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Reg. il: dom 10 apr 2005
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D'accordo con PP Ultrà. Baggio è stato un talento individuale pazzesco, ma non un uomo squadra. Nei grandi club non è mai riuscito a diventare il leader e il trascinatore. Resta senz'altro uno dei massimi talenti del calcio italiano degli ultimi 25-30 anni, nulla da dire, ma spesso è un giocatore che viene troppo mitizzato dalla gente comune. Questo perché è stato molto amato.

Sono stanco poi di sentir dire che oggi sarebbero tutti dei pipponi. Questi ultimi anni ai vertici hanno prodotto giocatori di livello più elevato rispetto al periodo in cui furoreggiava Baggio, ossia la prima metà degli Anni '90. Dal ritiro di Van Basten all'esplosione di Ronaldo e Del Piero (poi fermatisi nella loro debordante ascesa a causa degli infortuni) e poi di Zidane, il calcio ha attraversato una fase di involuzione. Ricordo benissimo che i vari addetti ai lavori erano snervati dall'assenza di campionissimi e di formazioni di qualità, in linea con quello che erano stati i favolosi Anni '80.

Quel periodo, anche a causa del dilagante tatticismo che arrestava l'evoluzione tecnica dei giocatori, è considerato il punto più basso della storia calcistica, in termini di qualità. Ricordiamo - per dire - che in quegli anni il Pallone d'Oro è stato vinto da gente come Papin, Stoichkov, Weah, Sammer. E che tra i piazzati sono comparsi Mijatovic, Litmanen o tanti altri ancora. Buoni/ottimi elementi, ma non fuoriclasse, non giocatori capaci di segnare realmente un'epoca. E senza dubbio inferiori ad alcuni fuoriclasse che si sono visti in questi ultimi anni.

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2


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MessaggioInviato: gio 22 dic 2011, 21:25 
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Reg. il: dom 5 giu 2011,
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assolutamente vero, gli anni 90 sono stati il periodo peggiore del calcio, negli ultimi 5 anni però il calcio è tornato a buoni livelli.


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MessaggioInviato: gio 22 dic 2011, 21:29 
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Reg. il: dom 10 apr 2005
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Di attaccanti del livello di Samuel Eto'o - ora diranno che parlo sempre di lui, diventerà il 2° innominabile di questo forum e il tutto per causa mia :asd - non se ne sono visti molti nella storia... Di registi della qualità di Xavi, anche. Una mezzala come Iniesta è tantissima roba. Nel ruolo di ala, Giggs non ha avuto proprio un mare di rivali... Un difensore centrale come Piquè ha un potenziale impressionante... Una squadra come il Barcellona ha rivoluzionato il calcio in un modo che molti non credevano più possibile, con un impatto così forte che probabilmente mancava dall'Ajax di Cruyff... Allenatori come Ferguson, Guardiola e Mourinho (ma anche Hiddink) possono giocarsela tranquillamente alla pari con qualunque tecnico del passato, da Sebes a Michels a Herrera a Happel... Non bisogna scordarci dei fuoriclasse del passato, ma è sbagliato anche demonizzare il presente e/o pensare che il futuro farà inevitabilmente schifo. Lo dico proprio da amante della storia e del calcio di una volta.

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

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MessaggioInviato: gio 22 dic 2011, 21:31 
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Reg. il: mer 6 apr 2005,
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Cita:
Quel periodo, anche a causa del dilagante tatticismo che arrestava l'evoluzione tecnica dei giocatori, è considerato il punto più basso della storia calcistica, in termini di qualità. Ricordiamo - per dire - che in quegli anni il Pallone d'Oro è stato vinto da gente come Papin, Stoichkov, Weah, Sammer. E che tra i piazzati sono comparsi Mijatovic, Litmanen o tanti altri ancora. Buoni/ottimi elementi, ma non fuoriclasse, non giocatori capaci di segnare realmente un'epoca. E senza dubbio inferiori ad alcuni fuoriclasse che si sono visti in questi ultimi anni.

Vorrei approfondire questo discorso, che è uscito più volte recentemente. Nel senso, senz'altro vero che in quel periodo mancasse il fuoriclasse in grado di segnare l'epoca, probabilmente il migliore al mondo era Romario, grande campione ma non all'altezza di chi aveva dominato il calcio negli anni '80. Ma è stato un periodo così unico come pochezza?
Nella seconda metà degli anni '70, con il declino di Cruyff, abbiamo avuto Keegan due volte pallone d'oro, impresa riuscita a pochissimi, eppure non è un giocatore da top50 all time, secondo me. E poi Simonsen, altro pallone d'oro che dubito fosse un giocatore migliore rispetto a Stoichkov o Baggio. E nel podio del compariva gente tipo Hans Krankl, nome ai più sconosciuto.
Sempre in quel periodo, vinse un mondiale da eroe un giocatore tutt'altro che epocale come Kempes.

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Signori e signore Che giocatore Cristiano Ronaldo !!...che Giocatore Cristiano Ronaldo !!..io credo che non ci trovavamo davanti un giocatore simile dai tempi di Evaristo Beccalossi.


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MessaggioInviato: gio 22 dic 2011, 21:35 
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Reg. il: dom 10 apr 2005
Alle ore: 14:02
Messaggi: 7175
golovko ha scritto:
Cita:
Quel periodo, anche a causa del dilagante tatticismo che arrestava l'evoluzione tecnica dei giocatori, è considerato il punto più basso della storia calcistica, in termini di qualità. Ricordiamo - per dire - che in quegli anni il Pallone d'Oro è stato vinto da gente come Papin, Stoichkov, Weah, Sammer. E che tra i piazzati sono comparsi Mijatovic, Litmanen o tanti altri ancora. Buoni/ottimi elementi, ma non fuoriclasse, non giocatori capaci di segnare realmente un'epoca. E senza dubbio inferiori ad alcuni fuoriclasse che si sono visti in questi ultimi anni.

Vorrei approfondire questo discorso, che è uscito più volte recentemente. Nel senso, senz'altro vero che in quel periodo mancasse il fuoriclasse in grado di segnare l'epoca, probabilmente il migliore al mondo era Romario, grande campione ma non all'altezza di chi aveva dominato il calcio negli anni '80. Ma è stato un periodo così unico come pochezza?
Nella seconda metà degli anni '70, con il declino di Cruyff, abbiamo avuto Keegan due volte pallone d'oro, impresa riuscita a pochissimi, eppure non è un giocatore da top50 all time, secondo me. E poi Simonsen, altro pallone d'oro che dubito fosse un giocatore migliore rispetto a Stoichkov o Baggio. E nel podio del compariva gente tipo Hans Krankl, nome ai più sconosciuto.
Sempre in quel periodo, vinse un mondiale da eroe un giocatore tutt'altro che epocale come Kempes.


Vero, ci può stare come ragionamento. Ma questo ti dimostra come all'interno di qualsiasi periodo o decennio calcistico, ci siano anni più o meno bui. A sentire qualcuno sembra che una volta (Anni 70 o 80, addirittura gli Anni 90, che - come ho scritto e dici bene anche tu - non sono stati proprio indimenticabili...) fossero tutti dei fenomeni e oggi tutti dei pipponi. Non è affatto così... Serve equilibrio in ogni giudizio...

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«...ricorda che se anche i nostri dirigenti ci danno per spacciati e dicono che sarebbero contenti anche se perdessimo 4-0, a me non interessa. Io oggi scendo in campo per vincere e voglio che quelli che scendono con me oggi abbiano lo stesso obiettivo. Se vedo qualcuno che non combatte questa battaglia, alla fine della partita dovrà vedersela con me. Fatti forza Ruben, quei duecentomila là fuori non giocano, guardano solamente».

Il capitano Obdulio Varela al giovane Ruben Moran prima della finale del Mondiale 50, Brasile 1 Uruguay 2


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Ogni nazione poi ha avuto il suo periodo aureo. Prendiamo l'Italia: se è vero che il nostro periodo d'oro sono stati gli Anni 30, è altrettanto vero che quello peggiore sono stati gli Anni 50, dal dopo Superga all'avvento della scuola calcio di Coverciano e alla conseguente “ufficializzazione” del catenaccio. Furono tempi grami per il nostro movimento, poverissimo di giocatori internazionali, ben peggio di adesso...

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Reg. il: mar 12 set 2006
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Marco Bode ha scritto:
Ogni nazione poi ha avuto il suo periodo aureo. Prendiamo l'Italia: se è vero che il nostro periodo d'oro sono stati gli Anni 30, è altrettanto vero che quello peggiore sono stati gli Anni 50, dal dopo Superga all'avvento della scuola calcio di Coverciano e alla conseguente “ufficializzazione” del catenaccio. Furono tempi grami per il nostro movimento, poverissimo di giocatori internazionali, ben peggio di adesso...

Non a caso l'unica volta in cui l'Italia non riuscì a qualificarsi x un Mondiale fu nel 58 :sisi

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Più le cose cambiano, più restano le stesse.

LIBERA LA ROMA!


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Marco Bode ha scritto:
D'accordo con PP Ultrà. Baggio è stato un talento individuale pazzesco, ma non un uomo squadra. Nei grandi club non è mai riuscito a diventare il leader e il trascinatore. Resta senz'altro uno dei massimi talenti del calcio italiano degli ultimi 25-30 anni, nulla da dire, ma spesso è un giocatore che viene troppo mitizzato dalla gente comune. Questo perché è stato molto amato.

Sono stanco poi di sentir dire che oggi sarebbero tutti dei pipponi. Questi ultimi anni ai vertici hanno prodotto giocatori di livello più elevato rispetto al periodo in cui furoreggiava Baggio, ossia la prima metà degli Anni '90. Dal ritiro di Van Basten all'esplosione di Ronaldo e Del Piero (poi fermatisi nella loro debordante ascesa a causa degli infortuni) e poi di Zidane, il calcio ha attraversato una fase di involuzione. Ricordo benissimo che i vari addetti ai lavori erano snervati dall'assenza di campionissimi e di formazioni di qualità, in linea con quello che erano stati i favolosi Anni '80.

Quel periodo, anche a causa del dilagante tatticismo che arrestava l'evoluzione tecnica dei giocatori, è considerato il punto più basso della storia calcistica, in termini di qualità. Ricordiamo - per dire - che in quegli anni il Pallone d'Oro è stato vinto da gente come Papin, Stoichkov, Weah, Sammer. E che tra i piazzati sono comparsi Mijatovic, Litmanen o tanti altri ancora. Buoni/ottimi elementi, ma non fuoriclasse, non giocatori capaci di segnare realmente un'epoca. E senza dubbio inferiori ad alcuni fuoriclasse che si sono visti in questi ultimi anni.


Insomma , su alcune cose concordo , ricordo ad esempio euro 96 che fu di grande poverta' tecnica ma non denigrerei giocatori della prima meta' degli anni 90 come Baggio , Stoichkov , Romario ( da lei dimenticato ) , Hagi , Weah , Kerzakhov metterebbe anche Laudrup , sono stati giocatori tra i migliori e degnissimi rappresentanti di far parte della selezione terrestre.
Insomma non facciamo di tutta un'erba un fascio e comunque Baggio faceva la differenza anche negli anni 80 e in serie A a 38 anni nel 2004 senza ginocchia..

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GULLIT:"Quando vedo Messi penso che è un grande calciatore ma è protetto: dagli arbitri, dalle telecamere, dal regolamento. Messi può limitarsi a dribblare. Diego doveva saltare alto così, non per fare dribbling ma perché volevano spezzargli le gambe".


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Poi non capisco perche' sottovaluta cosi un fuoriclasse come Stoichkov , che doveva fare di piu' ?.

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Marco Bode ha scritto:
Giggs .


Giggs ha giocato per tutti gli anni 90. :roll

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