ASSAGO (Milano), 6 giugno 2011 - Dopo 5 anni Bergamo torna tricolore infilando l’ottavo titolo della sua storia, 15 anni dopo il primo nel 1996. Sarà perché gli ultimi sono sempre più “cari”, ma questo è il tricolore più sofferto per la Foppapedretti: non annunciato alla vigilia e maturato in condizioni ambientali non facili. Gli infortuni, l’eleminazione dalla Champions, gli infortuni, la malattia di Lo Bianco, le difficoltà che non finivano mai. Come nella finale di Coppa Italia persa proprio contro l’Mc Carnaghi Villa Cortese. Sembrava una stagione più stregata di altre. E invece nell’ultima serata, con le spalle al muro Bergamo è risorta andandosi a prendere un titolo meritato.

super difesa — Villa Cortese inizia assediando la Foppa con una difesa asfissiante. Leo Lo Bianco non riesce a trovare varchi in attacco per le sue attaccanti, mentre il muro milanese chiude le “falle” restanti, bloccando qualsiasi possibilità per Bergamo di conquistare punto. Dall’altra parte della rete una lucida Berg smista palloni appetitosi per Aguero, Cruz e Calloni. Il primo set ben presto entra nel controllo di Villa Cortese che non molla la presa, nonostante i cambi proposti dal tecnico della Foppapedretti, Mazzanti. Si ammutolisce la curva bergamasca, mentre i tifosi di Villa Cortese sfruttano al massimo le corde vocali: il sogno tricolore è lontano adesso solo 2 set. Cinque anni fa di questi tempi questa squadra giocava in C, adesso “vede” lo scudetto. Ma Bergamo non vuole abdicare la corona che è stata sua già 7 volte e che ne ha fatto la regina d’Italia negli ultimi due decenni. A forza di muri e difese recupera da 1-4 a 5-5 e va in vantaggio per la prima volta nella serata sul 16-15, grazie a un muro di Nucu. Vasileva (che dall’inizio di questo parziale gioca al posto di Bosetti) picchia e Bergamo mantiene un break di vantaggio: una determinata Ortolani pareggia i conti 25-22.

sfuriate — La Foppa è tornata in gara, anzi in vita: si vede grande pallavolo con Hodge e Calloni scatenate a contenere le sfuriate di Bergamo. Il distributore automatico di emozioni è sempre al lavoro e il set avanza in un punto a punto estenuante. Bergamo arriva prima al set ball, ma la maestria di Aguero allunga la sfida, annullandolo. Prima di un errore di Cruz in attacco che rilancia la Foppapedretti: 2-1. Chi pensa alla pizza ha sbagliato. Villa Cortese chiede un mutuo di forze supplementari e ancora con la grinta di Calloni e gli attacchi di Hodge mette sotto Bergamo. Prima che vada al servizio Serena Ortolani, poco “visibile” nelle prime 4 sfide e decisiva nella serata più importante. Un suo muro (con Arrighetti) 21-19 spiana la strada alla Foppapedretti. È la spallata scudetto. L’ottava: sono passati gli anni, ma le regine stanno ancora a Bergamo.

gazzetta.it

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#wengerout

belli i tempi della Latte Rugiada Matera campione d'Europa

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Era addirittura 5 anni che non lo vinceva la Foppa?
Sto proprio perdendo colpi...

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Anche questa volta ci rialzeremo, non più a testa alta, ma con il cuore.
Ma di spirito, voi, miserrimo furfante,
mai non ne aveste un´oncia, e di lettere tante
quante occorrono a far la parola: cretino!