Sci Alpino Maschile La situazione a dieci giorni dal via
13 ott '10 By Jacopo Barbieri 4 Comments
L’inverno è alle porte e come ogni anno a fine ottobre riparte la Coppa del Mondo di Sci Alpino in quel di Solden con uno slalom gigante maschile e uno femminile. Vediamo la situazione a dieci giorni dal via.
Favoriti. Dopo la splendida stagione che gli ha regalato Coppa del Mondo, oro olimpico e coppa del mondo di gigante, Carlo Janka si presenta a Solden come uomo da battere. Lo svizzero è a soli ventiquattro anni già nella storia di questo sport, avendo vinto tutto quello che si può vincere. L’unica incognita potrebbe essere la condizione fisica: in primavera un misterioso virus lo ha delibitato e ne ha limitato la preparazione estiva. Se sta bene è senza dubbio lui l’uomo da battere; chi ci proverà è il solito Benjamin Raich, ormai ultra trentenne sempre al secondo posto nella classifica finale negli ultimi quattro anni, e che se non fosse per la Coppa del 2006 sarebbe un eterno secondo. Il terzo incomodo è Aksel Lund Svindal, l’anno scorso un po’ sottotono ma perché puntava alle Olimpiadi, nelle quali ha conquistato un oro, un argento e un bronzo. Vedremo se quest’anno si concentrerà sulla classifica finale di Coppa o se ambirà ad un’ennesima medaglia d’oro ai mondiali.
Outsider. Dopo una stagione ai box per infortunio rientra Jean-Baptiste Grange, slalomista francese in grande crescita anche nelle altre discipline prima di farsi male. Se avrà recuperato completamente potrà dire la sua anche per la Coppa del Mondo generale, ma è più plausibile vederlo come protagonista ai mondiali nelle discipline tecniche. Anche Ivica Kostelic se la schiena gli darà tregua potrà conquistare punti in tutte le specialità e tentare di conquistare il trofeo assoluto. Resta un’incognita invece Bode Miller: dopo le Olimpiadi si pensava potesse smettere, invece sarà ancora al via e se scia come sa rimane uno dei grandi favoriti in tutte le gare. In calo le quotazioni di Didier Cuche, ormai trentaseienne, che potrebbe concentrarsi solo sulle discipline veloci. Rivedremo invece al via Daniel Albrecht a due anni dal terribile volo di Kitzbuhel. Il giovane svizzero stava crescendo di anno in anno, e la sua carriera poteva seguire quella di Janka, tuttavia per quest’anno sarà una notizia splendida solo rivederlo al cancelletto di partenza. In casa Svizzera non rivedremo per tutta la stagione invece il campione olimpico di discesa Didier Defago, infortunatosi ai legamenti del ginocchio il mese scorso.
Gli italiani. La squadra azzurra si presenterà al via con il campione olimpico di slalom, quel Giuliano Razzoli che a Vancouver ha trovato la pista giusta nelle condizioni giuste nel giorno giusto. Insomma, vederlo protagonista sempre è praticamente impossibile, la conquista di qualche podio, magari anche ai mondiali, è invece alla sua portata. Con lui nelle discipline tecniche ritroviamo Manfred Moelgg l’anno scorso un po’ arrugginito, che cercherà di ritrovare la vittoria che gli manca da quasi due anni. La squadra di gigante darà battaglia come al solito capitanata da Massimiliano Blardone, alla ricerca di una medaglia mondiale che insegue da dieci anni e che lo ha sempre visto fallire miseramente. Simoncelli, Ploner e Schieppati completano una squadra buona ma a cui manca una stella giovane. Per quanto riguarda le discipline veloci il magico trio Heel-Innerhofer-Fill, senza dimenticare l’ex campione del mondo di superg Staudacher, cercherà di tornare ad alti livelli dopo la brutta stagione passata. Soprattutto da Innerhofer possiamo aspettarci grandi cose vista la giovane età e il talento indiscutibile. Per Fill invece la speranza di recuperare la forma dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori quasi tutta la passata stagione.
La possibile sorpresa. Trovare un giovane di talento pronto ad esplodere è praticamente impossibile: sono anni ormai che Janka a parte solo i veterani si danno battaglia in tutte le gare. L’unica possibile sorpresa potrebbe essere il nostro discesista Dominik Paris, tre volte sul podio ai mondiali juniores del 2009. Ha 21 anni, se non si fa male può crescere e diventare forte con il passare degli anni, speriamo che dia buoni segni già da quest’anno.
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