Tratti da gazzetta.it
Estoril, trionfa Pedrosa
Battuto Lorenzo, Rossi 5°
Nel GP del Portogallo delle MotoGP lo spagnolo della Honda attacca e passa il rivale della Yamaha nel finale e vince la gara. Sul podio anche Stoner. Rossi fulminato sul traguardo da Dovizioso. Caduta al primo giro per Simoncelli
ESTORIL (Por), 1 maggio 2011 - Non poteva essere un gran premio normale, dopo tanto vociare alla vigilia. E infatti in soli due giri ne succede di ogni: un'uscita e tre cadute, compresa la più dolorosa per noi. Marco Simoncelli, il più atteso, alla prima curva chiude la porta a Casey Stoner, che, pure afflitto dal mal di schiena, quasi lo tocca, e poi non fa nemmeno mezzo giro, con un volo che lo ferisce nell'animo e nelle convinzioni. Una caduta al giorno, in questo fine settimana, quando sei in crescita e cerchi il tuo nuovo limite, ti ributtano nelle incertezze di chi deve ricostruire il morale.
duello di lingua — Fuori Simoncelli il protagonista non poteva che diventare Jorge Lorenzo, suo fiero avversario alla vigilia con un durissimo duello di lingua. Ma il campione del mondo non ha passeggiato, perché il connazionale Dani Pedrosa non perde l'occasione per nascondersi in prova, dimenticare i limiti di un'operazione fresca di qualche settimana alla spalla sinistra e fare una grande gara. I due vanno avanti testa a testa a distanza di millesimi. A sorpresa, a 4 giri dalla fine, Pedrosa è passato e dato subito uno strappo: la vittoria che non ti aspetti.
inferi — A distanza, senza mai impensierirli, Casey Stoner si è preso un podio senza troppa soddisfazione. Rossi ha fatto la gara che non ti aspetti, o meglio non ti aspettavi nelle passate stagioni, da Valentino. Parte bene, subito dietro i primi, ma poi galleggia a distanza di sicurezza, con un passo di circa mezzo secondo dal podio. Tiene a distanza un incolore Andrea Dovizioso, che proprio sul traguardo, di motore, esattamente come l'anno scorso con Simoncelli, lo brucia soffiandogli il 4° posto. Per Valentino il 5° posto non aggiunge nulla alla sua gloriosa carriera. Neanche negli inferi l'Italia se la cava dignitosamente. Loris Capirossi parte benino, nel gruppo centrale, ma poi retrocede fino al 12° posto, che però in una gara a eliminazione significa penultimo, con il solo Bautista, rientrante dopo la frattura al femore del Qatar, alle spalle.
Rossi: "Dovi, come mi girano!
Ma io e la Ducati cresciamo"
Vale si rammarica per il 4° posto sfumato alla fine per colpa del pilota Honda, ma vede buoni segnali: "Mi sento meglio fisicamente e la moto migliora. I giochi per il Mondiale non sono ancora chiusi"
ESTORIL (Portogallo), 1 maggio 2011 - Beffato negli ultimi metri. Non se l'aspettava Valentino Rossi l'attacco vincente di Andrea Dovizioso proprio sul traguardo. "Ho tirato la carretta per 28 giri, è stata una bastardata, doveva lasciarmi davanti!", scherza il pesarese. "Aver perso il 4° posto così mi fa girare parecchio - dice serio -. Perché sarebbe stato il miglior risultato da quando sono in Ducati. Sapevo che la Honda di Andrea aveva quel pelino in più per fregarmi, ma io frenavo forte e non ci riusciva. Poi è stato bravo a prendermi la scia e mi ha battuto".
BUONI SEGNALI — A parte lo scherzetto finale, Valentino è molto più ottimista di quanto non fosse nelle prime due gare: "Mi sono divertito, ho guidato bene con un ritmo costante. Le modifiche all'assetto hanno funzionato, potevo frenare forte. Ma sono soprattutto contento del mio fisico. Manca ancora il 15% della forza nel braccio destro, credo di recuperarla molto presto. Sento un po' male alla gamba sinistra perché la uso per compensare la debolezza del braccio, chiudendo forte sul serbatoio, e il ginocchio ne risente. Ma mi ha visitato ieri il dottor Castagna e mi ha trovato meglio". Visti i progressi, suoi e della moto, Rossi non si tira fuori dalla lotta per il mondiale: "Sarà dura, con quei tre davanti che vanno forte. Ma siamo solo all'inizio e, se fisicamente sono un po' in ritardo rispetto alle previsioni, dopo i test non mi sarei aspettato di essere 4° in classifica al termine del terzo GP. Le Honda vanno sempre un po' meglio e oggi Pedrosa ha espugnato la pista di Lorenzo".
ANCORA AL LAVORO — Il tallone d'Achille del nove volte campione del mondo restano ancora le qualifiche: «Sarebbe bello riuscire ad andare più veloci in prova perché con la Desmosedici riesco a partire meglio che in passato e sono anche più veloce nei primi giri. Poi, però, la Ducati va un po' domata, si guida in maniera più fisica". Mentre a Borgo Panigale stanno lavorando su un cambio simile a quello usato dalla Honda (è più veloce e comporta meno modifiche all'assetto), nei test di domani Rossi si concentrerà sul nuovo telaio, per migliorare soprattutto il feeling con l'anteriore. "Sarà fondamentale», assicura. Non ci sono dubbi.
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Il colonnello Van Bommel 
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