freebandiera ha scritto:
Ciao Ala,
leggendo quello che hai scritto qui e sulle arti marziali vorrei farti (e fare) una domanda
Come mai, banalmente, ci sono alcuni pugili lottatori che vengono ricordati e altri meno? Cosa rende un atleta più appetibile e commerciale e memorabile?
Perché si parla spesso di Floyd o Tyson o Khabib (per dire), che sono tre atleti che gareggiano su tre "pesi diversi"?
Vorrei spiegarmi meglio: nella boxe come nella MMA gli atleti si dividono per peso se non erro, quindi chi pesa da X a K è un peso piuma e chi va da Y a M è un peso massimo.
Ma come mai solo alcuni hanno un grande successo mediatico.
Perché io conosco Khabib, per dire, e anche Mcgregor, che sono pesi leggeri MMA e suppongo non competano con i pesi massimi MMA che, anche per mia ignoranza, sono meno pubblicizzati e non conosco.
Però esistono simultaneamente, ma ricevono meno "importanza"
Perché?
Stessa cosa Floyd (peso welter) e Tyson (peso massimo, ma qui ci stiamo spingendo indietro e il mio discorso potrebbe perdere un po' di senso) che competono solamente nelle loro categorie.
E pure qui do per scontato che ci fossero altri campioni simultaneamente oltre a floyd e tyson.
Mi sono fatto l'idea (sbagliata) che magari alcune generazioni o decenni vedano più talento in una certa categoria a discapito di un'altra.
Per intenderci, magari negli ultimi 5 anni sono esistiti lottatori welter che hanno fatto la storia mentre nei massimi c'erano persone buone ma non leggendarie.
Infine, parlando del tuo "idolo" Usyk, perché dovrebbe salire di categoria?
Quali vantaggi e svantaggi comporterebbe?
Bell'intervento. Andiamo per gradi: oggi gli atleti più gettonati, sono quelli che riescono a generare più hype e attenzione mediatica. Ti faccio un esempio riconducibile al calcio. Quanti attaccanti sono stati e sono migliori di Ibrahimovic, vincendo di più a livello internazionale, eppure non hanno colpito l'immaginario dei tifosi come lo svedesone? Negli sport da combattimento questo meccanismo perverso negli ultimi 15 anni si è alimentato fino a far sì che i siparietti e il "contorno" degli incontri, fagocitassero l'evento sportivo in sè. Addirittura, la più illustre promotion di mma, l'Ufc, incoraggia il trashtalking, sapendo che genera hype. Mcgregor è stato un fortissimo fighter, ma non sarebbe diventato il fenomeno mediatico che ha diffuso la conoscenza delle mma presso il grande pubblico senza la sua parlantina. Lo stesso Khabib ha raggiunto la notorietà al di fuori della cerchia degli appassionati solo con la "faida" contro il ben più famoso irlandese. Analogamente, nella boxe, Mayweather (che è comunque uno dei pugili più forti di sempre) ha catturato l'attenzione del grande pubblico con le sue pose da spaccone. Altri atleti, pur non ricorrendo al trashtalking, curano in maniera maniacale la propria immagine e le pubbliche relazioni: mi vengono in mente Anthony joshua e Canelo Alvarez, che peraltro essendo oggettivamente bei ragazzi possono contare su un'immagine affascinante e vincente al contempo.
Va da sè che ci sono atleti fortissimi che non fanno trashtalking nè sono in altra maniera appariscenti, che pagano presso il grande pubblico questa scelta in termini di notorietà: Crawford, che forse è il più forte pugile in circolazione assieme a Lomachenko, non lo conosce quasi nessuno al di fuori della cerchia degli appassionati; nelle MMa potrei citarti un Cejudo o un Demetrius Johnson.
Passando al discorso del peso, distinguerei tra la boxe e le mma. Nel pugilato i pesi massimi hanno quasi sempre goduto naturaliter di maggior attenzione rispetto ad altre categorie. Non a caso è nota tra gli appassionati come "la categoria regina". Fino a 20 anni fa erano un bello spettacolo da vedere: il loro declino è coinciso con l'ascesa dei fratelli Klitschko, che col loro modo di boxare hanno imposto un certo archetipo di peso massimo. Oggi per essere un peso massimo competitivo devi essere almeno sul metro e 95 e pesare almeno sui 110 kg. Si punta inoltre molto sulla potenza e poco sulla tecnica, ormai veramente impoveritasi anche da un punto di vista difensivo; laddove fino all'epoca dei Tyson e degli Holyfield, il peso massimo doveva esser bravo a coniugare potenza e qualità, per non parlare degli anni 60 e 70, epoca d'oro di questa categoria.
L'impoverimento tecnico dei massimi ha spostato l'attenzione su categorie più leggere, in cui c'è stato davvero un fiorire di talenti, e che già naturaliter sono sempre state maggiormente caratterizzate da grande attenzione alla qualità tecnica : penso a gente come Naseem, Pacquiao, Mayweather, De La Hoya, Canelo, Golovkin, Marquez, ecc.. Ovviamente una divisione più competitiva, per il fiorire di un maggior numero di talenti, è quella che maggiormente attira l'attenzione.
Discorso diverso può farsi invece per le mma: considerando che parliamo di uno sport giovane e tuttora in via di sviluppo, i pesi massimi in Ufc sono sempre stati una categoria davvero mediocre. Non è una coincidenza infatti che gli atleti che hanno fatto conoscere questo sport alle grandi platee siano stati gli Anderson Silva, i Jon Jones, i Saint Pierre e i McGregor. Con l'unica eccezione di Emelianenko, lui sì peso massimo di pregevole livello in senso assoluto, che però ha combattuto in Pride, promotion di quando le mma erano ancora una cosa piuttosto di nicchia.
Infine, arriviamo a Usyk: l'ucraino ha dominato la sua categoria naturale di peso, i pesi cruiser (in italiano massimi leggeri, limite 90 kg), sbaragliando avversari fortissimi, il più delle volte a casa loro: Marco Huck, Gassiev, Tony Bellew, Mairis Briedis, Glowacki. Ha vinto tutto, in tutte le sigle. Ad oggi, per la stramaggioranza degli appassionati è il più forte massimo leggero di sempre dopo Holyfield. I cruiser però sono una categoria piuttosto giovane, e sono stati sempre visti un pò come la "serie B" dei pesi massimi: furono introdotti proprio a causa del lievitare delle dimensioni di molti pesi massimi, infatti. Pochi pugili sono stati davvero convincenti nel salire dai cruiser ai massimi; l'unico a dominare entrambe le categorie è stato Holyfield. Oggi i massimi però sono ancora più grossi mediamente di quelli dell'epoca di Holyfield, che pure erano enormi. Ecco perchè Usyk che è uno e 90 ma è molto normolineo e armonico da un punto di vista muscolare, viene visto come troppo piccolo per poter vincere pure tra i massimi, da molti esperti. Va da sè che se riuscisse nell'impresa riuscirebbe ancora di più ad incidere il suo nome nella leggenda. E lui è uno davvero atipico, che ha sempre messo il discorso economico in secondo piano rispetto alla sua eredità sportiva (la legacy, come dicono gli appassionati).
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"Alcuni pensano che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d'accordo. Posso assicurarvi che è molto, molto di più." (Bill Shankly)