Francesco82 ha scritto:
Va benissimo...Ma se parliamo di estetica ci sono giocatori per me anche più belli, perché meno "circensi" e meno fisici, più artisti puri.
Riquelme e Savicevic per me sono meno atleti debordanti e ancora più creativi di lui, ma giustamente evidenziamo i loro limiti: Dinho sembra il classico giocatore che è adorato da chi non ama quella tipologia di artisti fragili, forse e giustamente perché non lo era (coerentemente infatti parli di sensazione di potenza: va benissimo, io cerco altro però).
Guarda comunque che a me Dinho piace molto, anche se non sembra
In giornata e al meglio lo vorrei sempre in squadra. Ma ecco con lui noto un mutamente di parametri che condivido poco, anche Totti è bellissimo da vedere (non come Dinho, ma al meglio era uno spettacolo, specie per il calcio puro), ma gli contestiamo che in Europa ha fatto pochino (e giocava con la Roma), che in nazionale non sempre ha reso al meglio. Questo, nonostante abbia giocato al top per molti più anni. Poi il DInho 2005/2006 è più forte del miglior Totti, sono d'accordo, ma non mi basta, vista la considerazione di cui gode.
Per un anno e mezzo è stato eccezionale, ma in quell'anno e mezzo di fatto ha vinto una volta il titolo di miglior straniero della Liga. In Champions ha fatto benissimo per un tot, in semifinale benino (comunque bellissimo assist), poi sena muta in finale. Mondiale indecoroso, una fra le peggiori prestazioni cui abbia mai assistito, da parte di un giocatore di quella caratura.
Questo, appunto, nel periodo magico: tantissime giocate, numeri d'alta scuola. Ma nel complesso una carriera buona e non eccezionale.
Se poi ne facciamo una questione di estetica lui è grandissimo e mi piace, molto altri sono stati men esplosivi e ancora più geniali per quanto mi riguarda, indi non lo metto in cima neppure a questa graduatoria, ma qui appunto si parla di gusti.
Per ma la questione è proprio questa: Ronaldinho ha dimostrato di poter essere un giocatore determinante - uno alla Zidane, alla Platini, alla Messi etc. etc. - per un periodo di tempo abbastanza lungo, abbinando fisico, tecnica sopraffina, temperamento. Insomma ha dimostrato di essere un fuoriclasse e non l'ha fatto con discontinuità (come invece capitava a Savicevic o Riquelme).
Perciò non si può parlare di talento non sbocciato, di semplice giocoliere, o di giocatore buono solo quando era in giornata.
è stato un fuoriclasse finchè ha voluto, poi semplicemente si è stancato.
Se analizzi tutta la carriera hai ragione tu, avrebbe potuto fare di più, perciò va declassato.
Se analizzi quelle stagioni in cui fu al top (che sono comunque più di due) - e ti rendi conto che il calo è stata una scelta cosciente - vedi un fuoriclasse di quelli che devono rimanere nell'olimpo di questo sport.