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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Non sono totalmente d'accordo, la Juventus di Boniek e Platini era veramente spettacolare, partite come l'1-2 a Birmingham contro l'Aston Villa o il 3 a zero rifilato a domicilio contro il Bordeaux di Giresse e Tigana rasentavano la perfezione calcistica. Anche all'Inter del Trap, specificamente nel girone di ritorno del campionato dei record, regalava gol a grappoli e spettacolo.

Dipende sempre che giocatori che hai a disposizione, la prima Juventus del Trap, quella fino al 1982 era una squadra forte, però molto muscolare e poco fantasiosa, non aveva grossi fuoriclasse eccetto che Causio e Bettega e dipsoneva di un centrocampo di soli incontristi (Benetti numero 10, dico tutto), era una squadra operaia, senza stelle, un po' come la Juve attuale e dera normale che in trasferta catenaciasse un po'..

Si parla tanto di difensivismo e offensivismo, che per me sono più che altro etichette. Paron Rocco giocava sempre con 4 attaccanti, alla Triestina, al Padova, al Milan, idem Trap e tanti allenatori italiani tacciati di badare troppo al spiccio. Vorrei ricordare che l'offensivista Sacchi ha giocato una finale di coppa del mondo senza praticamente un attaccante...

Per me sono entrambi difensivisti e non lo dico come giudizio di valore ma come analisi del gioco e dell'atteggiamento. Poi che entrambi abbiano prodotto in alcune partite un calcio spettacolare ci sta ma non è stata la norma. Certo molto meglio del difensivismo zonista degli ultimi anni che è letale.

Il Milan di Sacchi, a detta di molti esperti e addetti al lavoro (Nevio Scala per farvi un esempio) è stato il Milan più catenacciaro della storia perché si difendeva con almeno otto giocatori. Sacchi è stato geniale perché ha semplicemente spostato la linea difensiva a ridosso dei centrocampisti formando così una mega-barriera impenetrabile per gli avversari, quindi anche Sacchi è da considerarsi difensivista, fare il contrario è un garve torto...

Bearzot (che capiva più dicalcio del sottoscritto) sostenva che la vera zona è il 4-3-3 perché ti permette di occupare razionalmente la superficie del campo di gioco, tutte le altre zone, dal 4-4-2 sacchiano al 3-5-2 al 3-4-3, al 4-3-1-2 sono interpretazioi della zona che esulano dal significato della zona stessa.

Ripeto, il termine offensivista e difensivista sono solo ettichette perché, lo ripeto, Rocco, Trapattoni giocavano quasi sempre con 4 giocator offensivi, , il Vate del calcio offensivo Sacchi con 2 e in una finale di campionato del mondo ha giocato senza attaccanti... La differenza semmai sta nel proporre una partita d'attesa e una di offesa, ma non centra con l'essere difensivista ed offensivista perché si può difendere per attaccare (Trap ma anche Liedholm e per ultimo Guardiola) ma anche attaccare per difendersi (Sacchi)...

Il calcio è uno sport che si gioca in due, tu non puoi mai partire ed imporre sempre e comunque lo stesso gioco contro tutti perché dipendi sempre dall'avversario che hai di fronte. Sacchi imponeva sempre il suo gioco in casa ed in trasferta semplicemente perché nessuno faceva ancora il suo calcio (idem per Maifredi), quando tutti hanno incominciato a copiare Arrighe imporre sempre e comunque il proprio gioco significava fare grandi mamellate a centrocampo con il pallone che schizzava di qua e di la come le palline del flipper...

A Coverciano coma materia di studio per gli allenatori per la difesa ci sono gli schemi di Sacchi che era un artista nell'insegnare a difendere a zona , Ulivieri ha detto che si studia appunto per quanto riguarda la fase difensiva a zona i testi di Sacchi.
Trapattoni e' vero che giocava con piu' giocatori offensivi ma l'atteggiamento era comunque difensivo , in certi casi con catenaccio ad oltranza...Trapattoni giocava con lo schema del catenaccio.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".

Il catenaccio lo fai se gli avversari ti costringono, esempi di catenaccio "scientifico" sono solo l'Inter di Herrera e il secondo Milan di Capello, squadre che puntavano sempre e comunque all'1 a 0 contro qualsiasi squadra. Trap ha vinto un campionato con l'Inter segnando valanghe di gol, chiaro che non è Zeman, ma l'etichetta catenacciaro mi sembra ingenerosa... Comunque anche Bearzot giocava cons chemi catenacciari, ma non mi sembra che giocasse solo per non prenderle...

però secondo me sbagli quando dici che non si può sempre imporre il proprio gioco, chi vuole farlo almeno ci prova
facile fare gli offensivi con platini e co contro le squadre inferiori , se uno è votato al calcio offensivo si vede nelle partite che contano e sacchi pur essendo certamente molto attento alla fase difensiva non partiva mai per difendere e basta se non sbaglio

non è tanto lo schema come dici anche tu , ma l'atteggiamento , la volontà di sotterare l'avversario oppure di giocare in maniera prudente

Quando si parla di Trap molti fanno confusione perché le sue due Juventus, quella pre-Platini e quella di Platini erano molto diverse per fisionomia.
- La prima Juve del Trap (1976-82) era una squadra per certi versi innovativa, infatti Trap decise per la prima volta nella storia del calco italiano di rinunciare al regista (Capello) puntando su un centrocampo muscolare (Furino-Tardelli-Benetti che era il numero 10) che stritolava le squadre avversarie con il pressing (almeno in Italia, in Europa meno), infatti ci fu un campionato (mi pare il 1977/78) dove Torino e Juventus, che erano squadre simili per caratteristiche che disponevano di un centrocampo che faceva del pressing e della fisicità la loro arma vicente, dominarono incontrastate schiacciando tutte le avversarie, se non sbaglio la Fiorentina terminò con ben 20 punti di distacco (per inciso, il Toro era di Radice, compagno di squadra del Trap ai tempi del Milan)... Il problema di quella squadra era la qualità, e per imporsi in Europa, devi avere i furiclasse.
- la seconda Juventus del Trap (1982-86) era una squadra totalmente diversa per caratteristiche: la presenza di de fuoriclasse come Boniek (laudrup poi) e soprattutto Platiniportò molta più qualità ma anche una certa mollezza. Infatti quella Juve era una squadra prettamente contropiedista, più femmina, più portata al gioco di fioretto che a quello di sciabola, che si basava tantissimo sui lanci di Platini verso le punte.

x JC: quando capirai che Sacchi imponeva il suo gioco semplicemente perché gli avversari ignoravano completamente le sue tattiche, forse capirai che imporre sempre e comunque il proprio gioco è pura utopia perché devis empre vedere come gioca il tuo avversario, altrimenti vengono fuori giganteschi msichioni a centrocampo che poco hanno a che fare con il football o fai la fine di Zeman...

non si può imporlo sempre , ma ci si può provare , sacchi lo faceva e se ci riusciva perchè le sue tattiche erano sorprendenti , beh questo è un merito , trapattoni invece lo faceva solo quando aveva la squadra più forte , questa è la differenza
pure bearzot partiva come hai detto con uno schema che viene reputato difensivo , ma poi sviluppava un bel gioco , senza partire battuto con nessuno

trapattoni lo faceva? a me pare che è stato accusato proprio di dare un atteggiamento troppo prudente alle sue squadre , non parlo tanto di difensivismo , perchè la squadra ce l'aveva , ma proprio di mentalità

anzi rileggendo meglio vedo che avevi pure tu stesso detto qualcosa del genere in questo passaggio

ecco per me è proprio questa la differenza , puoi pure partite con 4 giocatori offensivi e magari giocare di rimessa , pure l'inter di mourinho schierava 3 attaccanti più sneijder

Guarda JC quello che dici è giusto, credo che il buon Boskov avesse ragione quando diceva che "squadra gioca come gioca centrocampo", se tu hai un centrocampo di soli incontristi (es.Bonini-Tardelli) e 4 attaccanti pronti a fiondarsi negli spazi è normale che in trasferta giochi prudente per poi sfruttare gli spazi che ti concedono gli avversari, viceversa se hai Ancelotti, Rjkaard e Gullit credo che imporre il gioco in trasferta non sia un grosso problema, anche c'è da dire che Arrighe con la nazionale quasi mai è tiuscito ad imporre il suo tanto decantato gioco, il motivo? Rileggiti quello che ti ho scritto prima e capirai....non si può imporre la partita se non gaudri prima le caratteristiche degli avversari.