ciccio graziani ha scritto:
E' un bel quesito il tuo, tieni conto che fino agli anni Cinquanta il peso degli allenatori (commissari delle nazionali esclusi) era ancora molto limitato, Lerici comunque asserisce che lo schema fu proprio preparato dall'allenatore, anzi dal direttore tecnico del Torino
Quindi neanche dal ct.
Il calcio è un modello e, come tale, creato e finalizzato primitivamente. Successivamente si sono sviluppati schemi e modelli sempre più complessi ed efficienti. Lo schema su palla inattiva tratta del calcio di inizio (il secondo esempio) vuole comprendere un pensiero d'azione. Come detto, non mi sembra così incredibile. Poi, è pur vero che il peso di terzi inizialmente era inferiore (perché si pensava principalmente al nucleo e non a ciò che gravitava intorno, parlando per concetti), ma è pur vero che, pur nascendo e non sviluppato, l'obiettivo dello sport era di fare gol, il che comportava una certa preparazione o piano (formazione). Quindi è lecito pensare sia nato subito.
Se devo arrivare a un fine, sviluppo un mezzo che mi permetta tale operazione. Posso metterci del tempo, ma parlando di schemi (o di mezzi) il mio pensiero è correlato.
Per assurdo, potrebbero pure attuare del tempo necessario tra il fine e l'idealizzazione del mezzo che porterà al fine. Ma mai un tempo eccessivo.
Però credo che il problema sia proprio la definizione "schema", che io riconduco a "pensiero" o "progetto", che mi fa desistere dal fatto che possa essere stato creato 25 anni dopo la nascita del primo campionato inglese e 10 anni dopo quello italiano.