Mi riferisco piuttosto al destino fatale che vedrà il calcio nero inevitabilmente primeggiare in futuro



Al momento la previsione è ben lungi dal compiersi e secondo me è anche fuori tempo massimo considerata la quantità di colored presenti nelle squadre europee ed il fatto che i bianca comunque non sono mica femmine ed anche loro giocano ad alti ritmi.
Ci vuole anche altro oltre all'atletismo, in effetti i giocatori africani spesso difettano in termini anche di estro oltre che di tecnica ed il che è strano essendo quelli più vicini al calcio di strada.
Deve aumentare un po' il tasso tecnico e manca una generazione davvero dorata. Per esempio la Costa D'Avorio di Drogba era una squadra dai nomi pesantissimi, ma che ha combinato sempre poco, ma a nomi era messa meglio delle squadra attuali. Ci sono ottime realtà ma per esempio oltre alla Costa D'Avorio anche Ghana e Camerun non sono più quelle di una volta.
Poi comunque sottolineo di nuovo: nomi altisonanti ormai ne hanno pochi pure Spagna Brasile e Argentina...

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Tic tac il sedicente Re del forum è nudo

Penso sia anche una questione di guida tecnica. l'Europa è molto avanti dal punto di vista tattico, ma non solo rispetto all'Africa. Anche in Sudamerica si sono piegati poco alla tattica, ma dalla loro avevano ed hanno un tasso tecnico spesso superiore al nostro.

Penso che sia anche (e forse soprattutto) una questione di organizzazione e di strutture tecniche adeguate.

Chi l'avrebbe mai detto che, 12 anni dopo...



ps: Comore sono al 132° posto nel ranking Fifa (poco sopra la Lettonia, per intenderci).

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

Ce n'erano. Non tanti come oggi ma ce n'erano. Negli anni '80/'90 i migliori africani giocavano tutti in Europa. N'Kono, Grobbelaar, Milla, Madjer, Songo'o, Bell, Samuel Kuffour, Kalusha Bwalya, Abedi Pelé, Weah, Finidi George, Babangida, Ikpeba, Okocha, Amokachi, Oliseh, Keshi, Naybet, N'Doram, Yeboah, Kanu, Lamptey che poi deluse.
Altri erano nati in Africa, ma giocarono per la Francia, tipo Marcel Desailly, Claude Makélélé e Basile Boli.

No, perché non ci sono abbastanza buoni giocatori concentrati in un solo Paese (e, come detto, non sono movimenti abbastanza evoluti: non ci sono sufficienti investimenti in quei Paesi, strutture adeguate, campionati di livello abbastanza alto, ecc.). Mi aspettavo molto dal Marocco di recente ma sono rimasto deluso. Più probabile che a vincere sia qualche europea di seconda fascia che azzecca il torneo, tipo Danimarca, Svizzera o Norvegia (ultimamente stanno uscendo diversi giocatori lì). La tendenza parla chiaro: Europa che domina sempre di più, e anche queste squadre sono un osso duro per le big sudamericane.

Anch'io avevo pensato che gli USA potessero fare il grande balzo, dopo quel paio di edizioni nelle quali hanno impressionato, ma sono picchi, poi tendono a riammosciarsi. Pure il Messico mi sa più di squadra capace di azzeccare qualche partita, che di Paese in grado di sfornare nazionali competitive fino alla fine.

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