Tratto da gazzetta.it

Howe operato a Perugia
"Ora una medaglia a Londra"

Meno grave del previsto l'infortunio al tendine d'Achille sinistro che il 26enne ha rimediato in allenamento a Rieti. Il prof. Cerulli ha eseguito l'intervento: "La lesione non era affatto degenerata come si temeva"

Dopo lo spavento, un po' di speranza. Andrew Howe è stato operato a Perugia al tendine d'Achille sinistro, infortunato in allenamento. E i timori di una carriera chiusa in anticipo sembrano allontanarsi definitivamente. Anche se il suo 2011 è già finito.

l'intervento — L'operazione di Howe, eseguita dal prof. Giuliano Cerulli, ha riportato un po' di ottimismo nel clan del 26enne nato a Los Angeles. "E' andata meglio del previsto - ha spiegato Cerulli, titolare della Clinica Ortopedica di Perugia -. La lesione non era affatto degenerata come si temeva. I tempi di recupero? Sono ottimista, potrebbero essere di circa sei mesi".

la paura — Andrew Howe, dunque, pensa già alla gara di salto in lungo alle Olimpiadi di Londra per puntare a una medaglia. "Cercheremo di prenderla. Se riesco a recuperare del tutto possiamo provarci" ha detto stamani prima di lasciare l'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dove giovedì ha subito un intervento per la rottura del tendine d'Achille della gamba sinistra. Sul gambaletto gessato che gli è stato applicato, la madre-allenatrice Renè Felton, che è con lui, non a caso ha scritto "365 day to go". Riguardo all'infortunio e all'intervento subito, Howe ha detto di sentirsi bene. "È capitato a me - ha aggiunto sorridendo - ma d'altronde la vita è difficile per quelli che sono forti...".

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Il colonnello Van Bommel