Cita:
MILAN IL TRAMONTO:
Dopo l’Intercontinentale inizia il lento declino del Milan e del suo tecnico, la squadra è troppo anziana e non riesce più competere per lo scudo. Nel 1972/73 sembra l’ano buono, il Milan acquista Chiarugi e resta in corsa in tre manifestazioni su tre. Il Milan vince la Coppa UEFA a Salonicco contro il Leeds giocando però da cani, ormai la squadra non ne ha più. Rocco pretende il rinvio della partita decisiva contro il Verona, se il Milan vince e campione d’Italia, la società fa orecchie da mercante e il Milan soccombe 4 a 2. Come ciliegina sulla torta il Milan perde anche la Coppa Italia contro il Torino ai rigori. Rocco resta anche l’anno successivo ma ormai delega sempre più compiti al suo fido vice Giovanni Trapattoni, a metà campionato viene esonerato.
FIORENTINA E ULTIME PANCHINE:
Rocco decide così di rimettersi in gioco e nel 1974 diventa l’allenatore della Fiorentina. Con i viola il Paron disputa una buona annata, ha tra le mani una squadra giovane e ambiziosa, ma il feeling con la piazza e alcuni giocatori (Antognoni su tutti) non c’è e così, prima della finale di Coppa Italia che doveva disputarsi contro il suo Milan, non se la sente e si dimette. Rocco così perde la possibilità di gioire per il suo ultimo trofeo della sua incredibile carriera. Nel 1976/77, con il Milan in cattivissime acque dopo la disastrosa esperienza zonista di Marchioro, Rocco disputa la sua ultima stagione da tecnico. Il Paron riesce a salvare il Milan, è la sua ultima avventura nel mondo del calcio. Rocco, abbandonata la panchina non è più lo stesso, gli manca terribilmente il campo e lo spogliatoio, così nel giro di pochi anni si ammala di epatite e muore a Trieste il 20 febbraio 1979 all’età di 67 anni.
Non mi ero accorto dei molti errori di questo pezzo, del pur bravo utente.
Nel 1972-73 prima della Fatal Verona (a cui il Milan arrivò a pezzi, con Rocco che chiese inutilmente il rinvio della partita), dove perse 5-3 e non 4-2, il Milan vinse la Coppa delle Coppe e non la Coppa UEFA.
Inoltre non fu eliminato dalla Coppa Italia dal Torino, ma la vinse contro la Juventus ai rigori.
Nel 1976-77 vinse la Coppa Italia con il Milan, battendo in quella che è stata la sua ultima panchina, l'Inter in finale 2-0 (fu anche l'ultima da calciatore per Sandro Mazzola), dopo aver condotto, subentrando a Marchioro, i rossoneri ad una sofferta salvezza in campionato (con una sorta di spareggio vinto contro il Catanzaro 3-2 alla penultima giornata).
Successivamente diventò una sorta di dirigente accompagnatore dei rossoneri nel 1977-78 e poi osservatore per conto del Milan delle avversarie dei rossoneri nell'annata successiva e ospite fisso alla Domenica Sportiva (con ultima apparizione dopo Juve-Milan della sesta giornata di quel campionato).
Si ammalò dopo la trasferta di Manchester che fece al seguito del Milan, nel dicembre del 1978 quando vide il pesante ko inflitto dal City ai rossoneri in Coppa UEFA.
Morì il 20 Febbraio del 1979 a Trieste, non riuscendo a vedere la tanto sospirata Stella del decimo scudetto che tanto desiderava e che la squadra, con Rivera in testa, gli dedicherà nel successivo Maggio.