Sci di Fondo: morto il finlandese Mika Myllylae
5 lug '11 By Jacopo Barbieri Leave a Comment
Mika Myllylae, morto oggi a 41 anni
Come un fulmine a ciel sereno dalla Finlandia è giunta una tragica notizia: Mika Myllylae, il più grande interprete della tecnica classica negli anni ’90, è stato trovato morto oggi nel suo appartamento. Non sono ancora note le cause e i dettagli (approfondiremo al più presto). Aveva 41 anni.
Nato ad Haapajärvi il 12 settembre 1969, Myllylae si rivela al grande pubblico durante le Olimpiadi di Lillehammer, quando conquista la medaglia d’argento nella 50 km a tecnica classica, battuto soltanto dal grande Vladimir Smirnov, e quella di bronzo nella 30 km a tecnica libera e nella staffetta.
Ai mondiali di Thunder Bay del 1995 il finlandese si conferma ad alti livelli vincendo il bronzo nella 10 km in alternato, risultato che bissa due anni dopo a Trondheim, quando porta a casa pure l’argento nella 15 km ad inseguimento e soprattutto la prima medaglia d’oro della sua carriera, nella 50 km a tecnica classica.
La consacrazione avviene alle Olimpiadi di Nagano, quando Myllylae vince la medaglia d’oro nella 30 km sempre in alternato, ed il bronzo nella 10 km e nella staffetta.
Ai mondiali di Ramsau nel 1999 sarà il dominatore assoluto: oro nella 30 km a tecnica libera, oro nella 10 km a tecnica classica, argento nella 15 km ad inseguimento e oro nella 50 km a tecnica classica. È lui il nuovo Daehlie? Sembra di sì, ma nel 2001 la sua carriera si interrompe bruscamente.
Ai mondiali di casa, che si disputano a Lahti, la Finlandia è tenuta a far molto bene, e Myllylae è il leader della squadra. Trascina la staffetta alla medaglia d’oro, staccando tutti nell’ultima frazione a skating, non certo la sua tecnica preferita, ma la medaglia gli viene tolta per lo scandalo doping che travolge i suoi compagni. È il grande favorito nella 50 km in alternato, alla quale però misteriosamente non si presenta. Dopo pochi giorni si saprà il perché: anche lui è risultato positivo ad un controllo antidoping.
Inizia così un decennio di crisi non solo per il fondo finlandese ma anche per il Myllylae uomo, mai più ripresosi psicologicamente da questo episodio. Nel 2005, dopo un patetico tentativo di rientro, abbandona definitivamente l’attività agonistica e si dà all’alcolismo. Durante tutti i processi per i fatti del 2001, nonostante le accuse esplicite dell’ex coach Kari-Pekka Kyro, che afferma più volte e in più sedi di aver somministrato doping a Myllylae per tutti gli anni Novanta, il campione finlandese si dichiara innocente, fino alla confessione fatta a nel marzo scorso. Un’ammissione che mette in discussione tutte le grandi imprese da lui compiute nel corso della sua carriera e della sua vita. Fino al tragico epilogo di oggi.
teladoiolamerica
Storia dannatamente simile a quella di Pantani.
Rip