Tripla Doppia - Basket-mercato, alla faccia della crisi!
Eurosport - ven, 10 lug 19:32:00 2009
Il mercato 2009 è cominciato tutto tranne che in sordina: tanti colpi, ma anche tanti soldi dati a giocatori che forse non si meritano contratti così onerosi. Proviamo a fare un po' d'ordine...
Shaquille O'Neal, Vince Carter, Ron Artest, Hedo Rukoglu, Richard Jefferson, Rasheed Wallace, Trevor Ariza, Ben Gordon, Charlie Villanueva, Jamal Crawford, Zach Randolph... alla faccia della crisi e di chi diceva che il mercato di quest'estate sarebbe stato una vaga terra di passaggio per i grandi nomi del 2010, con Lebron James, Dwyane Wade e Chris Bosh su tutti. Si diceva che il grande nome sarebbe mancato e... tac! subito smentiti ancor prima della conclusione del draft, con Shaquille O'Neal spedito a Cleveland e Vince Carter in Florida. Si diceva che la crisi economica avrebbe portato le franchigie a risparmiare e tenere le giuste precauzioni, e invece una serie di giocatori di medio livello sta mettendo in cassaforte contratti pesanti, che tendono a non rispecchiare il reale valore della persona e dunque, nel lungo periodo, a "drogare" il mercato.
Ma proviamo a fare un po' d'ordine nelle due settimane più vivaci della storia del mercato NBA, dando anche una valutazione che tenga conto non solo dell'impatto potenziale del giocatore ma anche del suo riverbero sull'aspetto economico.
1) Shaquille O'Neal a Cleveland - voto 8. Phoenix, grande esclusa della scorsa post-season, si sta smembrando per ricominciare da zero, mentre Cleveland, schiacciata da Dwight Howard in finale di Conference, cerca una disperata soluzione in Shaq per mettere in bacheca l'anello e tenere Lebron James anche dopo il 2010. Forse sarò un pazzo, ma l'idea di unire King James a O'Neal è talmente folle che potrebbe funzionare davvero.
2) Vince Carter a Orlando - voto 8. Grandissimo colpo, che permette ai Magic di risolvere tre problemi in uno: 1) riempire il vuoto lasciato da Turkoglu, 2) affiancare a Howard un giocatore decisivo sul perimetro, 3) risolvere la diatriba Alston-Nelson spedendo il primo a New Jersey. L'altro lato della medaglia è il sacrificio di Courtney Lee, ma qualcosa bisogna pur pagare.
3) Rasheed Wallace a Boston - voto 7.5. Contratto di due anni non particolarmente oneroso per un giocatore che va verso le 36 primavere. Sheed è in calo, e su questo non c'è dubbio, ma con Perkins e Garnett di fianco non sarà costretto a un lavoro eccessivamente massacrante, e le sue qualità difensive e di compresione del gioco possono renderlo l'addizione giusta per la rincorsa all'anello.
4) Mike Bibby rinnova con Atlanta - voto 7.5. Questo sì che è un gran colpo, sia per l'importanza del giocatore per la squadra sia per la tipologia del contratto stipulato: triennale da 18 milioni, 6 a stagione, 9 in meno di quanto guadagnava Bibby quest'anno, che resta sì un bel giocatore, ma ormai 31enne e in parabola discendente.
5) Richard Jefferson a San Antonio - voto 7. L'addizione in sé è buona, però occhio a non farsi trarre in inganno da alcuni luoghi comuni: a) Jefferson non ringiovanisce più di tanto il roster - ha già 29 anni -, b) appesantisce notevolmente il monte-stipendi (oltre 29 milioni di dollari in due anni, guadagna più di Tony Parker), c) Ginobili sarà free-agent nella prossima stagione, dunque sale il sospetto che gli Speroni vogliano lasciar partire l'argentino?
6) Hedo Turkoglu a Toronto - voto 6.5. Altro trasferimento da valutare con attenzione: è facile dire "gran colpo dei Raptors" - e nel breve periodo sicuramente lo è, perché averne di giocatori come il Turko in squadra - ma sono da considerare anche a) la chimica con Bargnani e Bosh (questo significa il Mago definitivamente schierato da centro?), b) il fatto che Turkoglu abbia portato a casa un quinquennale da 53 milioni di dollari, che fra il 2012 e il 2014 (quando avrà 33-35 anni) lo vedrà guadagnare più di 10 milioni di dollari a stagione... non bene.
7) Trevor Ariza a Houston - voto 6.5. I Rockets forse rispondono un po' per ripicca alla fuga di Artest ai Lakers, regalando un quinquennale da 34 milioni di dollari. Sono tanti soldi per un giocatore che quest'anno è stato funzionale all'interno di un contesto ben adatto alle sue caratteristiche, in cui gli si chiedeva di sacrificarsi in difesa e di vivacchiare sugli scarichi in attacco, ma la cui efficacia è tutta da valutare in un contesto completamente nuovo e in via di sviluppo come quello di Houston (Yao Ming giocherà? McGrady se ne andrà?).
8) Ben Gordon e Charlie Villanueva a Detroit - voto 5. Fallito l'esperimento Iverson, Detroit aveva due possibilità: ricostruire da capo con tanto spazio salariale a disposizione dopo gli addii di The Answer e Rasheed Wallace, oppure restare competitiva mettendo le mani su un free-agent di livello (si parlava di Carlos Boozer alla vigilia di questo mercato, ma sembra invece che l'ala di Utah possa finire a Chicago). I Pistons hanno invece sorpreso - in negativo - arraffando i primi due nomi disponibili, regalando contratti pesanti a due giocatori che non fanno certo dell'affidabilità la loro caratteristica principale: Gordon ha portato a casa un quinquennale da 55-60 milioni di dollari (sarà curioso vedere il rapporto che avrà con Richard Hamilton, visto che l'inglese ha la curiosa tendenza di prendersi un tiro a ogni possesso), mentre Charlie V un quinquennale da 40 milioni. Tanti, troppi soldi per due giocatori potenzialmente pericolosi.
9) Jamal Crawford ad Atlanta - voto 5. Non sono un amante di Crawford, classico giocatore dove il talento cozza con l'intelligenza cestistica rendendolo decisamente scomodo. Atlanta è una squadra che si regge su equilibri molto sottili, e piuttosto che inserire un accentratore sarebbe stato meglio rinforzare la panchina (corta corta) inserendo un paio di giocatori di ruolo.
10) Jason Kidd rinnova con Dallas - voto 5. Sono dell'idea che a Dallas il ciclo sia finito almeno da un paio d'anni, e che la squadra continui a fingere di non essersene accorta. Jason Kidd è forse il playmaker puro più forte degli ultimi 15 anni, ma 25 milioni di dollari in tre anni a un giocatore 36enne mi sembrano uno sproposito: per la prima stagione potrà ancora andare bene, ma dopo...?
11) Shawn Marion a Dallas - voto 5. Cinque anni a 40 milioni di dollari, per un giocatore che, chiusa la parentesi positiva a Phoenix, ha perso catastroficamente fiducia in se stesso e impatto offensivo, trasformandosi in un gregario di lusso con discreta presenza difensiva. Gli anni sono già 31, il fisico non è più quello di una volta, e ora fuoriescono i limiti tecnici pima mascherati dallo strabordante atletisimo. E poi dove lo si mette con Howard e Nowtizki? In panchina? Con quei soldi?
12) Zach Randolph a Memphis - voto 5. In una squadra già scarsa si inserisce un giocatore che può solo peggiorarla, e che si porta sulle spalle un contratto di una pesantezza allucinante (16 milioni quest'anno, 17 l'anno prossimo). I Clippers liberano spazio per Blake Griffin, prima scelta del draft, mentre Memphis sembrerebbe bocciare Marc Gasol... il giocatore per il quale ha dato via PAU Gasol. Brutta roba...
13) Ron Artest ai Lakers - voto N.C. Follia pura.
Daniele Fantini / Eurosport
_________________ ...se fossi in una stanza con i soli Bremer, Hitler e Stalin e avessi una pistola con soli due colpi e la certezza di impunità qualsiasi cosa facessi..... sparerei al 22 di Milano due volte.
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