ZidOMNIA ha scritto:
Per quanto riguarda Messi, credo che non ci sia stato un calciatore più forte di lui dal 2009 in poi, fatta eccezione per quei due anni ( 2013;2014 ) nei quali C.Ronaldo pareva lo avesse scalzato, per prestazioni e prolificità, dal trono mondiale. Se poi vogliamo dibattere della 'mancanza di attributi' dell'argentino ( non gli avrei mai assegnato la fascia di capitano dell'albiceleste ) e/o del non essere decisivo con la sua nazionale, non posso che essere d'accordo, ma nonostante queste lacune NOTEVOLI, a livello tecnico non credo ci sia confronto con i restanti pedatori mondiali. Mantengo la mia opinione, ma rispetto quella altrui sulla Pulce.
Ritornando al mio post, vi ho scritto e l'ho pubblicato sia per conoscere i vostri illuminati pareri e, soprattutto, per risolvere i miei punti interrogativi e mi piacerebbe che, sugli anni in cui sono incerto, chi ne capisce come voi, possa esprimere la propria 'preferenza' in base alla conoscenza, alla memoria storica e al valore che veniva attribuito all'epoca. Grazie mille per chi risponderà.
Per me Messi dal 2009 a oggi è sempre fra i primi 2. Nel 2009 però Iniesta non era meno bravo né meno decisivo (anzi, fu il più importante e risolutivo, e non solo per la semifinale e la finale - che comunque sono tantissimo; fu anche il miglior giocatore della Liga, e in quella stagione a me dava l'impressione di essere anche più bravo di Messi partita dopo partita; cosa smentita nelle stagioni successive ovviamente). Nel 2013 e nel 2014 Cristiano era almeno alla pari, senza dubbio.
Cioè quanto a qualità e continuità stravince, poi bisogna vedere tutto, essere i migliori non significa a mio avviso solo collezionare record, in quanto si deve valutare anche le prestazioni e il peso delle tue giocate. Un fuoriclasse è anche il giocatore che ti fa vincere quando potresti non farlo, non solo quello che ti dà sicurezza e costanza collezionando record: una via di mezzo, direi.
Nel 2007, diversamente, Kakà non era il migliore del mondo: Cristiano Ronaldo e forse Messi già erano più costanti e avevano qualità anche superiori, ma Kakà fu complessivamente l'uomo decisivo, il più importante nella competizione più importante, quindi fu giusto premiarlo. Ma ecco, non era il numero uno in solitaria, a mio avviso
