Tratti da gazzetta.it
Jerez, trionfo di Smith
In 250 colpo di Aoyama
Si decide praticamente nei primissimi giri il GP delle 125: vince l'inglese in solitaria dopo che l'italiano cade subito. Bellissima la gara delle quarto di litro col giapponese della Honda che beffa Bautista. Simoncelli terzo
JEREZ (Spagna), 3 maggio 2009 - Incontenibile Bradley Smith, bocciatura per Andrea Iannone e Julian Simon, gli unici che avrebbero potuto contrastarlo e invece si sono eliminati nei primi tre giri. In sintesi è questo il GP di Spagna della 125, decisosi davvero dopo le primissime tornate.
RITMO - Smith, 18 anni da Oxford, alla prima vittoria della carriera, ha preso la testa e ha imposto subito un gran ritmo forte di un'Aprilia, quella del team Aspar, grande protagonista di tutte le prove del fine settimana.
ATTARDATO - Iannone, rimasto attardato dopo una partenza non perfetta, nel tentativo di recuperare si è sdraiato perdendo così l'occasione di segnare punti importanti. Per sua fortuna conserva la leadership del mondiale. Smith lo ha inseguito solo Simon che però al terzo giro è andato giù pure lui. Così per il giovanissimo britannico la vittoria è stata una formalità. Staccatissimi sono arrivati Sergio Gadea e Marc Marquez, 16enne spagnolo di Cervera beffato in volata dal più esperto connazionale. Simone Corsi ha chiuso 14° dopo un fine settimana difficile.
SUPER HIROSHI - Grandi emozioni, invece, nella gara della 250. L'ha spuntata in volata Hiroshi Aoyama dopo uno splendido sorpasso a tre curve dalla fine ai danni di Alvaro Bautista, spinto dalla folla di Jerez. Il giapponese della Honda, non più una sorpresa ormai, ha dato spettacolo insieme allo spagnolo e a Marco Simoncelli, poi terzo. I tre per tutta la gara hanno battagliato a colpi di sorpassi e staccate. Nel finale Simoncelli, forse con le gomme più usurate, ha perso contatto e si è dovuto accontentare di battere Hector Barbera in volata. Invece Aoyama, alla sesta vittoria della carriera, ha fatto ingoiare un bel boccone amaro al pubblico di casa. Complimenti anche a team Scot di Cirano Mularoni che gli ha messo a disposizione una moto che promette di durare tutta la stagione.
Jerez, superbo Valentino
Trionfa e guida il Mondiale
Rossi domina il GP di Spagna davanti a Pedrosa (Honda) e Stoner (Ducati), battuti nettamente. Lorenzo caduto. Capirossi sesto, Dovizioso ottavo. Ottimo Melandri, quinto, Capirossi sesto
JEREZ (Spagna), 3 maggio 2009 - Valentino Rossi irrompe nel Mondiale 2009. Il pesarese ha vinto il GP di Spagna corso oggi a Jerez e dopo Stoner e Lorenzo c'è anche il suo nome tra i vincitori di una gara del campionato. Dopo tre gare il Dottore è autorevolmente in testa alla classifica.
FUGGITIVO - Niente da fare per gli avversari, oggi demoliti in due tappe: il warm up del mattino, quando il campione del mondo ha messo a posto la sua Yamaha ieri un po' troppo ballerina; il GP del pomeriggio, quando ha pazientemente inseguito il fuggitivo Daniel Pedrosa e lo ha poi passato con irrisoria (per lui) facilità a 10 giri dalla fine. Poi tutta passerella fino alla fine per la delusione delle decine di migliaia di tifosi spagnoli che speravano in Dani e Lorenzo, oggi caduto. Per loro una giornata sfortunata, con tre gare su tre con uno straniero davanti a un idolo di casa (in 125 con Smith su Gadea, in 250 con Aoyama su Bautista).
BRAVO MELANDRI - Terzo Casey Stoner con la Ducati, quarto De Puniet e quinto un bravissimo Marco Melandri, una bella prova dopo un inverno difficile. Grosse delusioni da Jorge Lorenzo, che dopo la pole di ieri non ha saputo ripetersi restando quarto a lungo e poi cadendo malamente, e Andrea Dovizioso, alla fine ottavo con la stessa moto di Pedrosa.
COLPO - Rossi è partito prudente accodandosi a Pedrosa e Stoner. I due hanno provato a fare la gara che preferiscono, quella in solitaria. Vale però era riuscito a sistemare la sua M1 come voleva e in gara è stato perfetto: ha spinto quando serviva, ha gestito quando doveva. Giro per giro ha rosicchiato decimi ai due e li ha passati in serie senza problemi. È proprio sembrato che nessuno avrebbe potuto impensierirlo, non si è visto nemmeno un abbozzo di reazione o lotta. Vale voleva questa vittoria e semplicemente se l'è presa. Il colpo psicologico ai giovani rivali è stato duro ed è andato a segno, tocca a loro rispondere.
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Il colonnello Van Bommel 
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