esser ha scritto:
quando vedo I diversi italiani "naturalizzati" capisco il perche poi la nostra atletica degli ultimi anni faccia cosi schifo... è come quando non si hanno elementi utili per la nazionale di calcio ed allora si deve ricorrere agli oriundi o giu di li nella speranza di mettere in piedi una squadra competitiva.
peccato però che per la stragrande maggioranza delle volte si tratta o di ex atleti oppure di scarti delle altre nazionali ed I risultati poi sono sotto gli occhi di tutti...
Secondo me non è tanto un problema di impianti, che c'è anche per carità, quanto di base tecnica.
L'atletica per i ragazzini è l'extrema ratio, è praticata da pochissimi e tutti perché non hanno avuto la minima speranza nello sfondare nel calcio, nella pallavolo, nel tennis, nel basket e nel nuoto.
L'atletica in pratica raccoglie gli scarti degli altri sport e trovarne qualcuno che può in futuro competere ad alti livelli è molto complicato.
Ecco quindi la sempre più ampia naturalizzazione di atleti stranieri, che, comunque, eccetto rari casi (May, in parte Martinez) sono poco competitivi.
Se ci aggiungiamo che una delle più valide scuole italiane (quella della marcia) ha visto i suoi tecnici di livello emigrare verso altre nazioni causa ristrettezze economiche della nostra federazione e che qualcuno dei pochi atleti buoni che abbiamo si perde (leggi Trost che dai 2 metri saltati qualche anno fa è progressivamente regredita fino a non riuscire a saltare l'1,92 che l'avrebbe portata in finale), ecco venire fuori il desolante quadro dell'atletica italiana.