qui la mia scheda della pantera nera fatta da me per la selezione terrestre..
Eusebio
25/1/1942 Mozambico
Eta'25 - 177 cm.
Nazione : Portogallo/Mozambico
Centravanti/ seconda punta/ trequartista centrale/ esterno destro alto/ esterno sinistro alto.
N.69
Nato a Lourenco Marques in Mozambico allora colonia portohese, ultimo di otto figli, orfano di padre a cinque anni, cresciuto nella dura povertà che la madre poteva loro offrire. Il pallone lo calciava per strada, a piedi nudi per necessità, finché non entrò nello Sporting di Lourenco Marques, dove lo notò l'ex centrocampista della nazionale brasiliana Bauer, in tournée in Africa con il Botafogo. Di passaggio da Lisbona Bauer lo segnalò a Bela Guttman, allora allenatore del Benfica. Nonostante il fatto che la sua partita di provino fu fallimentare venne argutamente ugualmente preso da Guttman , e fu una scelta estremamente sagace perche' l'ascesa del giocatore africano fu rapida e inarrestabile. Gia' nel 1962 e' la stella che fa vincere la Coppa dei Campioni al Benfica , nella finale Eusebio si trova di fronte il Real Madrid del suo idolo Di Stefano ormai giunto a 36 primavere ma sempre formidabile , nel primo tempo l'altro vecchietto del Real Ferenc Puskas segna 3 reti ma il Benfica risponde colpo su colpo e nel secondo tempo sotto la regia del mostro sacro Mario Coluna raggiunge il pareggio , sul 3-3 si scatena incontenibile Eusebio che segnera' 2 gol per il finale di 5-3. Eusebio giochera' anche le finali di coppa campioni del 1963 , del 1965 e del 1968 non riuscendo piu'a vincere il trofeo , da segnalare nella finale del 1963 il suo gol in cui distrugge letteralmente nello scatto il giovane Trapattoni. Oltre alle sue performance in Coppa campioni Eusebio ha con il Benfica un palmares fantastico , conta infatti 11 titoli nazionali , 5 coppe del Portogallo , 7 titoli di capocannoniere del campionato portoghese ( nel 1967/68 ben 42 reti ) , 2 scarpe d'oro , 1 pallone d'oro nel 1965. Sensazionali furono le sue medie-goal: con il Benfica realizzò 313 reti in 291 partite di campionato (1,19 goal a partita) e 57 in incontri internazionali. Nel 1975 si trasferì in America dove militò nei Boston Minutemen, nei Toronto Metros-Croatia, nei Las Vegas Quicksilver e poi nella formazione messicana del Monterrey , infine dopo un'ultima esperienza in patria nel Beira Mar chiuse la carriera nel 1977. Spettacolare anche la sua carriera nella nazionale portoghese pur se senza grandi titoli , Eusebio vi debutta nel 1961 diventando ben presto la stella e l'uomo simbolo del paese , magnifico il suo Mondiale del 1966 in cui si laurea capocannoniere con ben 9 goal tra cui una straordinaria quaterna alla Corea del nord nei quarti di finale e una doppietta che distrugge il Brasile di Pele' nel primo turno , e' anche il miglior giocatore del torneo sebbene all'epoca non esistessero premi a sancirlo come il pallone d'oro del Mondiale che esiste attualmente e alla fine per il Portogallo arriva un brillante terzo posto , miglior risultato di sempre per i lusitani. Per la nazionale Portoghese gioca fino al 1973 per un totale di 64 partite e 41 goals. Dotato di tecnica straordinaria , Eusebio ha eccezionale prepotenza organica , favorito dai suoi flessuosi fasci muscolari negroidi risulta devastante nella progressione palla al piede , il suo scatto e' felino e lascia gli avversari profondamente turbati , e' forte di testa , nel dribbling e nel palleggio , e' resistentissimo , veloce e travolgente , e' bravo con ambedue i piedi e il suo tiro e' di potenza inaudita , e' un giocatore organicamente tirannico , e' in grado di fare gol da ogni posizione del campo , inoltre sa rinculare e difendere come un terzino se necessario e si fa sentire anche in fase di non possesso contrastando e pressando con rabbia e forza. Per tutte queste sontuose caratteristiche fu soprannominato la pantera nera e ritenuto la risposta europea al brasiliano Pele'. Il suo calcio e' selvaggio come la natura brada africana e sfida le leggi della fisica. Puo' giocare centravanti , seconda punta , trequartista centrale o sugli esterni sia a destra in cui ha maggiore controllo della sfera nelle sue progressioni spaventose o sulla sinistra in cui puo' avere maggior possibilita' per accentrarsi e scoccare l'immane tiro.
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