Tratti da gazetta.it
Dakar, guida la strana coppia
In Argentina è scattato il raid che ha lasciato l'Africa: prima tappa auto alla coppia Attiyah-Thorner (Bmw) mentre il successo tra le moto è andato a Coma (Ktm), con Despres in ritardo di 42'
SANTA ROSA (Argentina), 4 gennaio 2008 - La 31ª edizione della Dakar è partita con un record: circa mezzo milione di persone hanno assistito alla passerella promozionale per il centro di Buenos Aires. Poi, dopo la festa, i piloti hanno fatto i conti con la prima speciale che ha già allungato la classifica moto. I francesi Cyril Despres e David Casteu hanno accusato ritardi pesanti nei 371 km cronometrati. Quasi 42 minuti per il campione in carica che fino al terzo controllo orario, ai 248 km, lamentava solo 65 secondi di ritardo dal leader Marc Coma. Poi, complice un errore di navigazione e una foratura, Despres ha accumulato 40 minuti nei restanti 123 km. Addirittura un calvario la prova di Casteu, vittima della rottura del pneumatico posteriore, rimpiazzato dal generoso prestito del rumeno Emanuel Gyenes. Per Casteu, già attardato di un’ora, la gara sembra definitivamente compromessa.
IN SALITA - D’altra parte, non è la prima volta che i prologhi della Dakar mietono vittime illustri: nel 1981 Cyril Neveu pagò la rottura della catena della sua Honda, dopo soli 30 metri dalla partenza, con 25 minuti di ritardo. Nel 1993, Stéphane Peterhansel cadde nel prologo di 3,5 km e la sua Yamaha faticò a lungo prima di ripartire così da costringerlo all’ultima posizione assoluta. Tra le auto, invece, Ari Vatanen riuscì a cappottare nel prologo 1989, mentre Martine de Cortanze nel 1983 fu penalizzata di 15 ore in classifica per un problema elettrico alla sua Lada. Ma il primato della sfortuna va a Luc Alphand che nel 2007 subì una foratura che gli costò 11 minuti di ritardo, poi risultati decisivi perché a fine gara chiuse secondo con 7’26" di distacco da Peterhansel.
LEADER - Nelle auto c’è stato un autentico dominio delle Case tedesche, con la prima Mitsubishi relegata al 5° posto pur con ritardi contenuti. I primi 8 sono racchiusi in poco più di 5 minuti. Si è imposto Nasser Al Attiyah (Bmw), sportivo poliedrico che ha all’attivo anche un 4° posto ai Giochi Olimpici di Atene nel tiro. Il qatariano ha dominato la prima frazione a 142 km/h di media: alla Dakar aveva già vinto una tappa nel 2007.
ATMOSFERA - Qui Al Attiyah ha come navigatrice la svedese Tina Thorner che mentre scendeva dall’auto ha confidato ai meccanici: "E' stata una prova per persone coraggiose". Più degli sterrati argentini, è stato l’entusiasmo del pubblico a mettere i brividi a Tina: "C’era un’atmosfera magica con migliaia di persone nel trasferimento all’uscita da Buenos Aires. Ci aspettavano per sfiorare l’auto. Noi due siamo rimasti in silenzio per quasi 200 chilometri, poi ci siamo guardati negli occhi e ci siamo augurati buona fortuna. Nasser è una persona splendida, differente dai piloti occidentali. Un anno fa attraversavo un periodo molto brutto, per la fine di una relazione sentimentale con un uomo con cui convivevo da anni: sono rimasta incinta ma lui se ne è andato con un’altra, così ho scelto di abortire. Ma ora siamo nel 2009, non nel 2008, e per fortuna quest’anno è cominciato molto bene". Chissà se aveva ragione il poeta cileno Pablo Neruda, che in un suo celebre verso scrisse: "E' la verità del prologo".
Dakar, lo scatto di Sainz
Lo spagnolo della Volkswagen conquista seconda tappa e classifica generale, mentre Al Attiyah (Bmw) chiude nono. Tra le moto successo dell'olandese Verhoeven (Ktm), Coma resta leader
PUERTO MADRYN (Argentina), 4 gennaio 2009 - Il giorno di Carlos Sainz. La seconda tappa della Dakar, da questa edizione 2009 in scena in Sud America, ha visto lo spagnolo della Volkswagen conquistare tra le auto il successo di tappa e il comando della classifica generale. Mentre tra le moto a vincere la frazione è stato l'olandese Frank Verhoeven (ktm), con l'altro iberico Marc Coma sempre leader della graduatoria assoluta.
DISTACCHI - In programma c'era la Santa Rosa-Puerto Madryn, 837 km di cui 237 in speciale, al termine della quale l'ex-rallista Sainz ha preceduto con la sua Tuareg il francese Stéphan Peterhansel (Mitsubishi), staccato di 1'14", e il sudafricano Giniel De Villiers (anche lui con la Volkswagen), in ritardo di 1'56". Il vincitore del prologo, il qatariano Nasser Al-Attiyah (BMW), ha chiuso nono a 9'36" da Sainz.
SORPRESE - Tra le moto l'olandese Verhoeven ha chiuso invece in 2h14'48", precedendo il francese Cyril Despres (di 41") e la Yamaha dell'altro transalpino David Fretigne di 1'04". Marc Coma (anche lui Ktm) ha tagliato il traguardo al 17° posto con un ritardo di 12'27" ma ha conservato il primato in classifica generale sullo stesso Verhoeven. Domani terza tappa, da Puerto Madryn a Jacobacci per 694 km in totale (ben 616 dei quali in prova speciale).
Dakar, è una fuga spagnola
Terza tappa: tra le moto Coma (Ktm), già vincitore dell'edizione 2006, vince rifilando robusti distacchi a tutti, ora vanta quasi 40' su Fretigne. Doppietta nelle auto per la strana coppia Al Attiyah-Tina Thorner (Bmw). Ancora sfortunati i piloti francesi
JACOBACCI (Argentina), 5 gennaio 2009 - La solitudine (francese) dei numeri dispari alla 31ª Dakar. Nella prima tappa la sorte si era accanita sui motociclisti transalpini Cyril Despres e David Casteu, sotto forma di mousse rotte. Nella tappa odierna, la terza, da Puerto Madryn a Jacobacci di 695 km (616 di speciale), le gomme hanno colpito nuovamente Despres, mentre una perdita di carburante ha rallentato il connazionale Luc Alphand, giunto al traguardo con oltre mezz'ora di ritardo.
COME NEL MID-WEST - Su un terreno molto duro, simile per certi versi al Mid-West degli Stati Uniti, si sono imposti lo spagnolo Marc Coma (Ktm) e il qatariano Nasser Al Attiyah (Volkswagen) che bissano così il successo della tappa inaugurale di sabato. E proprio come all'esordio mentre nelle auto i primi sono arrivati separati di pochi minuti, tra le moto Coma, già vincitore della Dakar 2006, ha messo una seria seria ipoteca sul trionfo finale.
COMA LEADER INCONTRASTATO- Partito senza prendere rischi, al primo controllo orario (197 km) Coma era solo sesto, distanziato di 9'41'' dal francese Cyril Despres. Poi, complice l'ennesimo problema con le gomme di Despres, Coma è passato a condurre al secondo controllo (436 km) con 13'34'' sul cileno Francisco Lopez, 17'10'' sul norvegese Pal Anders Ullevalseter e addirittura 53'14'' su Despres. All'arrivo, Coma è transitato con 17'49'' su Ullevalseter e Jordi Viladoms, incredibilmente a pari merito, dopo 5h36'6'' di prova speciale. L'olandese Verhoeven ha accusato 27'27'' di ritardo e ora è sceso nella generale al terzo posto con 41'14'' da Coma, mentre la piazza d'onore è ora occupata dal francese David Frétigné (Yamaha), già distanziato dal leader di 39'11''. Impossibilitato a superare i 60 km/h, Despres ha chiuso 47° con un ritardo di 1h2'48'' che lo sprofondano al 22° posto della generale, a 1h32'50'' dal rivale. Mirco Miotto, 74° di tappa, a 1h26'48'', è stato il primo degli italiani, davanti a Ronconi, 84° a 1h33'49'', e a Ghitti, 121° a 2h2'56''.
LA STRANA COPPIA - Doppietta nelle auto per la strana coppia Al Attiyah-Tina Thorner (Bmw), che ha condotto per l'intera speciale, con un vantaggio mai inferiore ai 33'' e salito a 2'45'' al penultimo controllo. La coppia Qatar-Svezia ha chiuso davanti a 3 Volkswagen: Carlos Sainz secondo a 35'', poi Dieter Depping (1'40'') e Giniel De Villiers (4'01''). Solo quinto Stéphane Peterhansel, a 5'31'', mentre le altre Mitsubishi, per la prima volta in gara alla Dakar con il diesel, di Nani Roma e Luc Alphand hanno accusato un ritardo di 9'15'' e 33'01''. Meglio dell'ex discesista si é piazzato persino il brasiliano Spinelli (27'23'') che guida il modello precedente della Lancer, a benzina. Al momento (con 30 vetture all'arrivo) non figura ancora in classifica alcuna auto italiana: all'ultimo controllo orario il migliore era Biasion, 40°, mentre De Nora era 54°
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Il colonnello Van Bommel 
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