Riporto, con qualche modifica, quanto ho scritto in un altro topic questa mattina.

Ieri è crollato anche il calcio, ultimo baluardo di una serie di risultati catastrofici per tutto lo sport italiano negli ultimi anni.
Tutto lo sport italiano, e non solo il calcio, è in profondissima crisi. Tutto. Negli ultimi 10 anni non abbiamo trovato un campione in nessuno sport, con unica eccezione di qualche nuotatore.
Negli sport di squadra, in cui negli anni '90 eravamo padroni (pallavolo 3 campionati del mondo vinti consecutivamente, pallanuoto campioni olimpici, basket campioni d'Europa) siamo in un declino TOTALE, probabilmente anche peggiore rispetto a quello calcistico.

A Febbraio alle olimpiadi di Vancouver abbiamo ottenuto il peggior risultato credo del dopoguerra, una roba veramente indegna. Con unico oro ottenuto da un atleta che non è il più forte al mondo nella sua disciplina.

Lo scorso anno si è concluso il primo mondiale di atletica leggera della storia in cui l'Italia non ha portato a casa neanche una medaglia.

Al giro d'Italia conclusosi poche settimane fa ha vinto Basso, ok (comunque anche lui over 30, è uscito più di 10 anni fa), ma come vittorie di tappa credo che abbiamo raggiunto uno dei minimi storici per l'Italia.

Abbiamo ancora successi dalla scherma, ma quasi tutti con gente che vinceva già a Sidney 2000 se non addirittura ad Atlanta '96.
C'è anche l'exploit della Schiavone, ma pure lei ha già spento le 30 candeline e 10 anni fa faceva già bella figura al Roland Garros. Non è un prodotto dell'ultim'ora.

Più che Abete, sono Petrucci e la politica a doversi rendere conto che un calo simile NON PUO' ESSERE UN CASO.
Bisogna investire, utilizzare le ore di educazione fisica a scuola come sport e non come ricreazione, stimolare i giovani a cercare fortuna nello sport. Come farlo non è mia competenza, ma ispirarsi ai modelli spagnolo e tedesco, recentemente dominanti in tutto il mondo dello sport, non sarebbe una cattiva idea.

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Signori e signore Che giocatore Cristiano Ronaldo !!...che Giocatore Cristiano Ronaldo !!..io credo che non ci trovavamo davanti un giocatore simile dai tempi di Evaristo Beccalossi.

A livello di Taekwondo non ci sta andando malissimo

Medaglia d'argento alle olimpiadi da Sarmiento, poi un argento e un oro rispettivamente all'ultimo mondiale ed europeo per Carlo Molfetta, e un bronzo per Veronica Calabrese.
Ma in ogni caso si tratta di un movimento in crescita che deve dare continuità, ancora lontano da altre nazionali..

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«Dopo aver stretto la mano ad un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita» P.P.

Concordo nella generalità, ma questa frase non mi piace.
Io credo che una cosa importante sarebbe trasmettere una cultura del lavoro, perchè solo tramite fatica e dedizione si possono ottenere risultati importanti. Invece mi pare che si trasmetta (nello sport come nella vita in genere) l'immagine del vincere facile.

Sì è vero, l'ho espressa male, "cercare fortuna" non corrisponde al mio pensiero.
Intendevo dire che è necessario imporre ai bambini di fare sport (cosa fondamentale anche da un punto di vista salutare, non solo per poi fare i caroselli quando vincono), e su quelli che mostrano un certo talento fin da giovanissimi, lavorare in modo adeguato. Quale sia il modo adeguato onestamente non lo so, ma non sono io a dover trovare la soluzione.

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Signori e signore Che giocatore Cristiano Ronaldo !!...che Giocatore Cristiano Ronaldo !!..io credo che non ci trovavamo davanti un giocatore simile dai tempi di Evaristo Beccalossi.

Piccolo episodio divertente che però forse mostra il livello di confusione dello sport italiano:
nel 2008 durante le Olimpiadi di Pechino organizzarono, non so chi, forse il Comitato Olimpico Internazionale, un villaggio con ragazzi U 18 provenienti da tutto il mondo.
Ogni Federazione doveva mandare un ragazzo e una ragazza di due sport diversi: immagino che l'obbiettivo fosse creare uan specie di arca di Noe sportiva.
L'italia è stata lìunica nazione a mandare due ragazzi di sesso maschile e dello stesso sport.

Non il bahrein, non Cipro, non il Congo. L'italia.

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Non posso che quotare Golo: il calcio è solo la ciliegina sulla torta del declino dello sport italiano.

Nel basket l'unica squadra italiana di livello europeo è il Montepaschi, in cui l'unico italiano è Carraretto dodicesima scelta. Le altre stanno al basket europeo come l'Atalanta sta al calcio europeo.

Nello sci di fondo ci aggrappiamo ancora a Di Centa e Piller Cottrer, entrambi ultra trentacinquenni. I giovani che li seguono sono Clara e Moriggl, più vicini ai trenta che ai venti.

Nel salto dal trampolino le "promesse" Colloredo e Morassi hanno 25 anni. Schlierenzauer ne ha 20 e tre anni fa aveva già vinto tutto.

Nel ciclismo non c'è uno straccio di italiano (nemmeno 40enne, nemmeno Basso parliamoci chiaro) che possa competere con Contador e Schleck, entrambi 25enni e vincenti nelle grandi corse a tappe da tre anni. Per non parlare delle corse di un giorno che dal ritiro di Bettini non prevedono nemmeno italiani favoriti.

Il tennis maschile, in declino da vent'anni, vede ancora come giovane promessa il 25enne Fognini (Nadal ne ha 24 e ha sette titoli dello Slam in bacheca). Meglio nelle donne, anche se le vincenti Schiavone e Pennetta sono trentenni o poco meno.

Ci salva il solo Alessandro Pittin in combinata nordica, vent'anni e un bronzo olimpico a Vancouver.

E questo per parlare solo degli sport che seguo assiduamente. Un disastro di cui forse in pochi si stanno rendendo conto, ma per il quale urge fare qualcosa

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Bella discussione nata dagli ottimi interventi di Andrew, Golovko ed Eternabari

Talmente belli da trovare difficoltà nell'aggiungere qualcosa alle analisi. Quindi si dovrebbe parlare di proposte e non riesco a non finirla in politica.

Mi dispiace perchè so che questa discussione molto probabilmente morirà in 2 pagine, non tanto per una mancanza nostra, quanto per un naturale scoraggiamento.

Si parla di cultura sportiva, dl fatto che debba essere reintrodotta in maniera forte nelle scuole affinchè lo sport torni ad essere un elemento normale ed ovvio nelle famiglie.

Ci scontriamo però con realtà ben diverse. Abbiamo negli occhi delle strutture non agibili. Abbiamo negli occhi tagli indiscriminati alla pubblica istruzione. Abbiamo negli occhi gli schiaffi rifilati alla ricerca, alla crescita ed al progresso.

Non posso che quotare Golo: il calcio è solo la ciliegina sulla torta del declino dello sport italiano.

Nel basket l'unica squadra italiana di livello europeo è il Montepaschi, in cui l'unico italiano è Carraretto dodicesima scelta. Le altre stanno al basket europeo come l'Atalanta sta al calcio europeo.

Nello sci di fondo ci aggrappiamo ancora a Di Centa e Piller Cottrer, entrambi ultra trentacinquenni. I giovani che li seguono sono Clara e Moriggl, più vicini ai trenta che ai venti.

Nel salto dal trampolino le "promesse" Colloredo e Morassi hanno 25 anni. Schlierenzauer ne ha 20 e tre anni fa aveva già vinto tutto.

Nel ciclismo non c'è uno straccio di italiano (nemmeno 40enne, nemmeno Basso parliamoci chiaro) che possa competere con Contador e Schleck, entrambi 25enni e vincenti nelle grandi corse a tappe da tre anni. Per non parlare delle corse di un giorno che dal ritiro di Bettini non prevedono nemmeno italiani favoriti.

Il tennis maschile, in declino da vent'anni, vede ancora come giovane promessa il 25enne Fognini (Nadal ne ha 24 e ha sette titoli dello Slam in bacheca). Meglio nelle donne, anche se le vincenti Schiavone e Pennetta sono trentenni o poco meno.

Ci salva il solo Alessandro Pittin in combinata nordica, vent'anni e un bronzo olimpico a Vancouver.

E questo per parlare solo degli sport che seguo assiduamente. Un disastro di cui forse in pochi si stanno rendendo conto, ma per il quale urge fare qualcosa

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Il ciclismo italiano penso stia pagando un'inversione di tendenza generale in cui anche i giovanissimi vengono subito promossi tra i pro.
Andy Schleck, Boesson-Hagen, Cavendish quest'anno Sagan (che però corre per una squadra italiana) è gente che ha iniziato a vincere da subito praticamente senza passare dai dilettanti. . Da noi la maggior parte della gente che faceva il fenomeno da juniores si perde in anni e anni di gregariato/anonimato e penso ad Agnoli, Capecchi, Santambrogio e tutta quella gente lì.
Sin da juniore ci sono ragazzi sloveni o russi o polacchi che girano l'europa facendo le varie corse a tappe di livello internazionale sia con la nazionale che con le loro squadre, mentre le società italiane sono molto meno dinamiche e attive.

La pista è stata completamente abbandonata a se stessa. Non ci sono praticamente gare di livello nazionale.

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sei un appassionato del torneo dei 4 trampolini? ma come ti è venuto in mente!??

Tornando al discorso aperto da Golovko, credo che un'attività fisica meglio strutturata a scuola potrebbe essere già un buon punto di partenza.
A livello professionistico credo e temo che la volontà degli sponsor conti tantissimo e i gli sponsor italiani ultimamente sono in declino (sopratutto negli sport maggiori come calcio, pallacanestro e ciclismo).

Se dovessi azzardare una proposta appunto quella di collegare strutture scolastiche e associazioni sportive per portare l'educazione fisica oltre l'orario scolastico. Vorrei poi che tutti a cominciare da noi ma anche dalle strutture preposte alla gestione dell'attività sportiva (CONI) non giudicassimo il livello dello sport italiano solo e semplicemente dai risultati immediatamente verificabili, ma da aspetti più profondi, come la diffusione e l'impatto che lo sport a sulla società (anche a livello di salute). Lavorando bene nel tempo i risultati arrivano da soli, almeno mi piace pensarla così.