Tratti da legabasket.it
Questione di ore. Solo questione di ore, poi verrà ufficializzato il ritorno di Markovski ad Avellino. Dopo l'incontro di ieri sera a "Villa Ercolino", la firma sul contratto sembra ad un passo. «Al 99% Markovski è il nuovo coach della Scandone», tuona telefonicamente il presidente Vincenzo Ercolino. Una percentuale che suona come una certezza. Ovviamente resta quell'1% che riguarda esclusivamente la firma in calce al contratto, quella che renderà l'accordo anche formale. Dunque, è fatta. Come si diceva ormai da settimane sarà Zare Markovski a guidare l'Air in Italia ed Europa. Nelle prossime ore l'ufficializzazione. Ercolino avrebbe voluto subito dare l’annuncio, ma il coach macedone deve prima risolvere la sua situazione contrattuale con Milano. Dopo il weekend ad Avellino, Markovski ha raggiunto nuovamente il capoluogo lombardo per mettere a punto i dettagli della transazione del suo contratto con l’Armani Jeans. Nessun problema in vista: dopo un lungo confronto tra le parti è stato finalmente raggiunto un accordo verbale che attende solo di essere messo per iscritto. Markovski, una volta chiuso il capitolo Milano, sarà nuovamente ad Avellino per firmare con Ercolino e soprattutto per mettersi immediatamente al lavoro. Il tempo stringe. Da giorni, ormai, l'allenatore macedone sta pensandop ad allestire il roster biancoverde per la prossima stagione. Lui lavora ai nuovi acquisti, in particolare. Dall'altro lato la società di piazza Libertà si muove sul fronte dei rinnovi contrattuali. Tutto sembrava in stand-by e invece Ercolino ha tirato fuori dal cilindro ancora una volta il colpo a sorpresa: «Molti giocatori resteranno con noi. Con loro è tutto già stabilito». Il patron si sbilancia e questa volta fa anche i nomi: non sono solo quelli già noti da tempo, come Lisicki e Radulovic legato da un altro anno di contratto, ma anche quello di Righetti. Al riguardo, il patron risponde senza esitazioni: «Alex resterà certamente con noi. Sono riuscito a convincerlo». Righetti, insomma, non ha ceduto alle lusinghe della Virtus Bologna. Alla fine ha detto sì alla corte serrata di Vincenzo Ercolino e ha trovato l’intesa anche per la prossima stagione. Contratto adeguato per Righetti e tutti soddisfatti. Un bel punto fermo dal quale ripartire. E presto se ne aggiungerà un altro. Anche Daniele Cavaliero resterà in biancoverde per la prossima stagione, con responsabilità ancora accresciute visto che Marquees Green è ormai un giocatore del Fenerbache. È fatta per il folletto Usa: i turchi hanno vinto l'agguerrita concorrenza della Virtus Bologna. Green ha firmato un biennale con il Fenerbache da 1,8 milioni di dollari. Praticamente quasi un milione di euro a stagione: ovviamente, una cifra insostenibile e impensabile per Avellino. A questo punto il sodalizio biancoverde si accinge a sferrare l’assalto a Smith e Williams, per ottenere due conferme che equivarrebbero ad autentici colpi grossi. Nessuno dei due ha trovato una sistemazione: le offerte di Mosca per l'uno e Barcellona per l'altro restano sul tavolo in attesa di essere valutate e confrontate con quelle di Ercolino. Questione di giorni e ne saprà di più. Quando l’ingaggio di Markovski verrà ufficializzato, sarà lo stesso coach macedone, nella veste anche di general manager, a curare personalmente questi aspetti.
NEL GIUGNO più grigio che Milano ricordi negli ultimi anni, sta prendendo vita la nuova Olimpia firmata Giorgio Armani. Contrasto assordante in una città dove chiudono le società degli sport "minori", mentre l’Armani è forse l’unico raggio di sole.
IL GM Lucio Zanca si è messo subito al lavoro per cercare di colmare il gap di tempo sulla programmazione, Pierluigi Bucchi sembra sempre più in prima fila per la panchina e l’accordo potrebbe già essere annunciato tra oggi e domani, superando in extremis Lardo. Presa questa decisione, che pare davvero imminente, inizieranno tutti i discorsi relativi alla squadra in base ale preferenze dell’allenatore. Chi non ci sarà, ormai pare sicuro, è Danilo Gallinari, che nei dieci giorni americani si è convinto sempre di più che è arrivato il momento di fare il grande passo. I due provini con i Nets e i Knicks di D’Antoni, quelli a Los Angeles sotto gli occhi delle altre franchigie interessate sono un biglietto da visita invidiabile. Difficile tornare indietro. In ogni caso anche questo dilemma sarà sciolto tra poche ore perchè le 18 (ora americana) di oggi saranno il termine ultimo per ritirarsi dal Draft di questo giugno. Se non comunicherà nulla, Danilo sarà scelto il 26 giugno da una franchigia Nba, sicuramente nelle prime 10 posizioni.
«PERSO un Gallinari, se ne fa un altro», questo si potrebbe dire se andrà in porto l’operazione con Nicolò Melli, talento 17enne di Reggio Emilia, che già quest’anno ha tenuto bene il campo in LegaDue. La trattativa pare bene avviata e sembra avere il forte gradimento del giocatore. La nuova stella di Milano invece potrebbe diventare il 22enne Luca Vitali, seguito praticamente da tutte le società più ambiziose. È una gara tra l’Olimpia, Roma e le due bolognesi, ognuna con i suoi punti di forza e le sue debolezze. Milano può offrire una vetrina importante, l’Eurolega, e il nuovo corso Armani pieno di entusiasmo. Per l’AJ sarebbe un ottimo colpo, affiancandolo a un giocatore di esperienza che possa alzarne ulteriormente il rendimento. È forte poi l’interessamento per Mason Rocca, voglioso di fare una nuova esperienza in Eurolega, ma proprio per questo difficilmente coniugabile con un altro pivot "bonsai" come TJ Watson, ancora legato da contratto. O l’uno o l’altro, sarebbe la scelta, prendendo poi un cambio più fisico.
LA SCELTA più importante che poi dovrebbe orientare il mercato dell’Olimpia sarà quella dei comunitari da mettere le roster (al massimo due), in base ai loro ruoli si dovrebbe iniziare a costruire il resto. Gli americani, se ben scelti, offrono tutti un buon rendimento, i comunitari fanno la differenza. Siena, con Kaukenas e Lavrinovic, lo ha dimostrato.
UN PICCOLO PASSO avanti verso la conclusione della vicenda Luca Vitali, il giovane (classe 1986) originario di San Giorgio di Piano e cresciuto nel vivaio della Virtus prima di esplodere definitivamente a Montegranaro. L’Olimpia Milano ieri ha trovato l’accordo con Piero Bucchi (reduce da alcune stagioni a Napoli, dove ha conquistato anche una Coppa Italia), sistemando così la casella dell’allenatore ed ora — almeno per quello che riguarda Virtus, Fortitudo e Olimpia — il play bolognese ha il quadro abbastanza chiaro delle tre situazioni e può prendere, in tempi che non si preannunciano comunque brevi, la sua decisione definitiva.
Il club meneghino appare ancora favorito in questa corsa: ora non c’è solo il general manager Lucio Zanca a dare determinate garanzie di crescita, ma anche la presenza in panchina di un allenatore che non ha mai disdegnato di lavorare con i giovani e soprattutto ha dimostrato di saperli fare crescere senza bruciarli. Le due bolognesi, comunque, non si danno ancora per vinte.
ZORAN SAVIC, general manager dell’Aquila, sa di avere buoni argomenti e soprattutto di poter prospettare a Vitali tanti minuti in campo, sia in campionato che a livello europeo, una volta che l’Uleb avrà sciolto la riserva su quale wild card dare alla Fortitudo. Claudio Sabatini, invece, con Sharrod Ford già messo in cassaforte (pure lui ex Montegranaro e forte di una grande intesa nel pick&roll con il play) e il possibile arrivo di Kiwane Garris, può assicurargli buona parte dello stesso assetto con cui si è definitivamente consacrato come giocatore di grande talento a Montegranaro.
Intanto, la Virtus continua a operare sul mercato, scontrandosi anche con gli altri club europei che stanno depredando il nostro campionato, contando soprattutto su una maggiore disponibilità economica. Dopo aver lasciato andare Marques Green — per le richieste sempre al rialzo del minuscolo play che ha regalato un’insperata Coppa Italia all’Air Avellino — ora la V nera deve anche abbandonare l’idea Devin Smith. Infatti la coppia Green-Smith — che ha fatto le fortune di Avellino catapultando gli irpini in Eurolega dopo aver conquistato la Coppa Italia — sarà riproposta a Istanbul dove vestirà la maglia del Fenerbahçe, che in Turchia ha appena vinto lo scudetto sotto la guida di Boscia Tanjevic.
La Virtus nel week end aveva tentato il tutto per tutto con un ulteriore rilancio, ma alla fine i campioni di Turchia hanno messo sul piatto anche la possibilità di disputare l’Eurolega e questo ha fatto pendere l’ago della bilancia dalla loro parte. Sul fronte Fortitudo, Zoran Savic ha trascorso la sua prima settimana come nuovo general manager della Fortitudo. Sette giorni spesi a mettere ordine e a capire come impostare la struttura tecnica nella prossima stagione. E a capire cosa succederà a Barcellona: la Fortitudo resta la prima opzione per Gianluca Basile se in Catalogna decideranno di chiudere, dopo tre stagioni, l’avventura con l’ex capitano dell’Aquila.
SUBITO IL DIRIGENTE serbo ha rinnovato ufficialmente la fiducia al tecnico Dragan Sakota che, anche per la prossima stagione, siederà sulla panchina della Fortitudo; ufficiosamente certi della loro permanenza al PalaDozza dovrebbero poi essere sia Diego Pastori, nel ruolo di direttore sportivo, sia Federico Pasquini, come assistente. Non è escluso che anche il secondo allenatore Stefano Bizzozi rimanga in biancoblù, ma su questo punto Savic deve ancora prendere una decisione. Sakota, comunque, è tornato ad Atene, dove si sta godendo qualche giorno di vacanza prima di ritornare sotto le due torri e iniziare così a collaborare per la costruzione della nuova squadra.
LA Fortitudo, pochi giorni dopo aver chiuso definitivamente con Andrea Mazzon, è vicina a risolvere la questione pure col secondo coach che non intende trattenere: Sharon Drucker. L´ex tecnico dell´Ostenda, forte d´un accordo triennale senza clausole d´uscita con l´Aquila, sarebbe ora sul punto di sciogliere l´intesa. E più che le parole di Savic («sarà Sakota il nostro allenatore») e i colloqui tra i rappresentanti dell´allenatore israeliano e il general manager biancoblù, ha potuto la domanda. Drucker è richiesto in tutt´Europa e soprattutto a casa sua, dove il Bnei Hasharon, semifinalista in campionato sconfitto dal Maccabi, sta cercando una nuova guida in panchina. La questione con la Fortitudo potrebbe quindi chiudersi in fretta, resta da vedere se con o senza una transazione (più probabile la prima ipotesi), a favore di colui che col Telindus battè per tre volte la Beghelli nella scorsa Uleb Cup.
Nessuno sbocco invece, secondo quanto precisato dalla Virtus sul suo sito, e nemmeno trattative della società bianconera con Nokia. Secondo il comunicato del club il gigante delle telecomunicazioni non darà il nome alla squadra nè all´impianto di Casalecchio.
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Il colonnello Van Bommel 
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