ZidOMNIA ha scritto:
Kit, la penso esattamente come epico. Non hai letto le mie premesse e i parametri che ho impostato, evidentemente. Dal 1986 al 1990 Diego era il re del mondo. Con tutta pace dei vari ( ed epocali ) van Basten, Gullit, Careca, Baresi, Matthaus e compagnia cantando. Su Platini sono d'accordo per il 1984 e il 1985, non per il 1983. Quell'anno Zico era ritenuto il miglior calciatore al mondo, l'ho letto su molti commenti dell'epoca.
Ciao
Ma, io ho semplicemente dato degli spunti di riflessione.
Su Laudrup: credo che Epico lo sottovaluti molto. Se tu parli con gli spagnoli (dato che l'apice della carriera Laudrup lo ha avuto in Spagna), lo pongono tra i più grandi di sempre. Ricordo, che in un sondaggio del 1999 (o 2000 ora non ricordo con precisione), Laudrup è stato votato come "miglior straniero della Liga" considerando un arco temporale dal 1975 al 1999 (o 2000). Quindi ha sopravanzato, in questa speciale graduatoria, quelli che sono ritenuti alcuni dei mostri sacri del football "All Times". E, nel 1992, lui era il fulcro offensivo del Barca Dream Team che vinse Liga e Champions.
Ecco qua il documentario dal profilo internazionale: come vedi anche dal titolo, fa parte di una serie dedicata ai più grandi di sempre. E Laudrup è stato inserito in questa particolare lista. Quindi anche Epico, difronte ad un giudizio internazionale (non inquinato dalla parzialità italiana, dettata per molti da quel giudizio di Platinì divenuto etichetta: "il più grande giocatore del mondo. In allenamento." Una frase tagliente detta ad un Laudrup 22enne - quando Platinì è diventato Le Roi alla Juve quando ne aveva 26, perché se chiedi se a 22 anni Platinì fosse già decisivo e maturo come a 26 credo che nessun italiano ti sappia rispondere: anzi, quando vennero acquistati lui e Boniek, quasi tutti i tifosi della Juve pensarono che il migliore dei due fosse il polacco...). Una frase, pertanto contingente relativa a quel periodo in cui Laudrup, con Marchesi allenatore, ebbe anche guai fisici e incomprensioni tattiche, perché l'allenatore lo relegava sempre sulla fascia sinistra, lui che con il Trap e Piontek giocava da trequartista aggiunto. Ma la carriera ha detto, rispetto a quel giudizio tagliente del francese, un'altra cosa.
Anzi, lo stesso Platinì, per i suoi 40 anni, rilasciò un'intervista ad Hurra Juventus. Quando gli chiesero: quali sono i più grandi giocatori con cui hai giocato? Lui tra i primi quattro citati disse Michael Laudrup...
https://www.youtube.com/watch?v=7qaOI1K1BYESu Zico: conosco la grandezza di Zico. Nel 1982, Zico vinse la Coppa Intercontinentale con il Flamengo disintegrando l'inaffondabile Liverpool europeo per 3-0. E Zico giocò magistralmente. Ma nel 1983, Platinì fu insignito del Pallone d'Oro: certo, Zico, almeno sino a metà del 1983, giocava dall'altra parte dell'Oceano. Difficile dire: quell'anno chi fu il più grande? Potremmo dire: alla pari.
La Juve sbagliò la finale contro l'Amburgo. Ma se guardiamo l'anno solare 1983 , sicuramente Platinì ebbe un rendimento medio mostruoso. Poi Zico, arrivò in Italia per la stagione 83-84. Maglia Udinese. E la sfida per il titolo di capocannoniere ebbe inizio. Vinta da Michel, sebbene Zico in rapporto alle partite giocate ebbe una media migliore. Però, se rimaniamo all'anno solare 1983 (ovvero a cavallo tra le stagioni 82-83 ed 83-84), be credo che quelli siano stati gli anni di Michel. Anzi l'inizio dell'epopea di uno che serviva assist siderali (con palloni anche da area ad area) e segnava goal a valanga. Quindi dico comunque Platinì perché, per quanto grande sia stato Zico anche in quella prima stagione con l'Udinese, quella fu comunque la sua ultima stagione ad altissimi livelli.
https://www.youtube.com/watch?v=fFwxe4uHK8sFine anni '80: se vogliamo sempre dire Maradona, possiamo dirlo. Ma bisognerebbe trovare un posto per Careca che, almeno in una stagione (concedimelo) fu il migliore attaccante in Italia: io dico nel 1988/89 quando fu secondo nella classifica bomber con 19 goal dietro solo Serena (22) ed al pari di Van Basten (ma Van Basten aveva 4 rigori, Careca 0, perché li tirava tutti Maradona). Ma rispetto al bravissimo Serena, che classe fantastica Careca... Per alcuni difensori era più difficile da marcare rispetto persino al mitico Van Basten (lo disse, per esempio, anche Jurgen Kohler qualche anno dopo: ovvero uno dei migliori stopper di tutti i tempi).
Poi: lo so anche io che Maradona è stato, in assoluto, più grande di Mattheus. Ma se sommiamo, nella stagione 89-90 e quindi nel '90 visto che si parla di anni, Serie A (in quegli anni il campionato nazionale più importante al mondo perché tutti i migliori giocavano da noi) più Coppa del Mondo, la media pende verso l'interista. Maradona fece un buon campionato del mondo, disegnò un assist fenomenale in Argentina - Brasile. Ma l'Argentina si qualificò per terza al primo turno, e per due volte (quarti e semifinali) vinse ai rigori. Tanto per essere chiari: di Maradona si ricorda quell'assist vincente e 0 goal. Di Mattheus, diversi assist e 4 reti. Il Pallone d'Oro fu assegnato a lui: e penso che se anche Maradona fosse stato in corsa, non l'avrebbe vinto.
Su Garrincha: ho seguito un documentario proprio ultimamente su di lui (quelli che venivano mandati sui migliori di sempre sulla tv della Gazzetta. Per inciso: in quella serie di documentari una puntata è stata dedicata anche a Laudrup, per rispondere allo scettico Epico). Bene, quando si parlò di Garrincha si disse che nel 1962 il mondiale fu vinto da lui prima che dal Brasile. E che già nel 1958, al di la delle meraviglie del giovanissimo Pelè, era già stato lui il migliore del Brasile. Di più: in quel documentario, giocatori dell'epoca dissero che nel 1962 Garrincha spostò l'equilibrio di quel Mondiale, vinto nonostante l'assenza di Pelè. Che mai aveva Garrincha aveva giocato così, nemmeno nel 1958 dove, però, già era stato il migliore di quella formidabile nazionale. E nemmeno nella sua squadra di club. Quindi, per me, almeno nel 1958 e nel 1962, il migliore al mondo fu Garrincha.
Quindi, per dire "il migliore al mondo di quell'anno", bisogna considerare un mix di fattori.
Se no, scusa, facciamo come il Pallone d'Oro attuale che ormai è una farsa: lo vince sempre Messi, anche se la Spagna vince il Mondiale ed ha giocatori che, come Messi, nella stessa stagione hanno vinto tutto con lui al Barca. E dunque, sono stati più protagonisti di lui. Come Iniesta che è un genio dell'ultimo passaggio. Ma lo diamo comunque a Messi, che nel Mondiale 2010, non è stato di certo all'altezza della sua fama.