un pezzo d'epoca.
Campionato mondiale di calcio. Usa 1994. la decisione del c. t. di sostituirlo dopo l' espulsione di Pagliuca ha scatenato la reazione polemica del numero 10
Baggio furioso: " ma e' impazzito? "
il grande escluso si sfoga: " Una cosa incredibile, tocca sempre a me pagare "
------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ La decisione del c.t. di sostituirlo dopo l' espulsione di Pagliuca ha scatenato la reazione polemica del numero 10 TITOLO: Baggio furioso: "Ma e' impazzito?" Il grande escluso si sfoga: "Una cosa incredibile, tocca sempre a me pagare" - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - DA UNO DEI NOSTRI INVIATI EAST RUTHERFORD . La vittoria lascia un angolo buio, un uomo piu' solo. Non basta un cappellino portato al contrario come fanno i ciclisti per far dimenticare a Roberto Baggio una giornata da gregario: fermato per strada a dare la sua ruota al capitano. Chi l' ha visto in televisione giura di avere letto, sulle sue labbra, in quel 21' durato all' infinito, parole di piombo contro Arrigo Sacchi: "Ma questo e' impazzito!". Lui non nega e non conferma, galleggia nella stanchezza degli altri, ma la strada che imbocca e' a senso unico: "Puo' darsi che dentro di me abbia pensato anche di peggio". Doveva essere la stella di un Mondiale che, finora, gli ha rafforzato soltanto la sensazione di un karma buddista fatto di salite, come l' incubo di un passista il giorno prima di affrontare il Passo dello Stelvio: "Scelta tattica? Spero proprio che sia cosi' , che altro devo pensare? Per un istante ho creduto che avessero sbagliato il numero del cartello per la sostituzione. Poi il numero dieci e' rimasto in alto e io sono finito fuori. Deluso? Ditemi voi a chi fa piacere uscire dopo venti minuti. A me non era mai successo. Si' , stavo bene: non avete visto come me ne sono andato in fretta dal campo?". Qualcuno gli fa la domanda piu' scivolosa: fosse un allenatore, lei avrebbe tolto Roberto Baggio dal campo? La risposta e' un camminare sui ceci: "Cosa volete che vi dica? Volete che mi sacrifichi ancora di piu' di quello che ho gia' fatto?". E' uno sfogo in piena regola, interrotto da pieni lampi di solidarieta' , piu' dovuti che pensati: "L' importante e' avere vinto, comunque, e avere cancellato tutti i dubbi della vigilia. E un successo che ci rilancia nel Mondiale". A poco servono consolazioni postume. Sia Sacchi sia Costacurta l' hanno gia' candidato a protagonista della gara di martedi' contro il Messico: "Non diciamo queste cose, che portano anche sfortuna". Detto con la faccia di chi ne ha gia' avuta troppa. Prima la tendinite, poi l' Irlanda, infine la sostituzione inaccettata. Roberto Baggio, ora, e' il primo uomo da recuperare, ancor piu' degli infortunati. A Sacchi e all' intelligenza di Baggio il compito di non rovinare la serata che ha ridato l' Italia al Mondiale e ai suoi tifosi. Sara' questione di cognome, ma anche Dino Baggio e' di luna storta. Lui, che avrebbe tutti i motivi per essere il calciatore piu' felice del mondo, se ne va senza dire niente. Strano modo di festeggiare un gol decisivo: "Ho mal di gola, non parlo". Meglio rivolgersi a Beppe Signori, che in campo ha corso per tre e negli spogliatoi fa la parte dei compagni anche con le parole. "E scattata la molla: adesso durera' per il resto del Mondiale. Ce ne avevano dette di tutti i colori, ci avevano iscritti ai Giochi gay. Questa e' la nostra risposta. Certe rivincite si gustano meglio cosi' ". Per la prima volta ha conosciuto i crampi, ma anche una felicita' sfrenata: "Visto come avevamo giocato per venti minuti, prima dell' espulsione di Pagliuca, non mi sono perso d' animo neppure quando siamo rimasti in inferiorita' numerica. Rientrando nello spogliatoio, all' intervallo, ho detto ai miei compagni: "Ce la facciamo, vinciamo noi". Non mi sono sbagliato. Non ho fatto gol, ma non cambierei questa partita con tutte quelle dove ho fatto una doppietta". Anche lui ha un pensiero per Roberto Baggio: "Era normale che toccasse a un attaccante ed e' altrettanto normale che Roberto, dovendo uscire, ci sia rimasto male". Ora Baggio e' un capitale da recuperare per un Mondiale dove l' Italia sia protagonista fino in fondo e non solo per una sera; Signori e' un capitale gia' in banca con interessi sicuri. "Sacchi mi ha dato una prova di grande fiducia. Quando dicevo che bisogna saper fare tutto, l' attaccante e il centrocampista, sembrava banale, ma ne ho avuto l' ulteriore conferma". E il futuro non e' piu' un biglietto di sola andata, con la paura dei pomodori all' aeroporto. C' e' un' Italia nuova, che sperava di avere dalla sua parte anche il tempo. Quello dell' orologio: "Adesso cerchiamo di recuperare, abbiamo molti infortunati, ma l' entusiasmo e' una medicina che fa miracoli". Quello del termometro: "E' vero, contro l' Irlanda abbiamo giocato male, ma avete presente la differenza di caldo e umidita' tra questa partita e quella di sabato scorso? Stavolta abbiamo potuto giocare a calcio".
http://archiviostorico.corriere.it/1994 ... 4581.shtml