://www.youtube.com/watch?v=uwwduwhQIKk


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Ultima modifica di epico il ven 10 lug 2009, 15:11, modificato 2 volte in totale.

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Diego Maradona

30/10/1960 Argentina.

Eta' : 25 - 168 cm 75 kg.

Nazione : Argentina.

Trequartista centrale / seconda punta.


N. 10


Diego Armando Maradona nasce il 30 ottobre quando le foglie cadono e la natura muore ,
calciatore unico , immenso , un marziano caduto dal cielo su un campo di calcio.
Con le sue gesta e la sua storia ha scritto una leggenda destinata a vivere per sempre.
Quando nasce in una clinica di Lanus al momento di entrare in sala parto una stella compare
in visione a mamma Tota , una stella di luce appare sul soffitto della clinica;
e' il segno divino che sta per nascere nel mondo un personaggio straordinario destinato a regalare
felicita' ai popoli e di entrare nella leggenda eterna.
E mamma Tota una volta cresciuto il pargolo gli dira' sempre << Pelusa quando sono entrata in ospedale
per farti nascere io ho visto una stella >>.
Maradona e' considerato da molti il piu' forte giocatore mai apparso sulla faccia della terra e
unanimamente tra i primi 3 insieme al brasiliano Pele' e all'argentino Di Stefano.
Con il pallone tra i piedi non era un uomo ma una religione ( questo e' il modo piu' corretto per Spiegare
Diego Armando Maradona da Villa fiorito ) ; e non e' una favola ma una storia realmente accaduta e piu' bella
e piu' emozionante di qualsiasi romanzo.
Nasce molto povero , quinto di otto figli , il primo maschio , la sua infanzia e' vissuta nella
baraccopoli Villa Fiorito , periferia degradata di Buenos Aires.
A 3 Anni suo cugino Beto Zarate gli regala un pallone di cuoio , sara' a detta sua il piu' bel
regalo della sua vita e Diego vi dorme tutte le notti abbracciandolo.
A Villa Fiorito passa il suo tempo giocando a pallone tra gli sterrati con altri ragazzi tra cui
il Goyo Carrizo , spesso i ragazzi si devono arrangiare a giocare con palloni di stracci o altre
palline improvvisate .
A 9 anni l'amico Goyo lo invita ad andare con lui a fare un provino per le giovanili dell'Argentinos
Juniors , entrambi vengono presi con entusiasmo dall'allenatore Don FranciS Cornejo creatore delle
Cebolittas , una squadra della classe 1960 .
Diego rende le Cebolittas la squadra giovanile piu' forte della storia argentina con 136 partite vinte
consecutivamente...E' Gia' Una sTar.
A 15 anni debutta nella massima divisione Argentina con L'Argentinos Juniors , 5 mesi dopo debutta nella
nazionale maggiore Argentina all'eta' di 16 anni.
Nel 1978 a 17 anni e' tra i 25 preconvocati per il Mondiale , tuttavia nell'ultimo giorno prima della lista
definitiva dei 22 che giocheranno il torneo e' tra i 3 esclusi , l'allenatore Menotti lo ritiene troppo giovane
per un appuntamento che L'Argentina non puo' fallire ; per Diego e' la piu' grande delusione della sua vita :
<< fu una cosa che mi cambio' , mi determino', quel giorno mi resi conto che la rabbia mi faceva da combustibile ,
facendomi girare il motore alla massima potenza , ero convinto di poter dare molto nel 78 , fu la piu' grossa delusione
della mia vita >>.
Nel Frattempo Maradona esplode definitivamente in campionato , vince 4 volte il titolo di capocannoniere con L'argentinos
Juniors portando quella piccola squadra a lottare per il titolo.
Nel 1979 si prende la sua personale rivincita per la delusione del mondiale 78 vincendo il mOndiale Under 20 in cui e'
anche il miglior giocatore.
Nel 1979 e nel 1980 viene premiato con il pallone d'oro di miglior giocatore militante in Sudamerica ( e allora tutti
giocavano in patria ).
Nel 1980 molti lo ritengono gia' il piu' forte giocatore del mondo.
Nel 1981 passa Al BoCa Juniors , sua squadra del cuore , gioca un fantastico campionato portando il Boca alla vittoria
del titolo e vincendo la sua quinta classifica cannonieri , Con iL Boca la fama nel mondo di Maradona e' ormai immensa,
Ovunque la squadra gialloblu' viene invitata a giocare amichevoli profumatamente pagate con la clausola che deve esserci
in campo anche il suo numero 10.
Tuttavia il Boca ha solo comprato dall'Argentinos la meta' del cartellino di Maradona...il Boca non ha una lira , e' un club
debordante di debiti e si trova costretto a vendere Maradona all'estero ; lo acquista il Barcellona stabilendo il nuovo record
mondiale di soldi spesi per l'acquisto di un giocatore....intanto Maradona lascia il campionato argentino a 21 anni con il
bottino di 144 gol ufficiali , una cifra che un grandissimo attaccante mette insieme in tutta la carriera .
Ma prima bisogna giocare il Mondiale 82 in cui Maradona arriva con la nomea di stella piu' attesa , gioca bene ,
tuttavia nelle sfide decisive
contro Italia e Brasile non riesce a fare la differenza , contro L'Italia viene sodomizzato da Gentile e l'arbitro lascia fare ,
colpisce pero' una traversa con una punizione che Zoff non vede neanche.
E
contro il Brasile gli viene prima negato un solare rigore e a 5 minuti dalla fine perde la testa per frustrazione rifilando
un calcio nel basso ventre al brasiliano Batista , termina il suo Mondiale con un'espulsione e con 2 gol di attivo segnati.
Al Barcellona Diego rimane 2 stagioni , viene subito odiato a morte dagli avversari , viene soppranominato Il Sudaca ,
termine estremamente dispregiativo con cui vengono nominati i sudamericani , Diego in 2 anni riesce a giocare solo la meta' delle
partite del Barcellona , il primo anno e' fermato diversi mesi da un'epatite e all'inizio del secondo anno il Killer basco
Goycoechea gli frattura volutamente una gamba con una entrata killer , << proibito essere artisti >> titola un giornale.
Diego inoltre a Barcellona fa conoscenza con una sostanza ricreativa che gli costera' cara e gli rovinera' la vita : la
cocaina.
Pur con tutte queste difficolta' il bilancio personale di Maradona col Barcellona e' molto positivo avendo segnato 38 gol ufficiali
in non molte piu' partite , in blaugrana vince una coppa di Spagna in finale contro il Real Madrid in un'altra partita mattatoio.
Durante la finale di Coppa del Re 1984 contro i Killer Baschi dell'Atletico Bilbao Maradona esplode al termine del match
scatenando una colossale rissa con gli avversari.....gli danno 3 mesi di squalifica da scontare nel seguente campionato.
E' la goccia che fa traboccare il vaso ,dopo 2 stagioni a mezzo servizio , l'odio di tutta la spagna , le entrate killer
degli avversari , le liti furibonde e ancestrali con il presidente del Barcellona Nunez , la droga , la rissa con
squalifica da scontare..ecc..
Maradona decide di dire basta e di sbattere la porta e punta i piedi per essere venduto.
La mediocre squadra italiana del Napoli fa un'offerta...all'inizio sembra una barzelletta , ma piano piano i dirigenti
napoletani si rendono conto che c'e davvero la possibilita' di poter portare Maradona al Napoli perche' lui non vuole piu'
Barcellona.
Dopo un'ancestrale trattativa alla fine il Napoli stabilendo il nuovo record Mondiale di soldi spesi per acquistare un
giocatore fa suo Maradona , all'annuncio ufficiale si scatena nella citta' campana il delirio e le auto festanti invadono
le vie...tifosi impazziti gridano ai microfoni della Rai in preda al delirio totale e alle lacrime : << ABBIAMO MARADONAAAA !! >>.
Maradona rimarra' a Napoli 7 stagioni , impossibile dire cio' che fu Maradona a Napoli e cio' che era per i napoletani ,
solo chi ha vissuto quel periodo lo puo' capire , il fatto trascende lo sport , e' il riscatto sociale
di una citta' sentita e sentitasi sempre ai margini dell'Italia.
Gente che aspettava solo la Domenica per prendersi la rivincita e gioire contro una settimana e una vita miserabile.
La felicita' dipinta sul volto dei bambini.
Come dissero i Napoletani Maradona ci tolse gli schiaffi da in faccia.
Napoli diventa l'epicentro calcistico italiano e del mondo.


Mai una squadra del sud aveva vinto lo scudetto.
Il Napoli che nella sua storia aveva vinto solo 2 coppe Italia vince in 7 anni 2 scudetti , 2 secondi posti di cui uno
clamoroso dopo aver dominato il campionato e un terzo posto , vince una coppa Italia , una Coppa Uefa ( all'epoca competizione
estremamente importante e di livello ) e una supercoppa italiana dando spettacolo su tutti i campi e piegando sotto
la sua potenza devastante le altri grandi squadre italiane come Juventus , Inter e Milan.
La citta' impazzisce di gioia e se tutto questo e' possibile e' grazie a Maradona , nulla senza di lui sarebbe stato infatti
possibile vincere.
Durante la sua permanenza in italia intanto Maradona divenuto capitano della nazionale argentina disputa 2 mondiali.
Nel 1986 si laurea campione del mondo , Maradona gioca il piu' grande torneo che un giocatore abbia mai disputato nella storia
del football e trascina i mediocri compagni alla vittoria finale , e' l'unico giocatore ad aver vinto un Mondiale praticamente
da solo , innumerevoli sono i numeri di immensa levatura che regala al mondo , segna 5 gol straordinari , tra cui il gol premiato
come il piu' bello del secolo nei quarti contro L'Inghilterra dopo aver dribblato 6 avversari , sforna assist a manetta e si consacra
definitavemnte senza piu' dubbi il miglior giocatore del mondo.
Nel 1990 gioca il suo terzo Mondiale , pur in condizioni fisiche non ottimali per un infortunio alla caviglia
trascina su una gamba sola la sua nazionale alla finale
attraverso vittorie epiche come la semifinale contro la favoritissima italia ! ma in finale l'arbitro messicano Codesal regala
il titolo alla Germania.
L'ultimo anno di Maradona in Italia e' tribolato , gia' negli ultimi anni aveva dato gravi segni di instabilita'.

Tuttavia nel 1990/91 la situazione degenera , se prima si presentava poche volte agli allenamenti ora non lo si vede piu'
propio , va via con la testa e ingrassa , il giorno della partenza per la partita decisiva
di coppa campioni contro lo spartak Mosca non si presenta sbarrandosi in casa e non facendo entrare nessuno
, solo dopo poco si scoprira' la verita' , Maradona e' schiavo della cocaina che lo tiene al guinzaglio e lo domina.

Dopo Napoli Bari viene anche trovato positivo all'antidoping per metaboliti di cocaina , viene squalificato per 15 mesi ,
nel frattempo il Napoli e' decaduto nei bassifondi della classifica.
In Italia non giochera' piu'....Nel Napoli ha segnato 115 gol ufficiali tra campionato e coppe , infiniti gli assist e infinite
le magie e le gioie regalate.
Dopo 15 mesi di squalifica torna a giocare in Spagna nel Siviglia , ma le solite mattane gli fanno rescindere il contratto
poco prima della fine del campionato , in totale col Siviglia segna 7 gol ufficiali .
Nel 1993 firma per il Newels Old Boys tornando a giocare in Argentina , ma in questa squadra gioca solo 5 partite ,
Un infortunio lo toglie per un mese e poi decide di rescindere il contratto , il campione non ha pace.
Ma
nel frattempo
disputa con la nazionale 2 partite di spareggio contro L'Australia ( non aveva giocato le qualificazioni ) risultando
ancora decisivo , Omar Sivori scrivera' : << senza di lui non ce l'avremmo fatta >>.
In realta' il suo unico vero obiettivo da quando e' tornato a giocare e' disputare il Mondiale del 1994 , portare L'Argentina
alla vittoria e quindi ritirarsi dal calcio .
Giocatore disoccupato per concentrasi solo sul Mondiale Diego si allena come non mai , anche 10 ore al giorno.
si ritira nella pampa artica per 2 mesi in solitudine e lontano dal mondo con il dietologo Daniel Cerrini e il
fido preparatore atletico Fernando Signorini e si ripresenta sul proscenio Mondiale in feroce forma per consumare l'atroce rivincita.
Nelle prime 2 partite e' il miglior Giocatore del Mondiale , segna un gran gol contro la Grecia urlando poi nella telecamera la
sua vendetta , gioca una partita mostruosa contro la Nigeria al termine della quale una infermiera corre in campo e lo trascina

all'antidopong , pochi giorni dopo la bomba : risulta positivo per efedrina ( sostanza con effetti dimagranti ma senza capacita'
di migliore la performance ) e viene buttato fuori dal Mondiale...e' la fine.
E' LA FINE ! E' LA FINE !!!!.
E' LA FINE.
Diego Armando ha giocato in nazionale dal 1977 al 1994 con 90 partite e 34 gol ufficiali.
Il mondo e' in subbuglio , bambini poveri con cartelle di cartone si chinano con la testa tra le gambe in lacrime ,
nel lontano Bangladesh la popolazione invade le strade della capitale e il parlamento gridando << Accra ardera' se Maradona
non tornera' >>....cio' che possiamo dire e' condividere le parole di Arrigo Sacchi << senza il minimo dubbio Maradona
avrebbe portato L'Argentina al titolo...nessuna discussione su questo >>.
Si faranno congetture , si parlera' di complotto della Fifa , Maradona piu' tardi spieghera' i contorni della vicenda rivelando
un errore del dietologo Cerrini che non si avvide che il nuovo integratore il ripped fast che doveva sostituire le scorte finite
del ripped fuel conteneva tracce di Efedrina.


Tornera' dopo altri 15 mesi di squalifica a giocare con il Boca Juniors nel settembre del 1995 , nel 1997 dopo una partita
risulta ancora positivo per metaboliti di cocaina...10 giorni dopo annuncia l'addio al calcio giocato.

Scrivera' l'esimio Adalberto Bortolotti : << e fu cosi che uno dei piu' straordinari calciatori mai apparsi sulla faccia della terra,
imbattibile per gli avversari sul campo , perdera'il Tackle contro un avversario piu' subdolo e micidiale : la cocaina ,
e da quel tackle non si rialzera'
piu' >>.
Maradona nella sua carriera ha giocato 705 partite ufficiali e segnato 358 gol ufficiali , ma non e' certo nel numero di gol
e nelle mere statistiche che si puo' spiegare la grandezza di Maradona , i numeri di Maradona infatti non vanno in archivio ma sono
il sale del calcio , egli e' la felicita' , il sole che irradia lo stadio illuminandolo d'immenso.
Angelo sublime per i propi tifosi e Demonio inarrestabile per quelli avversari , Diego agisce nel ruolo di mezzala o in quello di seconda
punta , punta a rete direttamente o fa assist che solo il genio del calcio puo' concepire , e' un assistman prodigioso.
E' stupefacente nel dribbling che porta in velocita' resistendo poi con il fisico tracagnotto e il baricentro basso anche
alle cariche piu' possenti dei difensori , e' estremamente rapido e il suo scatto e' micidiale , madre natura lo ha dotato
di una tecnica siderale , gioca essenzialmente con il sinistro ma il suo sinistro vale 1000 piedi.
E' forte in acrobazia , devastante nei calci di punizione , mortifero nei rigori dove spiazza il portiere , il suo tiro
e' una bomba , negli spazi stretti e' una bestia , il pallone e' perennemente incolatto al piede e appare come una protuberanza
del corpo anziche' un oggetto disgiunto da esso .
E sopratuttto ha una genialita' straripante che non puo' essere contenuta e deborda incontenibile gli argini con invenzioni
ogni volta nuove e inusitate , crea la superiorita' numerica impegnando piu' difensori , e' sommo maestro nel distruggere
le alchimie tattiche degli allenatori avversari , a mandargli di traverso i loro schemi bastardi , ha lampi acceccanti ed estremamente spesso
vince semplicemente le partite da solo.
Spesso aziona giocate funamboliche dribblando piu' avversari ma adifferenza di molti dribblomani le sue giocate non sono MAI
fini a se stesse finendo molto spesso per determinare il risultato , oltre a questo marchio di fabbrica da autentico campione
praticamente quasi tutti i suoi gol sono di bellezza assoluta , ha occhi in tutto il corpo , anche dietro la testa e la sua
intelligenza calcistica e' superiore , non fa mai la cosa sbagliata , sempre il passaggio quando deve essere fatto e sempre il
dribbling o il tiro quando devono essere fatti , in campo e' estremamente generoso con i compagni , mai conclude se ritiene
che un compagno sia meglio piazzato di lui.
Ha fisico tracagnotto adatto allo scopo , e' dotato di una elasticita' muscolare a detta del professor Dal MOnte prodigiosa ,
superiore ad una palla di gomma , e' un incassatore di falli stratosferico e impressionante.
La sua personalita' e' immensa e non puo' essere contenuta in nessun modo , ad un certo punto si e' messo contro tutto e tutti
facendo la guerra ed e' apparso indomabile .
la sua sola presenza fa rendere il triplo i suoi compagni che gli vogliono tutti bene,
incita tutta la squadra prima di scendere in campo passando uno ad uno i compagni nel tunnel e una volta in campo lancia
un grido ancestrale che fa raggelare il sangue agli avversari , in campo fa la guerra , e' sanguigno ,
grintosissimo e astuto , un guerriero con i piedi divini e il genio
incommensurabile .
La sua fama nel Mondo fu immensa , un sondaggio americano lo rivelo' come l'uomo piu' famoso del mondo davanti anche al
Papa , e' il Dio del Calcio , e' il calcio e lo sara' sempre.
L'esimio Adalberto Bortolotti scrivera' ancora di lui :
<< Aveva la magia , trasmetteva qualcosa di magico che non sta in questo mondo e che
non potra' tornare mai piu'>>.
E ancora << si puo discutere se il giocatore piu' forte sia stato Pele', Maradona o Di Stefano ma se si dovesse scegliere
semplicemente il piu' decisivo della storia del footbal la scelta cadrebbe su Diego Armando Maradona per abissale distacco ,
egli ha fatto zampillare oro nero da terreni aridi >>.
Arrigo Sacchi << giocare contro Maradona e' giocare contro il tempo perche' tu sai gia che segna o fara' segnare , non ho mai
visto nessuno come lui >>.
Paolo Maldini : << per una questione di eta' non ho visto giocare Pele' , ma pensare che uno possa essere stato superiore a Diego
lo reputo praticamente impossibile >>.
Ruud Gullit << era un giocatore di un'altra realta' >>.
Non ci sarà mai più un calciatore in grado di dar vita a un vero fenomeno di costume, a trascinare le masse e a fare
impazzire così
tanto di gioia la gente ...ha diviso il mondo in 2 schiere..chi lo amava immensamente e chi lo odiava immensamente , nessuna
mezza misura per lui..o tutto o niente ed anche per questo e' stato il principe di ogni abisso.
GRAZIE DIEGO PER 2O ANNI DI MAGIE E DI EMOZIONI UNICHE.

http://www.youtube.com/watch?v=3tCoMtPuL3Q


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Ultima modifica di epico il ven 1 mag 2009, 21:43, modificato 2 volte in totale.

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Ferenc Puskas

2/4/1927 Ungheria.

Eta': 26 - 167 cm.

Nazione : Ungheria.


Seconda punta/ centravanti/ trequartista centrale/ esterno sinistro alto.

N. 110


Ferenc Puskas è considerato il miglior giocatore ungherese di tutti i tempi e tra i primissimi
della storia del calcio mondiale , c'e anche chi lo considera il miglior giocatore mai apparso
sulla faccia della terra.
Puskas e' una stella cometa che attraversa la storia del calcio.
A 16 anni è titolare (mezzala sinistra) del Kispest, la squadra allenata dal padre...i tifosi
gli costruiscono un tappetto rosso solo per lui , per quando deve scendere in campo.
Nel 1943 passa alla Honved. Nel 1945 debutta in nazionale e va subito in gol.
Il suo bagaglio tecnico è immenso.
La sua carriera, anche militare, è fulminea. Puskas, senza mai entrare in una caserma, senza mai imbracciare
un fucile, sale tutti i gradi: capitano, maggiore e infine colonnello.
Nella Honved e in nazionale è il numero uno assoluto.
Un autentico fuoriclasse con l’aggiunta di un naturale e immenso carisma che lo consacra capo dello spogliatoio.
Puskas, usando il solo piede sinistro, riesce a colpire il pallone con un’incredibile potenza e precisione.
E' considerato il miglior tiratore della storia del calcio , inquadra la porta da qualsiasi posizione , il suo
sinistro e' un'arma terrificante , i suoi tiri sono cannonate che non lasciano scampo , ma anche sul piano tecnico
il suo sinistro non ha rivali.
Piomba in area come una belva usando la potenza e la destrezza , lo scatto e la fantasia , la tecnica e l'astuzia.
E’ il cervello del gruppo, sa concludere , ma ha anche l'intelligenza e la genialita' del suggeritore , mitici
i suoi assist filtranti , possiede il dono del regista sontuoso.
Puskas rende la Honved la squadra di club probabilmente piu' forte del mondo , ma purtroppo ancora non esistevano
le coppe , con il club ungherese vince 6 campionati aggiudicandosi per 4 volte il titolo di capocannoniere.
In totale giocò 354 partite nella serie A ungherese, segnando ben 357 gol.
Giocò nella Nazionale ungherese dal 1945 al 1956, segnando 83 gol in 84 incontri, record ungherese e record tra tutte
le grandi nazionali.
Quella grande Ungheria gioca con il W M..il centravanti arretrato Nandor Hidegkuti crea gli spazi risucchiando i centrali
avversari per quelle che sono le vere bocche da fuoco della squadra : Puskas e testina d'oro Sandor Kocsis che risolvono
tutte le azioni , Puskas quelle di piede e Kocsis quelle di testa.
Con L'Ungheria rimase imbattuto per 4 anni di fila dando con la sua squadra lezioni di calcio e spettacolo leggendari
su tutti i campi .
Vinse le olimpiadi del 1952 da massimo protagonista.
Nel 1953 L'Ungheria vince anche la coppa internazionale , una sorta di Europeo ante litteram.
Nel Novembre 53 gli allora imbattuti sul suolo interno inglesi organizzarono un'amichevole a Wembley tra l'Inghilterra e
L'Ungheria , sara' un' umiliazione per gli inglesi che vengono sconfitti per 6-3, ma lo scarto sarebbe potuto essere di 10 gol
visto il giuoco espresso in campo dai magiari ,
in quella partita PUskas segna anche uno dei piu' bei gol della storia del football.

L'evento, comunque, fu sensazionale. Una partita senza precedenti in cui, secondo le testimonianze, l'intensità fu tale
che la palla non uscì fuori dal terreno di gioco per tutto il primo tempo tranne in occasione dei gol.

Pochi mesi dopo la rivincita a Budapest , gli inglesi vengono asfaltati per 7-1....tra tutte e due le sfide il colonnello
segna 4 gol.
Sia L'Ungheria che la Honved vengono invitate in tutto il mondo a fare amichevoli
e le folle accorrono da tutti i lidi per vedere un calcio di un' altra galassia , e' cosi anche per l'inaugarazione dello stadio
olimpico di Roma dove L'Ungheria batte l'Italia 3-0 con 2 gol di Puskas.
Per i Mondiali del 1954 L'ungheria e' quindi la normale grande favorita , nelle prime 2 partite contro la Corea del Sud
e la Germania Ovest gli ungheresi vincono con caterve di gol e Puskas va sempre a segno , ma nel secondo match contro i teutonici
il rude difensore Liebrich entra proibitoriamente su Puskas procurandogli un serio infortunio alla caviglia che lo toglie
dal campo.
Gli Ungheresi arriveranno non senza fatica alla finale anche senza il loro capitano , la finale e' propio contro i tedeschi,
Puskas che comanda piu' ancora dell'allenatore Sebes decide di essere guarito e di poter giocare la finale , Sebes non puo'
far altro che accettare la decisione del suo capitano , Puskas va subito in gol nei primi minuti e l' Ungheria va presto
avanti di 2 gol...ma i tedeschi piano piano incredibilmente rimontano , mentre appare evidente che l'infortunio di Puskas
non e' assorbito e il colonnello comincia a zoppicare penosamente in campo..non aiutato neanche dal tempo che ha reso il
terreno fradicio di pioggia.
I tedeschi si portano sul 3-2...Puskas
in extremis trova la forza di agguantare il pareggio che viene annullato per dubbio fuorigioco..E' LA FINE...incredibilmente
la squadra piu' forte del mondo...ricordata ancora oggi da molti come la nazionale piu' forte di tutti i tempi crolla propio
sul momento piu' bello.
Nel 1956 i carri armati sovietici invadono l'Ungheria , Puskas in tourne' all'estero non tornera' piu' in patria , la Fifa
lo squalifica per 2 anni che passa in Italia a Bordighera.
Nel 1958 a 31 anni , dopo 2 di inattivita' e 20 kg in piu' viene acquistato dal Real Madrid , Puskas si mette di buona lena
ad allenarsi , dimagrisce e torna ad essere un giocatore...non ha piu' la mobilita' dei tempi d'oro ma mantiene ancora un buon
scatto sul breve , il genio , la tecnica e il suo sinistro devastante , oltre al fiuto per il fondo della rete e l'intelligenza.
viene messo a giocare da prima punta.
I tifosi lo ribattezzano “El Canoncito bum”, i compagni “Cicle”, gomma da masticare, per quell’arte, tutta sua, di tenere
la palla incollata al piede.
Con la squadra spagnola vinse sei campionati e tre Coppe dei Campioni negli anni 1959, 1960 e 1966.
Nell'edizione del 1960, nella quale gli spagnoli si imposero all'Eintracht Francoforte per 7-3, Puskas segnò 4
reti nella finale, cosa non riuscita a nessun altro calciatore nella storia della Coppa dei Campioni.
Da segnalare anche la sua tripletta nella finale di coppa campioni persa nel 1962 contro il Benfica.
E' capocannoniere della liga per 4 volte e vince anche la prima edizione della coppa intercontinentale da massimo protagonista
nel 1960.
Venne naturalizzato spagnolo e giochera' con le furie rosse 4 partite disputando anche i Mondiali cileni del 1962.
Con il Real Puskas gioca sino a 39 anni.
In maglia bianca gioca e segna ( solo considerando la liga ) 179 partite e 155 gol.
Nel 1966, il colonnello Ferenc Puskas si ritira dal calcio giocato.
Di lui Alfredo Di Stefano disse << e' il miglior giocatore del mondo , ricevuta la palla nei pressi dell'area mi guarda e mi dice :
<< Gol >> ed esplode un terrificante tiro imprendibile per potenza e precisione>>.

Luis Miramontes Suarez, recentemente eletto miglior calciatore spagnolo del secolo, parlando di lui si infervora e ricorda :

"Puskas giocava nel Madrid, io nel Barcelona, ma era stato naturalizzato spagnolo dopo la rivoluzione ungherese ed abbiamo
giocato assieme in nazionale :mai visto uno che tirasse come lui !
Alla fine dell’allenamento rimaneva ad allenare i portieri calciando dal limite dell’area : uno spettacolo, trovava sempre
la porta; gridava –‘derecha media!’ – e un bolide si insaccava a mezza altezza sulla destra -‘izquierda baja’- e con un
rasoterra impressionante impegnava il portiere sulla sinistra ! Mai visto nulla di simile né prima né dopo !" .
Luis Suarez Miramontes raccontava queste cose in una puntata di "Sfide" e proseguiva accalorandosi come un qualsiasi
innamorato di calcio : "Una volta mi disse –‘Gallego’- mi chiamava così e anche Amancio perché venivamo da La Coruna in
Galizia- ‘vieni che ora vamos a picchiare il palo …’ e da venti metri cominciò a tirare verso la porta e su venti tiri
colse i pali o la traversa forse diciotto volte !!".
Luis Suarez Miramontes ha raccontato così la sua storia e nei suoi occhi, gli occhi di colui che è stato il miglior
calciatore spagnolo di sempre, di colui cui volevano seriamente dedicare una vetrata nella Sagrada Familia, erigenda
cattedrale di Barcellona, c’è ancora oggi, quasi cinquanta anni dopo, la stessa meraviglia e scuote la testa e apre
le braccia come a dire "io l’ho visto".
Il capitano inglese Billy Wright dopo essere stato umiliato sul prato verde dal colonnello disse :
"il nome di Puskas è degno della fama imperitura e merita qualsiasi superlativo".

Nel 2002, in occasione del suo 75° compleanno, il governo decide di intitolare a Puskas il principale stadio di Budapest:
il “Nepstadion”, stadio del popolo, si chiamerà “Ferenc Puskas Stadion”.
Puskas partecipa alla cerimonia in suo onore, calcia persino il pallone, mentre 75 bambini lo incitano e gli battono
le mani.
E lui, il vecchio grande colonnello dell’Ungheria e della Spagna, piange commosso.
Puskas muore nel 2006 a 79 anni dopo lunga malattia e un morbo di parkinson.
Adesso il colonello e' definitivamente nella leggenda.


http://www.youtube.com/watch?v=qU7LzHoCspU


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Giustamente la scheda su Dieguito è la più lunga che tu abbia mai scritto :grin

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si ma dovresti anche leggerla.

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Fantastico, come previsto per i numeri 10 stai dando il meglio ;)

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Grande epico, splendide schede. Attendiamo con ansia le prossime e un grosso in bocca al lupo per tutto il resto ;)

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Il mio sito Definitivo sui giocatori passati.
http://www.classicfootballdb.com

Aggiornato costantemente, avrete la possibilità di consultare le skill di giocatori famosi, possibilità di ricerche avanzate di ogni genere, confronti, etc.


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ancestrali. Le migliori fin ora. Forse perchè sono i più forti calciatori mai postati... aspetto con ansia i prossimi


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Maradona e di stefano devono stare in squadra,a prescindere...

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