Ultimati i ritratti di Scarone (che dovrebbe essere on line nella giornata di domani) e James, sto per attraversare nuovamente l'Atlantico: Erico mi tenta, mentre Stabile cercherò di farlo pubblicare in concomitanza con l'inizio della Coppa America, che quest'anno si disputerà nella sua Argentina.

Ho letto il pezzo su Sindelar. Ben scritto. Se posso permettermi, però, mancano il riferimento al Mondiale '34 e soprattutto la sua relazione con l'insegnante ebrea-italiana Camilla Castagnola, che portò entrambi alla morte per suicidio per evitare la persecuzione nazista. Secondo alcune fonti, anche il grande Matthias aveva antiche origini ebraiche. Ti consiglio un libro. Si chiama "La partita dell'addio" scritto da Nello Governato. E' un romanzo completo su tutta la storia di Sindelar. Ciao

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2

Grazie, innanzitutto.

Ma veniamo ai tuoi suggerimenti. Come ben saprai, essendo anche tu un giornalista sportivo, c'è un limite di caratteri, in special modo sul web: io sto cercando di limitarmi a 5.000, e condensarci l'intera vita - calcistica e non - di Sindelar sarebbe stato impossibile. Per quanto concerne la Castagnola, mi ha frenato l'incertezza sul suo ruolo nella vita di «Carta velina»: c'è chi l'ha dipinta come la sua fidanzata, chi invece come un casuale incontro di quella notte, chi addirittura le ha cucito addosso i panni della cospiratrice ebrea. E rischiare di fare disinformazione su un caso tanto delicato non mi sembrava corretto.

Conosco il libro di Governato, e in più d'una occasione ci ho fatto un pensierino. Ma sto attraversando un periodo in cui le letture calcistiche non mi intrigano particolarmente - l'ultima, «L'alieno Mourinho», risale addirittura allo scorso inverno.

L'Alieno Mourinho l'ho letto anch'io, ben fatto.
Beh, un cenno alla Castagnola (o meglio alla sua fine tragica) a mio parere era dovuto. Sarebbero bastato anche due righe in fondo, per spiegare che da tragedia calcistica si passò poi a una ben più grave, con il suicidio... Altrimenti, secondo me, la storia manca di una parte importante, visto che spesso si fa riferimento alla "tragedia di Sindelar". Spero non ti dia fastidio, se ti dico queste cose. Sono solo dei consigli, poi vedi tu se e come vuoi utilizzarli.
Cmq, continua così, non vedo l'ora di leggere le altre storie

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2

I consigli sono sempre ben accetti, stanne certo.

E, ripensandoci, almeno un cenno sulla donna che accompagnò Sindelar nella sua tragica fine l'avrei dovuto inserire. Quando mi ricapiterà di scrivere qualcosa su «Carta velina» - e sono certo che accadrà - terrò a mente il tuo suggerimento.

L'articolo su Scarone, intanto, è stato inviato alla redazione: sta a loro trovargli un titolo e pubblicarlo. Se, poi, t'interessa leggere qualcosa scritto di mio pugno sulla storia del calcio, eccoti servito: http://calciodangolo.blogspot.com/searc ... l%20calcio

Ho raccolto diverse testimonianze su di lui e redatto in passato alcuni articoli. Ho conosciuto e intervistato chi l'ha visto dal vivo e sentito numerosi esperti. Scarone è stato penalizzato solo perché giocava in un'epoca remota e quasi sconosciuta, lontano dalle luci dei riflettori, dall'occhio delle telecamere. Avesse giocato anche solo 20 o 30 anni dopo, si parlerebbe di lui come oggi si parla di Pelè o Maradona.

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2

Addirittura?

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Beh uno che e' considerato in Patria piu' grande di Schiaffino e' necessariamente al livello di Pele' e Maradona.

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".