https://www.ilpost.it/2020/02/25/portie ... -ghiaccio/Il “portiere d’emergenza” che a 42 anni ha debuttato nell’hockey americano
La sua serata era iniziata seduto tra il pubblico della squadra di casa ed è finita nello spogliatoio della squadra in trasferta, festeggiato da allenatore e compagni
Nel regolamento del campionato di NHL – il campionato nordamericano di hockey, il più importante al mondo – c’è una regola che dice che se i portieri titolari e le loro riserve si fanno male giocando, possono essere sostituiti da un “portiere d’emergenza”. In ogni partita di NHL, quindi, oltre ai due portieri titolari e ai due portieri di riserva c’è anche, seduto sugli spalti, un portiere d’emergenza. Il portiere d’emergenza non è legato a nessuna delle due squadre: è pronto all’occorrenza a giocare per la squadra che durante la partita dovesse averne bisogno.
Succede raramente che il “portiere d’emergenza” sia chiamato in causa, ma succede: l’ultima volta è successo pochi giorni fa, quando David Ayres, 42enne di Toronto, è diventato per una notte il portiere dei Carolina Hurricanes, nella partita che stavano giocando in trasferta contro i Toronto Maple Leafs. Alla fine hanno vinto gli Hurricanes, e Ayres è stato determinante.
Il “portiere d’emergenza” è noto come EBUG, acronimo di emergency back-up goaltenders (dove goaltender è il nome con cui nell’hockey ci si riferisce ai portieri). Come ha spiegato il Wall Street Journal, gli EBUG non sono ufficialmente considerati giocatori della NHL: lo diventano in rare occasioni, mentre in tutte le altre fanno solo un «lavoro che non si concretizza quasi mai». Succede più o meno una volta l’anno che un EBUG debba entrare in campo, spesso per pochissimi minuti, non sempre con un risultato ancora in bilico. Fino a pochi giorni fa l’ultimo a cui era capitato di far parlare di sé, nel marzo 2018, era stato Scott Foster, entrato sul ghiaccio durante l’ultimo dei tre periodi della partita. Poi è arrivato Ayres.