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 Oggetto del messaggio: Lega Basket 2008/09
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Apro questo topic almeno iniziamo a postare i nuovi arrivi


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Gallinari resta nel draft Nba

L'azzurro annuncia sul proprio sito la decisione di entrare nella lotteria Nba del prossimo 26 giugno: "Voglio raccogliere la sfida". In giornata erano rimbalzate dagli Usa voci di un suo possibile ritiro, per rientrare tra i primi tre nel 2009

MILANO, 16 giugno 2008 - Il 26 giugno al Madison Square Garden di New York, per il draft Nba 2008, ci sarà anche Danilo Gallinari. La stella dell'AJ Milano ha dissipato i dubbi con un comunicato apparso sul suo sito ufficiale nel tardo pomeriggio, dopo che in mattinata erano rimbalzate dall'America voci di un suo possibile ritiro.
L'ANNUNCIO - "Danilo Gallinari, dopo aver sostenuto alcuni workouts e aver valutato attentamente le opportunità, ha deciso di raccogliere la sfida e rimanere nel Draft Nba 2008 - si legge nel sito ufficiale dell'azzurro -. In questo momento Danilo si trova a Los Angeles insieme al padre, dove verrà raggiunto nelle prossime ore dal resto della famiglia".
I DUBBI - Le voci di un possibile ritiro erano nate dopo le anticipazioni del sito americano Espn.com, che metteva in dubbio la volontà di Gallinari di restare nel draft a causa della mancata garanzia di finire ai New York Knickis o ai New Jersey Nets, le uniche due squadre per le quale Gallo aveva manifestato interesse. Il giovane talento di Milano aveva sostenuto dei provini con le due squadre che orbitano nell'area della Grande Mela, poi era volato a Los Angeles per sostenere un allenamento con i Clippers e i Memphis Grizzlies. A L.A. c'è anche il quartier generale dell'agente americano di Gallinari, Arn Tellem, lo stesso che lo scorso anno ha curato lo sbarco nella lega pro Usa (a Milwaukee) del cinese Yi, e che aveva valutato con l'azzurro e il padre la possibilità di ritirarsi dal draft 2008 per riprovarci l'anno prossimo, dove il talento azzurro sarebbe potuto finire nei primi tre.
NBA - Alla fine però Danilo ha scelto l'Nba. Il 26 giugno sarà in platea al Madison Square Garden in attesa di ricevere una chiamata, che verosimilmente dovrebbe portarlo tra le prime dieci scelte. I Knicks di Mike D'Antoni, vecchio amico del padre e prima scelta dell'azzurro, chiameranno con il numero 6, i Nets di Vince Carter con il numero 10. Gallinari spera, ma una cosa pare già sicura: sarà il terzo italiano ad essere chiamato al primo turno dopo Bargnani, prima scelta nel 2006, e Belinelli, diciottesimo l'anno passato

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Ultima modifica di giova84 il mar 23 giu 2009, 10:56, modificato 1 volta in totale.

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Questione di ore. Solo questione di ore, poi verrà ufficializzato il ritorno di Markovski ad Avellino. Dopo l'incontro di ieri sera a "Villa Ercolino", la firma sul contratto sembra ad un passo. «Al 99% Markovski è il nuovo coach della Scandone», tuona telefonicamente il presidente Vincenzo Ercolino. Una percentuale che suona come una certezza. Ovviamente resta quell'1% che riguarda esclusivamente la firma in calce al contratto, quella che renderà l'accordo anche formale. Dunque, è fatta. Come si diceva ormai da settimane sarà Zare Markovski a guidare l'Air in Italia ed Europa. Nelle prossime ore l'ufficializzazione. Ercolino avrebbe voluto subito dare l’annuncio, ma il coach macedone deve prima risolvere la sua situazione contrattuale con Milano. Dopo il weekend ad Avellino, Markovski ha raggiunto nuovamente il capoluogo lombardo per mettere a punto i dettagli della transazione del suo contratto con l’Armani Jeans. Nessun problema in vista: dopo un lungo confronto tra le parti è stato finalmente raggiunto un accordo verbale che attende solo di essere messo per iscritto. Markovski, una volta chiuso il capitolo Milano, sarà nuovamente ad Avellino per firmare con Ercolino e soprattutto per mettersi immediatamente al lavoro. Il tempo stringe. Da giorni, ormai, l'allenatore macedone sta pensandop ad allestire il roster biancoverde per la prossima stagione. Lui lavora ai nuovi acquisti, in particolare. Dall'altro lato la società di piazza Libertà si muove sul fronte dei rinnovi contrattuali. Tutto sembrava in stand-by e invece Ercolino ha tirato fuori dal cilindro ancora una volta il colpo a sorpresa: «Molti giocatori resteranno con noi. Con loro è tutto già stabilito». Il patron si sbilancia e questa volta fa anche i nomi: non sono solo quelli già noti da tempo, come Lisicki e Radulovic legato da un altro anno di contratto, ma anche quello di Righetti. Al riguardo, il patron risponde senza esitazioni: «Alex resterà certamente con noi. Sono riuscito a convincerlo». Righetti, insomma, non ha ceduto alle lusinghe della Virtus Bologna. Alla fine ha detto sì alla corte serrata di Vincenzo Ercolino e ha trovato l’intesa anche per la prossima stagione. Contratto adeguato per Righetti e tutti soddisfatti. Un bel punto fermo dal quale ripartire. E presto se ne aggiungerà un altro. Anche Daniele Cavaliero resterà in biancoverde per la prossima stagione, con responsabilità ancora accresciute visto che Marquees Green è ormai un giocatore del Fenerbache. È fatta per il folletto Usa: i turchi hanno vinto l'agguerrita concorrenza della Virtus Bologna. Green ha firmato un biennale con il Fenerbache da 1,8 milioni di dollari. Praticamente quasi un milione di euro a stagione: ovviamente, una cifra insostenibile e impensabile per Avellino. A questo punto il sodalizio biancoverde si accinge a sferrare l’assalto a Smith e Williams, per ottenere due conferme che equivarrebbero ad autentici colpi grossi. Nessuno dei due ha trovato una sistemazione: le offerte di Mosca per l'uno e Barcellona per l'altro restano sul tavolo in attesa di essere valutate e confrontate con quelle di Ercolino. Questione di giorni e ne saprà di più. Quando l’ingaggio di Markovski verrà ufficializzato, sarà lo stesso coach macedone, nella veste anche di general manager, a curare personalmente questi aspetti.




NEL GIUGNO più grigio che Milano ricordi negli ultimi anni, sta prendendo vita la nuova Olimpia firmata Giorgio Armani. Contrasto assordante in una città dove chiudono le società degli sport "minori", mentre l’Armani è forse l’unico raggio di sole.
IL GM Lucio Zanca si è messo subito al lavoro per cercare di colmare il gap di tempo sulla programmazione, Pierluigi Bucchi sembra sempre più in prima fila per la panchina e l’accordo potrebbe già essere annunciato tra oggi e domani, superando in extremis Lardo. Presa questa decisione, che pare davvero imminente, inizieranno tutti i discorsi relativi alla squadra in base ale preferenze dell’allenatore. Chi non ci sarà, ormai pare sicuro, è Danilo Gallinari, che nei dieci giorni americani si è convinto sempre di più che è arrivato il momento di fare il grande passo. I due provini con i Nets e i Knicks di D’Antoni, quelli a Los Angeles sotto gli occhi delle altre franchigie interessate sono un biglietto da visita invidiabile. Difficile tornare indietro. In ogni caso anche questo dilemma sarà sciolto tra poche ore perchè le 18 (ora americana) di oggi saranno il termine ultimo per ritirarsi dal Draft di questo giugno. Se non comunicherà nulla, Danilo sarà scelto il 26 giugno da una franchigia Nba, sicuramente nelle prime 10 posizioni.
«PERSO un Gallinari, se ne fa un altro», questo si potrebbe dire se andrà in porto l’operazione con Nicolò Melli, talento 17enne di Reggio Emilia, che già quest’anno ha tenuto bene il campo in LegaDue. La trattativa pare bene avviata e sembra avere il forte gradimento del giocatore. La nuova stella di Milano invece potrebbe diventare il 22enne Luca Vitali, seguito praticamente da tutte le società più ambiziose. È una gara tra l’Olimpia, Roma e le due bolognesi, ognuna con i suoi punti di forza e le sue debolezze. Milano può offrire una vetrina importante, l’Eurolega, e il nuovo corso Armani pieno di entusiasmo. Per l’AJ sarebbe un ottimo colpo, affiancandolo a un giocatore di esperienza che possa alzarne ulteriormente il rendimento. È forte poi l’interessamento per Mason Rocca, voglioso di fare una nuova esperienza in Eurolega, ma proprio per questo difficilmente coniugabile con un altro pivot "bonsai" come TJ Watson, ancora legato da contratto. O l’uno o l’altro, sarebbe la scelta, prendendo poi un cambio più fisico.
LA SCELTA più importante che poi dovrebbe orientare il mercato dell’Olimpia sarà quella dei comunitari da mettere le roster (al massimo due), in base ai loro ruoli si dovrebbe iniziare a costruire il resto. Gli americani, se ben scelti, offrono tutti un buon rendimento, i comunitari fanno la differenza. Siena, con Kaukenas e Lavrinovic, lo ha dimostrato.




UN PICCOLO PASSO avanti verso la conclusione della vicenda Luca Vitali, il giovane (classe 1986) originario di San Giorgio di Piano e cresciuto nel vivaio della Virtus prima di esplodere definitivamente a Montegranaro. L’Olimpia Milano ieri ha trovato l’accordo con Piero Bucchi (reduce da alcune stagioni a Napoli, dove ha conquistato anche una Coppa Italia), sistemando così la casella dell’allenatore ed ora — almeno per quello che riguarda Virtus, Fortitudo e Olimpia — il play bolognese ha il quadro abbastanza chiaro delle tre situazioni e può prendere, in tempi che non si preannunciano comunque brevi, la sua decisione definitiva.
Il club meneghino appare ancora favorito in questa corsa: ora non c’è solo il general manager Lucio Zanca a dare determinate garanzie di crescita, ma anche la presenza in panchina di un allenatore che non ha mai disdegnato di lavorare con i giovani e soprattutto ha dimostrato di saperli fare crescere senza bruciarli. Le due bolognesi, comunque, non si danno ancora per vinte.
ZORAN SAVIC, general manager dell’Aquila, sa di avere buoni argomenti e soprattutto di poter prospettare a Vitali tanti minuti in campo, sia in campionato che a livello europeo, una volta che l’Uleb avrà sciolto la riserva su quale wild card dare alla Fortitudo. Claudio Sabatini, invece, con Sharrod Ford già messo in cassaforte (pure lui ex Montegranaro e forte di una grande intesa nel pick&roll con il play) e il possibile arrivo di Kiwane Garris, può assicurargli buona parte dello stesso assetto con cui si è definitivamente consacrato come giocatore di grande talento a Montegranaro.
Intanto, la Virtus continua a operare sul mercato, scontrandosi anche con gli altri club europei che stanno depredando il nostro campionato, contando soprattutto su una maggiore disponibilità economica. Dopo aver lasciato andare Marques Green — per le richieste sempre al rialzo del minuscolo play che ha regalato un’insperata Coppa Italia all’Air Avellino — ora la V nera deve anche abbandonare l’idea Devin Smith. Infatti la coppia Green-Smith — che ha fatto le fortune di Avellino catapultando gli irpini in Eurolega dopo aver conquistato la Coppa Italia — sarà riproposta a Istanbul dove vestirà la maglia del Fenerbahçe, che in Turchia ha appena vinto lo scudetto sotto la guida di Boscia Tanjevic.
La Virtus nel week end aveva tentato il tutto per tutto con un ulteriore rilancio, ma alla fine i campioni di Turchia hanno messo sul piatto anche la possibilità di disputare l’Eurolega e questo ha fatto pendere l’ago della bilancia dalla loro parte. Sul fronte Fortitudo, Zoran Savic ha trascorso la sua prima settimana come nuovo general manager della Fortitudo. Sette giorni spesi a mettere ordine e a capire come impostare la struttura tecnica nella prossima stagione. E a capire cosa succederà a Barcellona: la Fortitudo resta la prima opzione per Gianluca Basile se in Catalogna decideranno di chiudere, dopo tre stagioni, l’avventura con l’ex capitano dell’Aquila.
SUBITO IL DIRIGENTE serbo ha rinnovato ufficialmente la fiducia al tecnico Dragan Sakota che, anche per la prossima stagione, siederà sulla panchina della Fortitudo; ufficiosamente certi della loro permanenza al PalaDozza dovrebbero poi essere sia Diego Pastori, nel ruolo di direttore sportivo, sia Federico Pasquini, come assistente. Non è escluso che anche il secondo allenatore Stefano Bizzozi rimanga in biancoblù, ma su questo punto Savic deve ancora prendere una decisione. Sakota, comunque, è tornato ad Atene, dove si sta godendo qualche giorno di vacanza prima di ritornare sotto le due torri e iniziare così a collaborare per la costruzione della nuova squadra.




LA Fortitudo, pochi giorni dopo aver chiuso definitivamente con Andrea Mazzon, è vicina a risolvere la questione pure col secondo coach che non intende trattenere: Sharon Drucker. L´ex tecnico dell´Ostenda, forte d´un accordo triennale senza clausole d´uscita con l´Aquila, sarebbe ora sul punto di sciogliere l´intesa. E più che le parole di Savic («sarà Sakota il nostro allenatore») e i colloqui tra i rappresentanti dell´allenatore israeliano e il general manager biancoblù, ha potuto la domanda. Drucker è richiesto in tutt´Europa e soprattutto a casa sua, dove il Bnei Hasharon, semifinalista in campionato sconfitto dal Maccabi, sta cercando una nuova guida in panchina. La questione con la Fortitudo potrebbe quindi chiudersi in fretta, resta da vedere se con o senza una transazione (più probabile la prima ipotesi), a favore di colui che col Telindus battè per tre volte la Beghelli nella scorsa Uleb Cup.
Nessuno sbocco invece, secondo quanto precisato dalla Virtus sul suo sito, e nemmeno trattative della società bianconera con Nokia. Secondo il comunicato del club il gigante delle telecomunicazioni non darà il nome alla squadra nè all´impianto di Casalecchio.

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Armani corri e spara con Bucchi in panchina

- La Repubblica -

Piero Bucchi sarà l´allenatore dell´Armani Jeans 2008-09. La forma - l´uscita dai due anni di contratto che ancora legano il coach a Napoli, e il biennale che Livio Proli e Lucio Zanca gli faranno firmare subito dopo - sarà sistemata tra oggi e domani. La sostanza è che il rilancio parte dal cinquantenne tecnico bolognese. Nato come assistente alla corte di Ettore Messina, Bucchi si è costruito una carriera solida tra Rimini, Treviso, Wroclaw, Napoli e Roma. In bacheca ha due coppe Italia, una finale scudetto e tre semifinali, due promozioni in A. L´ultima stagione l´ha vissuta alla Eldo tra problemi economici, squadra sbagliata e in rivolta - clamoroso lo sciopero bianco durante la prima azione nel derby a Scafati - e comunque salvata in anticipo nonostante una partenza drammatica da 3 vinte e 11 perse.
Bucchi ha vinto nel weekend la corsa a tre con Lino Lardo e Sergio Scariolo. Il coach di Loano, mai uscito dal cuore di Giorgio Armani dopo la finale scudetto del 2005, ha fatto gara di testa fino a venerdì, quando è stato raggiunto telefonicamente negli Stati Uniti. Colloquio, progetti e idee divergenti hanno però mandato a monte il Gran Ritorno. L´ipotesi Scariolo ha avuto un percorso carsico: riaffiorata all´improvviso dopo la fumata nera di metà settimana, la trattativa appariva abbordabile economicamente, soprattutto perché il coach bresciano - lasciata Malaga, sfumati Tau, Barcellona e Dynamo Mosca - aveva pretese corpose ma non strabordanti. Ipotesi fascinosa, di sicuro impatto, che chiamava però investimenti in proporzione sul mercato, un progetto di primo livello per vincere subito che l´Armani di oggi non vuole affrontare, preferendo un approccio graduale. Ecco allora Bucchi, coach esperto, nome affidabile, gradito al gm Zanca. «So di un interessamento - ammetteva ieri - sono lusingato e imbarazzato al tempo stesso. Sarebbe bellissimo, trascinante e stimolante, ma resto un tesserato della Eldo e di più non posso dire». Sullo sfondo, sussurrata da molti, c´è la regia di Ettore Messina, sogno nemmeno inconfessato del gruppo Armani quando il tecnico del Cska abbandonerà Mosca.
Nato sergente di ferro, martello da palestra, profeta di un basket ragionato e difensivo, Bucchi è passato dalla Benetton di Naumoski e Nicola alla Roma di Myers e Parker, fino alla Napoli di Lynn Greer, squadra «corri e spara» che giocando ai 90 punti sbancò una Coppa Italia e sfiorò una finale. Da Napoli, Bucchi dovrebbe arrivare con Richard Mason Rocca, 30enne pivot bonsai italoamericano, tecnica anni ‘70, testa fina e cuore infinito. Più tortuosa la via che porta a Luca Vitali: il 22enne play di Montegranaro, ricevuto in settimana, ha sparato alto al suo ex gm Zanca, le due bolognesi sono in agguato. Perso Gallinari per l´Nba, Bucchi dovrà decidere anche sui due contratti in essere all´Olimpia (dopo la rescissione con Aradori): Bulleri l´ha già allenato alla Benetton e guadagna 550mila euro, Watson sfiora i 400mila, la società vorrebbe rescindere con entrambi. C´è da correre, i pezzi pregiati del mercato cominciano ad accasarsi: ieri Green e Smith, coppia d´oro di Avellino e offerti all´Armani, sono volati al Fenerbahce.




Premiata, Ford va a Bologna

- Il Messaggero -

Si intensificano le trattative di mercato nel basket professionistico. Sharrod Ford, che nella stagione appena conclusasi è esploso con la maglia della Premiata Montegranaro, ha scelto di continuare la sua attività in Italia dove vestirà la maglia della Virtus Bologna. Il centro di Washington ha accettato le prospettive della Virtus e soprattutto ha sposato il progetto della società bolognese che -ricordiamo- non prenderà parte al'Eurolega. Però sul piatto della bilancia il milione di dollari alla fine è stato quello che ha permesso di arrivare all'accordo. Dunque, la Sutor Montegranaro inizia a perder i propri pezzi pregiati come era inevitabile.
Un altro che potrebbe cambiare maglia è Luca Vitali: per lui corte serrata dalla Fortitudo Bologna con Zoran Savic nuovo direttore generale e dall’Armani Jeans Milano dove ritroverebbe Lucio Zanca. Al momento, sembra essere favorita la prima visto che ha già un allenatore e dei programmi ben definiti. Il progetto Olimpia Milano prenderà piede tra poco e quindi Vitali dovrà decidere se prendere in considerazione le offerte di Bologna o aspettare quelle di Milano. Potrebbe partire anche Jobey Thomas, per lui sono arrivate offerte importanti di due squadre che prenderanno parte all'Eurolega come Milano e Avellino. La guardia di Charlotte adesso è in America per un periodo di vacanza ma, potrebbe scegliere una delle due squadre poco fa citate anche se la Scavolini sta cercando di convincerlo con un buon progetto.
Situazioni in stand by per Minard e Garris anche se il primo è sempre un oggetto di desiderio di quelle squadre che hanno grandi tiratori e che vorrebbero un giocatore in grado, con le sue penetrazioni, di spaccare le difese. Garris invece potrebbe restare alla Sutor anche se il suo ottimo campionato ha fatto ricredere tanti scettici che si stanno rivolgendo adesso al suo procuratore per sondare il terreno. Il giocatore però a Montegranaro si è trovato molto bene e quindi potrebbe restare con addosso la casacca giallo blù.
Il capitano Valerio Amoroso è uno dei giocatori sotto contratto con la Sutor ma, questo non significa che possa rimanere anche con la formazione calzaturiera. Il giocatore ha sempre detto in questi giorni che rimarrebbe volentieri perché a Montegranaro si trova molto bene ma, a lui sembra che si stiano interessando Varese (allenata dall'ex Stefano Pillastrini) e Pesaro. A proposito di Varese, sembra che la società lombarda su espressa richiesta del suo nuovo coach abbia chiesto la disponibilità dell'ex Randy Childress diventato dopo le promozioni con Montegranaro e Caserta un vero e proprio specialista della Legadue.
Chiudiamo con il capitolo direttore generale: oggi potrebbe esserci finalmente l'incontro tra la Sutor e Roberto Brunamonti che sulla lista dei papabili occupa il primo posto. Attenzione però, se Capobianco andasse via da Jesi anche il nome di Dario Bocchini non è da trascurare visto l'ottimo lavoro svolto a Jesi. I prossimi giorni chiariranno idee e misteri in casa Sutor.

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Milano riparte da Bucchi
Markovski verso Avellino

Contratto biennale all'Armani Jeans che è vicina a chiudere con Luca Vitali e Jobey Thomas. L'ex tecnico dei lombardi a un passo dal ritorno in Irpinia, Siena ha fermato Finley se dovesse perdere McIntyre

MILANO, 18 giugno 2008 - Mancava solo l'ufficialità che ora è arrivata: Piero Bucchi, 50 anni, è il nuovo tecnico dell'Armani Jeans Milano. Il coach, svincolatosi lunedì da Napoli, ha firmato un contratto biennale con l'Olimpia e a lui sarà affidata la gestione del dopo Gallinari. "Siamo molto felici del fatto che Bucchi, un allenatore di grande esperienza e valore, si sia unito a noi per le prossime due stagioni", ha commentato Livio Proli, a.d. di Milano. Il club lombardo pare anche vicino a concludere con due giocatori provenienti da Montegranaro, sodalizio di provenienza del nuovo g.m. Lucio Zanca: si tratta del playmaker Luca Vitali a cui è stato offerto un contratto triennale e della guardia-ala Jobey Thomas. Possibile un divorzio da Travis Watson, ma il ricco contratto in essere non sarà facile da transare.
AVELLINO - In via di definizione invece la separazione consensuale tra Milano e Zare Markovski per il quale si profila il ritorno ad Avellino dove disputerà la prossima Eurolega con una formazione priva di Marques Green e Devin Smith che sono andati alla corte di Boscia Tanjevic al Fenerbahce Istanbul; alla squadra turca potrebbe approdare come vice Matteo Boniciolli, già assistente di Tanjevic a Trieste, che lasciata l'Irpinia sembrava destinato a diventare il simbolo del rilancio della pallacanestro giuliana. Invece pare che Trieste stia cercando un diritto di serie A dilettanti (ex B1), magari con una nuova reincarnazione cestistica di Giorgio Corbelli che, lasciata l'Olimpia, aveva dichiarato chiusa la sua esperienza tra i canestri.
FINALISTE - A Siena tutto tace, ma sembra certo che Terrell McIntyre e Romain Sato possano partire nonostante il contratto che li lega alla Mens Sana: il primo piace a Barcellona e Panathinaikos, il secondo ai greci. I campioni d'Italia hanno bloccato Morris Finley, regista di Rieti che è attualmente a un minicamp dei San Antonio Spurs. In arrivo da Udine anche Fabio Lovatti, classe 1989. In alto mare la costruzione di Roma: Erazem Lorbek è vicino al Maccabi Tel Aviv, che ha lasciato libero Nikola Vujcic, e potrebbe essere sostituito da Angelo Gigli che non rientra nei piani di Treviso. Probabile l'arrivo di Giuseppe Poeta da Teramo mentre Ibrahim Jaaber ha un accordo col Panionios Atene e con Allan Ray, oggetto misterioso della stagione, si cercherà una transazione.
IL RESTO - La Virtus Bologna è vicina a offrire un biennale a cifre record a Sharrod Ford che si aggiungerà a Dusan Vukcevic, tornato dopo una stagione a Milano. Cantù sta per annunciare il rinnovo con il francese Hervé Touré mentre Capo d'Orlando e Pesaro si disputano il giovane playmaker belga Sam Van Rossom; ai marchigiani, che annunceranno anche Max Stanic e Casey Shaw, piace pure l'ex avellinese Ramel Curry. Teramo riparte da Andrea Capobianco che lascia la pancgina di Jesi ad Andrea Zanchi. In legadue molto attiva la neopromossa Venezia che si è accordata con Nate Green da Udine e Otis George da Casale Monferrato. Varese, con Pillastrini che ha firmato un triennale, è a un passo da chiudere con Randy Childress (ex Caserta) e punta LeRoy Hurd (ex Rieti).

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Il Blockbuster
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Intervengo per rendere omaggio a Flavio "Lupo" Portaluppi che ieri a 37 anni ha annunciato il proprio ritiro dall'attività agonistica per diventare dirigente della Vanoli Soresina (A2);la squadra con la quale ha giocato gli ultimi campionati da professionista.

Portaluppi per chi non lo sapesse è stato uno dei grandi Capitani dell'Olimpia Milano...il Capitano dell'ultimo scudetto datato 1996.
Gran signore in campo e fuori,ha vestito la gloriosa casacca delle Scarpette Rosse per ben 12 stagioni venendo poi trattato a pesci in faccia dalla dirigenza di allora dopo aver salvato l'Olimpia dalla retrocessione nel 2002 nell'ormai indimenticabile partita dei tiri liberi sbagliati consciamente contro Imola.

Onore al "Lupo" :D

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IO ODIO CARBONERA

"SIAMOAPOSTOCOSI"
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Buzzavo: "Affare fatto per Wood e Neal"

Questione di due-tre giorni e poi la Benetton annuncerà gli ingaggi di DeShaun Wood e Gary Neal, il suo gran doppio colpo nel settore esterni. «Per ora nessuno ci ha mandato la copia firmata del contratto-precisa Giorgio Buzzavo-comunque la stiamo aspettando: a parole è tutto fatto ma io attendo sempre di vedere nero su bianco. Quando avverrà allora annunceremo ufficialmente la notizia». Presidente, Wood e Neal sembrano davvero due buoni giocatori. «Eh sì, questi qua sono veramente forti. E soprattutto sono giovani, vanno ad affiancare Rullo e Renzi».
Wood 23 anni, Neal 24 ma anche Wallace ne ha 23: insomma una Benetton più verde che mai. «Certo. Adesso ad ogni modo andremo a cercare un paio di elementi un po’ più esperti, posso dire che i due comunitari avranno questa caratteristica». I tre Usa sono giovani ma, dato importante, conoscono già il basket europeo. «E’ un buon punto di partenza, io sono convinto che stia nascendo una bella Benetton. Neal ha personalità, un bravo ragazzo, è stato il migliore marcatore in Turchia: prima di prenderlo abbiamo chiesto informazioni a Marconato e Basile, suoi compagni al Barcellona, e tutti e due ce ne hanno parlato più che bene. Spero solo che firmi quanto prima».
Gary Neal il 3 novembre compirà 24 anni. All’High School strabiliò tutti viaggiando in tripla doppia (21 punti, 10 assist e 11 rimbalzi), al college ha frequentato prima La Salle poi, accusato ingiustamente di stupro con un compagno e pienamente discolpato saltò un anno e si trasferì a Towson. Al primo anno, nel 2003, sfiorò i 18 punti, nel 2005-2006 superò i 26 punti con 4 rimbalzi, 3 assist e 3.5 perse, da senior a Towson 25 punti, 4 assist e 3.5 rimbalzi, debuttando con 28 punti (14 nei primi 5 minuti uscendo dalla panca). Mai scelto dalla Nba nonostante giudizi lusinghieri, come questo del gennaio 2007: «Non una grande apertura di braccia ma buon atleta e buon primo passo. Dotato di velocità e terribilmente esplosivo nella verticalità, ottima meccanica di tiro. Deve migliorare in difesa». Sbarcato in Europa l’anno scorso, fece 19 gare con il modesto Karsiyaka: 23.5 punti con un minimo di 9 e un massimo di 37. A Barcellona ha giocato molto poco: 8 minuti di media, francamente sta ancora chiedendosi perché l’abbiano voluto. Per Wood, che dagli Usa ragiona già da benettoniano, parlano i 18 punti e i 3.4 assist che ha garantito quest’anno a Cantù. In quanto a Gigli, a Roma lo danno vicinissimo alla Lottomatica, di cui, diventerebbe addirittura il capitano, mentre Montegranaro conferma di avere serie difficoltà ad iscriversi all’Uleb Cup. La «dead line» è mercoledì prossimo, la Benetton naturalmente sta alla finestra.



Panathinaikos, Olimpiacos e Barcellona irrompono nel mercato

DANDO una rapida occhiata a quello che sta succedendo sul mercato europeo in queste ore si può comprendere ancora meglio la dimensione dell’impresa che la Montepaschi ha compiuto quest’anno qualificandosi per le Final Four e sfiorando la finale. Perché i top club europei si stanno muovendo senza limiti. Al Barcellona è costata almeno 8 milioni di euro l’operazione Navarro, richiamato dagli Stati Uniti con contratto quinquennale. L’Olympiacos sta giocando al fantabasket con i soldi del ricchissimo Kokkalis: dopo aver dato 2 milioni all’anno per due anni a Nikola Vujcic, ieri è arrivata la firma di Papaloukas. Sconosciuta l’entità del contratto ma basta pensare che il buon Theo a Mosca ne prendeva 3.3 all’anno. Ah, domani dovrebbe arrivare anche il contratto di Yotam Yalperin preso dal Maccabi. Poi c’è il Panathinaikos che ha preso Fotsis dalla Dinamo Mosca e adesso sta cercando di capire se Mc Intyre può stare con Jasikevicius, Spanoulis e Diamantidis. Intanto T Mac rimane della Mens Sana, poi si starà a vedere. Dall’Euroleague all’Uleb non è che la cosa cambi tanto: l’Unics Kazan ha preso Marc Jackson (1.8 milioni di dollari l’anno scorso dall’Olympicos che l’ha anche tagliato) e ha fatto un’offerta di quelle irrinunciabili a Pecile. E la Montepaschi? Beh, quest’anno ha fatto “terzo posto” in Europa. Tutti guardano al roster di Pianigiani ma intanto le barricate di Minucci reggono. Poi è chiaro: nessuno parte se non c’è una soluzione allettante. T Mac va al Panathinaikos? Se “mandano indietro” uno come Jasikevicius si può anche fare. Vabbè: sognare, ogni tanto, aiuta a vivere meglio.



Ufficiale, una Scavo al Curry

Ramel Curry è la nuova guardia della Scavolini-Spar. Ieri si è chiusa positivamente la trattativa con il giocatore americano, che ha firmato un contratto annuale con la società di Via degli Abeti. Un bel colpo per la Vuelle, che si aggiudica un realizzatore dalle buonissime qualità, anche umane.
Luigi Gresta, coach pesarese ex Veroli, è forse colui che lo conosce meglio. Lo ha portato per primo in Italia, ad Avellino. «Lo vidi quattro anni fa in Nbdl – racconta “Gigio” – Giocava con i Columbus Riverdragons, una squadra che ora non c’è più. Ramel mi colpì subito in maniera evidente: andai a salutarlo e a conoscerlo, il suo coach era l’ex giocatore Jeff Malone che me lo descrisse come un santo. Allora era uno sconosciuto. Veniva da un college che era in seconda divisione, aveva giocato nella ABA ma io allora non avevo bisogno di una guardia, in squadra c’era Whiting. Alla prima occasione utile feci il suo nome al mio ex presidente Sanfilippo e Curry spuntò il suo primo contratto “vero”, in termini economici. Lui era perfetto per il nostro campionato, non aveva la fisicità da Nba e questo ci ha aiutato. Sa fare tutto e quello che mi ha sempre stupito è che segna 20-25 punti senza che tu te ne accorga. E’ poco egoista, ma quando tira fa canestro. Pur non essendo un grande atleta, cattura molti rimbalzi, e questo esplicita la sua intelligenza». Una delle caratteristiche del 28enne ex Avellino è la sua religiosità… «Non mi è mai piaciuto chi ostenta: lo fanno in tanti in America, e Ramel è la classica eccezione che conferma la regola. Fa vedere il suo essere credente ma non è invadente. E’ una delle persone migliori che abbia conosciuto al mondo, oltre che uno dei migliori giocatori con cui ho lavorato. L’anno scorso ha giocato male perché fuori ruolo, ma quella squadra ha cambiato tutti gli Usa tranne lui. Vorrà pur dire qualcosa… E’ un acquisto fantastico, sopportatelo se troppo spesso bacerà il cielo, sono sicuro che Pesaro lo amerà. E’ un super, e odia le discoteche».
E ora sotto con gli altri. E’ trapelata la voce di un interessamento della Vuelle per Bulleri («costa quanto tutta la nostra squadra! Dovrebbe venire gratis!», chiarisce il giemme Montini) – che non rimarrà a Milano - ma la Scavo-Spar è ormai in dirittura con Van Rossom, quindi il ruolo è coperto. Non sono stati individuati gli obiettivi nelle posizioni di quattro e cinque ma nella lista ci sono Kevin Pinkney e Roger Powell. Hunter viaggia su cifre troppo elevate.
Intanto oggi coach Sacripanti partirà per Fermo, con l’Under 20. Dove ritroverà Giovanni Tomassini: «Vincemmo un bronzo europeo un anno fa – ricorda il tecnico biancorosso - Spero la Nazionale rappresenti una valvola di sfogo dopo un’annata non da grande protagonista. Giovanni sa che a Pesaro avrà un ruolo molto marginale ma importante. Dovrà prendere il passo della Serie A». E sulla squadra: «Il non partecipare ai play-off ci è servito per farci un’idea su tutti i campionati. Quando ci si sono presentati i giocatori avevamo dalla nostra già uno studio approfondito».



Vitali-Virtus, si aspetta il sì Fortitudo, Basile più vicino

Ballano soldi e triennali come se piovesse attorno a Luca Vitali, e giunti agli sgoccioli dei corteggiamenti, ogni club si guarda alle spalle ignaro di cosa accada in casa del vicino concorrente. Al conteso bolognese manca solo la scintilla finale perché i dettagli economici e contrattuali li hanno ben specificati tutte le società in lizza: Virtus e Fortitudo, Roma e Milano. Chi mette sul piatto più grana è la sede bianconera che ieri era in piena corsa nel rush finale pur attendendo una chiamata. Lo stesso ha confermato l'agente del giocatore, dichiarando indecisione e rimandando a oggi il verdetto ufficiale che i rumors milanesi davano già per scontato. Fortitudo e Roma tagliate fuori? Savic ha tentato di convincere Vitali, ma le energie del giovane sembrano davvero dirottarsi sui cugini, di Bologna si trattasse. O a Milano, forte del recente rilancio societario. Da Barcellona però è arrivata una ventata d'aria fresca per lo staff biancoblù: il ritorno della guardia Juan Carlos Navarro che ha firmato per cinque stagioni. Uno «sforzo ingente» lo ha definito il direttivo spagnolo che ora dovrà valutare il contratto di Basile a quota 750 mila euro l'anno. Tuttora in attesa di convocazione il Baso intravede già l'ombra di un ritorno all'Aquila: il 15 di luglio scade l'opzione di rinnovo del Barcellona, eppure Gianluca, in partenza per le vacanze estive, auspicava di sapere entro oggi il suo destino.
Il trasloco dovrà aspettare, ma adesso sembra giusto una formalità.

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Mason Rocca all'Armani Jeans Milano

- Sito Uff. Olimpia Milano -

La Pallacanestro Olimpia Armani Jeans Milano è lieta di comunicare di aver siglato un accordo per le prossime due stagioni, con opzione sulla terza, con Richard Mason Rocca, centro italo-americano di 202 cm. Rocca indosserà il numero 12.

Rocca, nato a Highland Park in Illinois il 6 novembre 1977, disputa il campionato NCAA con la maglia di Princeton dal 1996 al 2000, conseguendo anche una laurea in ingegneria nel prestigioso ateneo. Nel suo anno da senior, il 1999/2000, chiude la stagione con 9 punti e oltre 5 rimbalzi di media a gara. Dopo un anno nella lega IBL, arriva in Italia nel 2001/2002 per indossare la maglia dell’Aurora Jesi in LegaDue. Nelle Marche Rocca si ferma tre stagioni, conquistando la promozione in Serie A nel 2003/2004, chiudendo con più di 16 punti e 11 rimbalzi a partita. Nel 2004/2005 firma a Napoli diventando da subito uno degli idoli del pubblico partenopeo. Con la formazione napoletana, di cui diventa anche capitano, Rocca vive la sua miglior stagione nel 2005/2006: le sue cifre personali parlano di 10 punti e 7 rimbalzi a partita che gli valgono la chiamata nella Nazionale Italiana di Carlo Recalcati che disputa il Mondiale in Giappone. Sempre nella stagione 2005/2006 conquista la Coppa Italia, le semifinali playoff e la qualificazione in Euroleague. Nel 2006/2007 disputa la sua prima Euroleague in carriera, mettendo a referto 11 punti e 7 rimbalzi in 13 partite.

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Ottimo acquisto soprattutto in considerazione del fatto che Rocca è considerato italiano a tutti gli effetti...pare a questo punto scontata la partenza di Watson(troppo simile all'ex Napoli come caratteristiche).
Immagino e spero che Rocca nel roster sarà considerato il primo cambio dei lunghi...ora sotto col centrone USA :grin

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Nel frattempo in A2 la neopromossa Venezia fa le cose in grande e si candida come una delle favorite per il salto di categoria(doppio in questo caso).

Dopo aver ufficializzato Nate Green come guardia ha messo sotto contratto una coppia di lunghi che in Legadue fa la differenza...trattasi di Otis George e Alex Bougaieff senza dimenticare Guido Meini come cambio del cofermato Rombaldoni in cabina di regia.

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Ottimo acquisto


sì, mi mancava uno che tirasse i liberi peggio di Blair :asdrulez

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