
Nel lontano 1995 mi presi una terrificante distorsione alla caviglia , in ospedale mi fasciarono il piede , il risultato fu che mi ando' quasi in cancrena e dopo 1 mese non potevo poggiare minimamente il piede e dovevo usare le stampelle , la situazione era disperata , i medici mi prefigurarono l'amputazione dell'arto diventato nero.
Non molto lontano da dove vivo in provincia di Pavia c'era un famoso guaritore che toccando con la mano la parte malata ti rimetteva subio a posto , credendoci poco andai comunque , entrai in stampelle , era gia' vecchio e mezzo cieco ma quel vecchietto emanava un qualcosa di veramente ancestrale , mi sentii subito a mio agio , gli dissi il problema e mi disse via le stampelle , mi tocco' un nervo nel piede dopo aver infilato il dito in un vasetto di lasonil e in un secondo solo mi mise a posto , sentii solo un brevissimo dolore di qualche decimo di secondo mentre mi toccava con il dito stirandomi il nervo , era il nervo che andava a posto..., gia' mi sentivo meglio , poi mi disse poggia il piede , poggiai e camminai perfettamente , ero entrato in stampelle e dopo solo un suo tocco uscivo camminando con le mie gambe.
Il piede era guarito e aggiungo gratuitamente.
Perche' dico questo ? perche' Romolo Entra in selezione terrestre.
Chi e' Romolo Gabetta ? ecco la sua storia :
Sommo, 20 aprile 2012 - Il nome di Romolo Gabetta, scritto in questo modo, forse ai più non dirà nulla, ma se invece scriviamo Romolo di Sommo, ecco allora che a tantissime persone questo nome diventerà subito noto. Presso il piccolo comune posto a pochi chilometri da Zinasco Romolo per anni con le sue mani ha infatti fatto “miracoli” guarendo distorsioni alle caviglie, tendiniti, contratture, traumi muscolari. Mettendo a posto lussazioni e addirittura sistemando slogature articolari in pochi secondi. La fama di Romolo di Sommo negli ultimi cinquant’anni si era talmente diffusa che a farsi imporre le mani da lui erano arrivati anche campioni dello sport di calcio, ciclismo, volley e basket. Un nome su tutti, quello di Roberto Baggio, che intorno alla metà degli anni Novanta, all’apice della sua carriera, complice anche l’amicizia con il ristoratore di Casoni Borroni Francesco Romé fece tappa da Romolo per farsi dare un’occhiatina ad una caviglia in disordine.
Tramite Baggio rimasto entusiasta da Romolo poi ci era andato anche Angelo Peruzzi, già portiere di Juve, Inter, Lazio e della nazionale e poi tanti altri campioni di un po’tutte le discipline sportive come il ciclista russo, diventato poi italiano d’azione residente a Broni, Evgenij Berzin. La tecnica di Romolo, a detta di molti, dotato di una particolare sensibilità tattile era sempre la stessa: si spalmava copiosamente le mani di una crema comune solitamente usata contro le screpolature e poi cominciava a trattare la parte inferma di chi si recava da lui, fino a lenire il dolore e spesso anche a toglierlo completamente. Romolo Gabetta, che da anni viveva solo, dopo la prematura dipartita della moglie, è scomparso lo scorso dicembre alla veneranda età di 91 anni.
Così l’amministrazione comunale di Sommo, comune diventato celebre anche a chi non lo avesse mai sentito nominare al di fuori di Lomellina e Pavese, grazie proprio a questo formidabile massoterapista che; va sottolineato, oltre ai vip curava tutti, sempre gratuitamente, coloro che bussavano alla sua porta; ha deciso di intitolare alla sua memoria il giardinetto di via Luadi. Quando era ancora in vita, nel 2005, Romolo Gabetta aveva già ricevuto dall’allora giunta una speciale benemerenza civile per il suo impegno sociale. Ora un meritato riconoscimento che permetterà a Sommo di ricordarlo per sempre. Tra le altre cose il parco pubblico di via Lunati si trova a poche decine di metri proprio da quella che fu per tanti anni l’abitazione di Romolo.
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