Inauguriamo questa nuova annata di ciclismo con la meravigliosa classica italiana che risponde al nome di Strade Bianche per registrare il trionfo del fenomeno del ciclocross e del ciclismo su strada Mathieu Van der Poel che fa quello che vuole, domina la gara e sull'erta finale che precede il traguardo tradizionale di Piazza del Campo di Siena stacca con due pedalate il campione del mondo Julian Alaphilippe con la sua "deturpante potenza" e conclude in solitaria la gara.
Da segnalare il terzo posto di Egan Bernal che conferma di avere gran talento anche per le corse di un giorno; il quarto posto del grande avversario dell'olandese, il belga Wout Van Aert, vincitore dello scorso anno, e con una condizione ancora da perfezionare; il quinto del piccolo (in tutti i sensi) Tom Pidcock altro ciclocrossita dal talento sfolgorante che inizia a ottenere preziosi piazzamenti nelle gare su strada.

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Il calcio in Italia è quello sport per cui si gioca novanta minuti e alla fine è colpa dell'arbitro Jack O'Malley

Toh, chi si rivede: Mark Cavendish già tre vittorie al Giro di Turchia!

Brutta caduta per Vincenzo Nibali. Non ci voleva: Giro d'Italia a rischio.

Giornata da incubo quella di ieri per la Segafredo (tra Basket e Ciclismo)

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Di Lazio ci si ammala inguaribilmente.

Giorgio Chinaglia

Allez les Verts!

Io mi chiedo quali sieri magici usino in deuceunick, tutti lì vanno al massimo, prima e dopo mica tanto. Persino la resurrezione di cavendish, per quanto non è che abbia vinto in una corsa di primo livello. Non voglio pensare al doping perché sarebbe venuto fuori qualcosa, saranno gli allenamenti o lo spirito di competizione e al contempo unità tra compagni.

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Scesni ; chiello de ligt demiral; Sandro mckenny bentancur cuadrado; Cr7 dybala kulusevski.

Erdogan non condivde il tuo giudizio sul "Presidential Cycling Tour of Turkey"
Seconda resurrezione per il Cav, gli era già capitato nel 2016.

2016 aveva 5 anni di meno, poi sono andato a controllare e nel 2015 aveva vinto più di 10 corse, invece è dal 2017 che aveva vinto quasi nulla fino a questa stagione

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Scesni ; chiello de ligt demiral; Sandro mckenny bentancur cuadrado; Cr7 dybala kulusevski.

È iniziato il Giro d'Italia con la breve cronometro di Torino vinta dal solito Filippo Ganna. Questa edizione si segnala per l'esordio di una donna al commento tecnico durante la telecronaca Rai: Giada Borgato, ex ciclista e pistard.

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Il calcio in Italia è quello sport per cui si gioca novanta minuti e alla fine è colpa dell'arbitro Jack O'Malley

Ieri bel successo di Bernal a Campo Felice.

Il colombiano ha dato una bella sgasata sullo sterrato finale e ha conquistato la maglia rosa (ha anche la squadra di gran lunga migliore).

Ottimo Ciccone, di gran lunga il miglior italiano ai nastri di partenza (Nibali non è più competitivo ad alti livelli nei Grandi Giri), sebbene la sua condotta di gara abbia lasciato parecchio a desiderare.

Evenepoel incognita (non si sa quanto possa essere competitivo sulle grandi montagne, non avendo ancora effettivi riscontri in merito), abbastanza deludente Yates, che al Trentino era apparso in ottime condizioni, ritrovato invece Bardet dopo un paio di anni con molte più ombre che luci.

Mi pare che il livello generale sia nettamente più alto dell'anno scorso.

Oggi si conclude il Giro d'Italia con una cronometro di 30 km con arrivo a Milano.

Prova che non ha più niente da dire in ottica classifica generale dove tutto è già deciso.

Qualche considerazione:

Egan Bernal vincendo il Giro si conferma uno dei migliori giromani in circolazione. Splendide le sue prime due settimane (con vittorie a Campo Felice e Cortina), nella terza ha mostrato qualche cedimento, ma la sua leadership non è mai stata in discussione, anche grazie all'ottima squadra al suo supporto (monumentali Martinez e Castroviejo).

Damiano Caruso è stata la grande rivelazione della corsa. Partito come gregario di Landa, si è reinventato capitano dopo la defezione di quest'ultimo, scoprendosi ottimo in questa veste e non accusando mai giornate no. Nella tappa di ieri aveva tutto l'interesse a correre di conserva, considerando che non aveva mai ottenuto un podio nei grandi giri, ha provato invece a far saltare la corsa, contro tutte le previsioni, vincendo una splendida tappa. Chapeau. Considerando l'età non più verde del siciliano (33 anni), temo che a questi livelli non si ripeterà più. In ogni caso podio meritatissimo.

Simon Yates riuscirà finalmente, dopo vari tentativi, a salire sul podio di Milano, ma la sua corsa è stata piena di alti e bassi, troppo discontinua per vincere. Ci si aspettava di meglio considerando il superbo Tour of the Alps disputato, ma evidentemente se nel suo palmares figura solo una Vuelta, vuol dire che è un ottimo corridore, ma non un campione. Bella la vittoria di tappa sull'Alpe di Meira.

Per quanto riguarda gli altri: Vlasov senza infamia e senza lode, come Bardet. Ciccone in ripresa dopo un anno sciagurato, ma sfortunato nella tappa di Sega di Ala, con la caduta che gli ha precluso una possibile top 5. Almeida, dopo aver fatto da gregario a Evenepoel, ha dimostrato ottime potenzialità per i grandi giri riuscendo a tenere anche sulle salite lunghe (il Giro dell'anno scorso non è stato un semplice exploit). Evenepoel rimandato a momenti migliori. Nibali si avvia ad essere un ex corridore.

Segnalo che quest'anno è stato eguagliato il record negativo del maggior lasso di tempo trascorso tra la vittoria di due italiani (l'ultimo è Nibali nel 2016, i precedenti erano Gimondi 1969 - Bertoglio 1975 e Chioccioli 1991 - Gotti 1997), segno che il nostro movimento è in grossa difficoltà.

Questo è un periodo talmente particolare per lo sport italiano che potremmo anche pescare il jolly oggi nella prova in linea del Mondiale. Corriamo in casa dei belgi quindi loro e gli olandesi dovrebbero essere favoriti, ma anche l'Inghilterra a Wembley era favorita e anche le serbe del volley a Belgrado lo erano...