Il mistero avvolge la morte del keniano Sammy Wanjiru, campione olimpico della maratona di Pechino 2008. Fatale, una caduta dal balcone di casa sua nella città di Nyahururu, nella Rift Valley. Aveva 24 anni. Lo ha reso noto il capo della polizia del Kenya, John Mbijiwe, secondo cui le prime informazioni indicano che l'atleta è deceduto dopo aver saltato dal suo balcone. Ma il caso è soggetto a ulteriori indagini. "Il fatto è che Wanjiru si è suicidato" ha in seguito dichiarato il portavoce Eric Kiraithe. Sembra che il decesso, avvenuto alle 23 ora locale (le 24 in Italia), sia stato provocato da una discussione tra l'atleta e la moglie che, secondo quanto riferiscono fonti ufficiali, lo avrebbe trovato in casa con un altra donna e pare lo abbia chiuso a chiave nella camera da letto. "Lo abbiamo trovato disteso in veranda con il cranio fratturato - ha aggiunto il portavoce -; Wanjiru è deceduto poco dopo il suo trasporto in ospedale. Non possiamo dire ancora se si tratta di un suicidio o di una caduta accidentale".

Talento — Nel 2008 a Pechino, Wanjiru è diventato il primo keniano a vincere un oro olimpico nella maratona. In quell'occasione aveva fatto segnare anche il record dei Giochi di 2 ore, 6 minuti e 32 secondi. Sammy aveva solo 21 anni: il più giovane maratoneta di sempre dal 1932. Wanjiru ha avuto una storia personale molto difficile. Lo scorso dicembre è stato accusato di aver ferito la sua guardia con un fucile e di aver minacciato di morte la moglie e la domestica. Il maratoneta ha negato ogni accusa ed è stato liberato su cauzione. Atleta dal talento straordinario, oltre ad aver conquistato l'oro a Pechino, Wanjiru ha vinto la maratona di Londra nel 2009 e due volte quella di Chicago. A causa di un infortunio al ginocchio non ha potuto partecipare all'ultima edizione della maratona di Londra, ad aprile.

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