Spero che non sia un topic di cattivo gusto, volevo semplicemente sapere quanti casi vi sono stati nel calcio (o nello sport in generale) di sportivi che si sono laureati campioni dopo la loro morte.

Uno dei casi più famosi fu quello del pilota di Formula Uno Jochen Rindt, austriaco, campione del mondo nel 1970, che conquistò matematicamente il titolo dopo la morte avvenuta a Monza il 5 settembre 1970.

Nel calcio, ovviamente indimenticabili il Grande Torino, campione d'Italia postumo nella stagione 1948/1949, e Luigi Meroni, che diede il suo contributo alla vittoria della Coppa Italia 1967/1968 sempre con il Torino, ma che non poté festeggiare insieme ai suoi compagni perché tragicamente scomparso il 15 ottobre 1967.

In Brasile, poi, sono famosi gli esempi della Chapecoense, a cui venne assegnata alla memoria la Coppa Sudamericana 2016, e di Roberto Batata, stella del Cruzeiro che morì durante la vittoriosa campagna del club di Belo Horizonte in Coppa Libertadores.

Sono quasi sicuro che ci sono stati altri casi.

Al Grande Torino il titolo gli fu assegnato all'indomani della tragedia di Superga, matematicamente non era ancora campione, ma poteva essere superato dall'Inter (che mi pare avesse quattro punti di ritardo quando mancavano quattro giornate al termine).

Rindt, invece, lo vinse matematicamente perché Ickx, il suo rivale, non riuscì a superarlo, ma la Federazione gli consentì di competere per poterlo fare (Rindt divenne campione due Gp dopo quello della sua morte).

Sono due casi diversi.

Perché son due casi diversi? Il titolo mondiale di Formula Uno 1970 fu deciso matematicamente nel Gran Premio degli Stati Uniti domenica 5 ottobre 1970. Jochen Rindt era morto da un mese. Lo dice il "Corriere Dello Sport" a pagina 13:

http://dlib.coninet.it/bookreader.php?& ... 2/mode/2up

Jacky Ickx con il quarto posto conseguito quella domenica, non avrebbe più potuto superare l'austriaco.

Quindi anche il titolo di Rindt fu postumo.

Certamente, ma lui vinse in modo "canonico", la competizione si svolse regolarmente dopo la sua morte.

Il Grande Torino, invece, fu immediatamente proclamato campione d'Italia dopo la tragedia di Superga, nonostante l'Inter avesse teoricamente potuto superarlo.

Per questo sono casi diversi.

Ah, ok, capito.

Un altro grande campione che conquistò un titolo post mortem fu il bulgaro Georgi Asparuhov.

Il 25 agosto 1971 il suo Levski Sofia vinse la finale della Coppa nazionale. Asparuhov era scomparso poche settimane prima in un incidente stradale all'età di 28 anni.

senza googolare o altro, per caso magari Fortunato?

_________________
I never drink water
Fish fuck in it
Pro Sesto IV.27

Teoricamente sì, praticamente non fece nemmeno una presenza in stagione.

Un caso non citato è quello di Giuliano Taccola con la Coppa Italia 1968-69.

Edit: se valgono anche i presidenti, celebre il caso di Renato Dall'Ara, deceduto appena tre giorni prima dello spareggio che regalò al Bologna il suo ultimo scudetto.

#@*§ Dall'Ara che sfiga .

_________________

L'allenatore della Juventus nell'anno dello Scudetto 1925-1926, Jenő Károly, morì poche settimane prima della matematica vittoria.

Anche Dino Viola e Paolo Mantovani scomparvero nell'anno in cui Roma e Sampdoria vinsero la Coppa Italia.

Constantin Tabarcea, stella del Petrolul Ploiești. Scomparso prematuramente il 14 luglio 1963. Pochi giorni dopo il Petrolul Ploiești avrebbe vinto la finale di Coppa di Romania. Nella foto con il trofeo si può vedere che i giocatori lasciano un posto vuoto in onore del loro sfortunato compagno: