ciccio graziani ha scritto:
Juventus 1949/50:
----------------------------------------------------------Viola (portiere)
Bertuccelli (terzino dx marcatore)-----------------Parola (regista difensivo)-----------------Manente (terzino sx fluidificante)
------------------------------------------Mari (incontrista)----------------------Piccinini (regista)
-------------------------------------------Martino (regista)----------------------J. Hansen (trequartista)
Muccinelli (ala dx/tornante)-----------------------------------Boniperti (centravanti)------------------------Praest (ala sx)
ciccio graziani ha scritto:
Allora la Juventus del 1949/50 giocava un WM molto elastico, tendente quasi alla zona: in difesa Bertuccelli classico marcatore e Manente terzino più di spinta (a fine carriera si riciclerà addirittura mezzala e centravanti) al centro Parola, classico regista difensivo, era coadiuvato dal movimento a scalare del mediano destro Mari, solido interditore. Quando la squadra si difendeva Martino passava a regista arretrato e Muccinelli scalava a centrocampo, in avanti Boniperti, centravanti prolifico e di movimento aveva come rifornitori fissi i due danesi Hansen e Praest. Quella di Carver era una formazione che praticava un gran bel calcio abbinando gioco corto (con i latini) a gioco lungo e ampio (con i nordici)
Nell'introduzione a
63 Partite da Salvare, Gianni Brera dice che la Juventus del 1949/50 adottava spesso una specie di Catenaccio. Mari teneva il centravanti, mentre Parola scalava a libero. Martino arretrava dalla posizione di interno destro e la finta ala Muccinelli gli teneva il mediano sinistro avversario.
Così facendo riuscì ad aver la meglio sul più forte (secondo Brera) Milan del Gre-No-Li.
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