Tratti da gazzetta.it
Sepang, riecco Webber
Ferrari: giornata difficile
Prima giornata di prove libere con l'australiano della Red Bull scatenato dopo la deludente apertura a Melbourne. Precede la McLaren di Button poi Hamilton e Vettel. Il Cavallino non ha brillato: Massa è sesto, Alonso nono
SEPANG (Malesia), 8 aprile 2011 - La rivincita dei numeri 2 o presunti tali: si potrebbe sintetizzare così la prima giornata di prove del GP di Malesia che, affrontata in orari europei (prove al mattino e al primo pomeriggio) è stata risparmiata dal solito acquazzone equatoriale. A firmare i migliori tempi della giornata è stato infatti Mark Webber che era stato surclassato da Sebastian Vettel nel gran premio di casa due settimane fa. L’australiano al mattino ha fermato il cronometro in 1’37"651 (tre secondi e mezzo oltre il limite fissato l’anno scorso da Hamilton con 1’34"175) poi, nel pomeriggio, quando è passato al treno di pneumatici morbidi, è sceso a 1’36"876. Un risultato che non deve sorprendere perché anche l’anno scorso Webber aveva ottenuto il miglior tempo assoluto il venerdì (1’33"542) e il sabato si era ripetuto con la pista bagnata, centrando la pole.
lavoro lungo — Dietro di lui l’altro (quasi) deluso da Melbourne, Jenson Button, staccato di appena 5 millesimi, quindi Hamilton, un Vettel un po’ in ombra (che nel finale ha rischiato di tampoare Massa) e Michael Schumacher, autore di un dritto alla curva 6 con le gomme morbide. E le Ferrari? La sensazione è che il lavoro per regolare in maniera adeguata la 150 Italia in modo tale da renderla vincente sia ancora lungo: Massa, sesto, (anche lui come Webber e Button davanti al compagno di squadra), ha rimediato un distacco di 1"2, Alonso di 1"7.
test supplementari — D’altronde quella di ieri per i due ferraristi è stata una sorta di giornata supplementare di test invernali: al mattino infatti ci si è esclusivamente concentrati su un lavoro di verifiche aerodinamiche con frequenti passaggi a (bassa) velocità costante sul rettifilo. In mezzo ai due ferraristi si sono infilati nella lista dei tempi Nico Rosberg e Nick Heidfeld. Niente male per la Renault considerato che il team francese ha rischiato di non girare al pomeriggio per la rottura nelle prime libere del portamozzo (non una nuova versione ma solo una partita differente rispetto a quella usata in Australia) su entrambe le vetture: prima è capitato proprio sulla vettura di Heidfeld (cosa che ha causato il bloccaggio della ruota anteriore destra) e poi su quella di Petrov, spedito fuori posti ad alta velocità con l’anteriore destro sbriciolato.
assicurazioni — Non ha proprio girato invece Jerome D’Ambrosio: i meccanici non hanno fatto in tempo a riparare la sua Virgin, dopo che alla staccata che immette sul rettifilo si era disintegrata la sospensione anteriore sinistra. Infine quasi comico l’incidente capitato a Maldonado che ha perso il controllo della Williams nella curvetta che immette in corsia box: girandosi ha picchiato contro i cartelloni pubblicitari della Allianz: una compagnia di assicurazioni! E tra l’altro già sponsor della Williams...
Ferrari, lavori in corso
Alonso: "C'è tanto da fare"
Prima giornata difficile per le rosse a Sepang. Massa: "Il problema è l'aderenza, l'usura delle gomme sarà una difficoltà per tutti". Lo spagnolo: "Abbiamo tante domande cui dare risposta, ora analizziamo i dati e poi cercheremo di migliorare"
SEPANG (Malesia), 8 aprile 2011 - L’avevano detto, e di questo bisogna dargli atto: “Aspettatevi un venerdì da… lavori in corso”, era stato il messaggio chiaro giunto ieri dalla Ferrari. Vero. Però adesso sarebbe arduo negare l’evidenza, perché il distacco dalle prime della classe rimane pesante dopo le prime due sessioni di prove libere: e poi, Felipe Massa è abbastanza onesto con se stesso per ammettere che “sì, rispetto a quello che avrei pensato il bilancio di questa giornata è meno positivo di quanto pensassi ieri. Credevo che saremmo stati più veloci, invece guardando Red Bull e McLaren non posso essere contento”.
Ore decisive — Comunque, se i fatti parlano chiaro, è altrettanto vero che esistono i margini (e i tempi) per rimediare, almeno in parte: “Le differenze di passo si vedono, ma continueremo a lavorare duro fra oggi e domani per tornare a essere abbastanza veloci. Non penso, comunque, che sarà un fine settimana tranquillo, anche a livello di condizioni meteo. Dovremo essere pronti a tutto”.
La diagnosi — In queste prime due sessioni, la Ferrari ha palesato in parte gli stessi problemi che l’avevano condizionata a Melbourne, ma il brasiliano ha una sua spiegazione: “Non c’è un grip molto alto in pista, e anche l’usura delle gomme in gara sarà notevole. Una difficoltà per noi, ma anche per tutte le altre squadre. Anche in caso di gara asciutta, comunque, la strategia sarà importantissima. La gomma morbida si comporta meglio: ha molto più grip ed è molto più veloce, anche se c’è un grande degrado; la dura sembra essere più lenta e, all’inizio, un po’ più costante ma non dura poi tanto di più dell’altra. Bisogna essere pronti a tutto in questo fine settimana. Negli ultimi due giorni abbiamo visto che, all’ora in cui sono in programma qualifiche e gara, piove sempre: se ciò dovesse verificarsi anche nei prossimi giorni, può succedere di tutto”.
Fernando ci crede — Ci vuole fiducia, ed è questo il messaggio ferrarista che arriva dalle parole di Alonso, nono in entrambe le sessioni, mentre Massa ha ottenuto il sesto posto: “Cercheremo di essere competitivi per domani, abbiamo lavorato molto sull’aerodinamica, ci sono molte domande a cui dobbiamo rispondere. Veniamo da un inverno che era stato molto positivo per noi, intenso, con molti chilometri percorsi: circa dodicimila. A Melbourne – spiega Alonso – ci è mancato un po’ di carico, ora vedremo se stanotte riusciremo ad analizzare tutti i dati e a migliorare. Siamo soltanto all’inizio della stagione: non siamo abbastanza veloci per lottare per la vittoria e per la pole position ma non vuol dire che si debba mollare la presa, anzi bisogna moltiplicare le energie per ridurre in fretta il distacco che ci separa da chi ha lavorato meglio di noi”.
obiettivo — Ovvio che, comunque, pure nella difficoltà la Ferrari stia seguendo una linea-guida di lavoro ben precisa: “Abbiamo una strategia ben precisa, ma l’avremmo avuta anche se fossimo tornati da Melbourne con la pole e il primo posto in gara. La ricerca per migliorare la vettura è continua. Non è un lavoro finalizzato solo a questa corsa, ma ci servirà anche per il futuro”. Poi chiude con un messaggio che rappresenta pure una speranza: “E’ necessario che torniamo ad essere il più competitivi e il più veloci possibile”. C’è poco tempo, ma la rincorsa è già iniziata.
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Il colonnello Van Bommel 
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