Beh questo non solo nel calcio. Anche nel ciclismo se dopi un asino non è che diventa all'improvviso un cavallo. Può aiutare, ma da lì a dimostrare che sia effettivamente determinante ce ne passa.

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2

E il discorso vale secondo me per ogni disciplina sportiva.

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2

ovvio che se dai camion di doping ad un ronzino non diventera' mai uno stallone , pero' dire che non aiuti e' falso , sopratutto con tutti gli impegni che ci sono oggi.
Chiuso l'argomento da parte mia , Cordiali Saluti.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Tornando in topic quali sono secondo l'esimio Marco Bode le altre nazionali europee e perche' no Mondiali a contendere lo scettro con questa Spagna ?.

Limitandomi al dopoguerra io dico :

Grande Ungheria.
Brasile 58-62.
Brasile 70.
Olanda di Cruyff.
Germania 72-74.
Brasile 82.
Italia 78-82.
Olanda 88.
Germania 90.
Francia 98-2000.
Brasile 2002.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Secondo me se la gioca con quelle in grassetto, le altre per un motivo o per l altro le vedo abbastanza inferiori.

Torno sul discorso del pressing, qui è in chiave Barcellona ma il discorso è allargabile alla Spagna:

"E infine, un po’ di descrizioni di come funziona la squadra di Messi, Xavi e Iniesta: «Il Barça nel suo insieme e ogni singolo giocatore vengono percepiti dall’avversario come fossero all’interno di un sistema inafferrabile: se provi tu a fare possesso, ti trovi sempre in inferiorità numerica, con il loro pressing che costruisce situazioni di “accesso negato” in ogni direzione e prepara la loro ripartenza (tanto più agevole, per inciso, per una squadra abituata ad affrontare difese schierate); se provi a contrastare il loro possesso, scoordini il tuo pressing, ti trovi con improvvisi lati deboli (aree scoperte) e non ti resta alternativa al fallo. (…) La chiave (…) è la coesione inedita tra possesso e pressing: anzi, il fatto che le due fasi si unifichino fino a rendersi indistinguibili. La premessa (…) è tenere la squadra non corta, ma cortissima, con i giocatori così vicini (e così ben posizionati) da poter interagire senza sequenze intermedie. In fase di possesso ogni giocatore del Barça si trova in una posizione attiva tale da garantire (in caso di perdita della palla) un pressing immediatamente coordinato alla sequenza precedente; in fase di non possesso, il pressing viene esercitato come una premessa del possesso, con giocatori già posizionati allo smarcamento per la ripresa della circolazione o della ricerca della profondità»."

http://www.rivistastudio.com/editoriali ... -il-barca/

Il libro devo iniziarlo sembrerebbe interessante

Di quelle da te proposte secondo me questa Spagna può giocarsela con Grande Ungheria, Brasile 58-62, Germania 72-74, Olanda Anni 70. Vedo inferiori Francia 98-2000, Brasile Anni 70 (che non mi ha mai convinto troppo, anche se rimane una super nazionale...), Italia 78-82. Nell'anteguerra, citerei, perlomeno come cicli altrettanto portentosi e carichi di fascino e vittorie (anche se era un calcio antidiluviano) Uruguay 24-30 e Italia 34-38. Un peccato non aver ammirato in competizioni internazionali su scala mondiale l'Argentina Anni 40.

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2

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Questa squadra secondo me partirà favorita anche a Brasile 2014

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vogliamo parlare del GRANDE LINFORD CHRISTIE?



eh

d'altra parte, visto che ci siamo, perché non infrangere anche il tabù che vuole le europee sempre perdenti fuori dall'Europa?

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