Sux ha scritto:
Quintana è un diesel. Anche al Tour sembrava non poter rientrare e alla fine a detti di molti non ha lottato realmente per la vittoria finale per lo scarso coraggio.
Dipende però tutto dalle condizioni fisiche. Se non sta bene può combinare poco (anche se la tappa di domani può permettere il recupero).
Eh ma vale lo stesso discorso valido per Domoulin. In questa Vuelta l'ultimo tappone che può cambiare le carte in tavola è lunedì. Dopo, c'è solo la cronometro a poter cambiare le carte in tavola. Se dalla tappa di lunedì Quintana ha un ritardo di 2 minuti (e quindi ne avrebbe già recuperato 1) nei confronti della maglia rossa, le sue chance cessano anche se per venerdì e sabato della terza settimana è al 110%.
Inoltre è vero che Quintana è uno che alla lunga cresce, ma è anche vero che Froome è uno che solitamente la terza settimana paga qualcosa. Per questo al tour non ero sorpreso dell'andamento delle ultime due tappe.
Aru, ad oggi, non ha mai segnato segnali di cedimento nel corso della terza settimana, anzi, al giro di quest'anno è proprio nelle ultime tappe che è riuscito a mettere in difficoltà Contador.
Cita:
Poi prima o poi vorrei aprire una discussione sul ricambio generazionale che sta avvenendo ultimamente. In teoria in ogni settore (Cronometro, Pavè, Corse a tappe, volate) c'è almeno un potenziale fenomeno pronto a sbocciare (o già sbocciato come Aru, Quintana e Landa)
Di ciclismo seguo con interesse solo le grandi corse a tappe, le classiche solo se non ho di meglio da fare (e solitamente cadono nelle domeniche di campionato

). Quindi rispondo solo su queste.
Ora come ora abbiamo per queste abbiamo gente competitiva appartenente a tutte le generazioni: Purito e Valverde sono ormai anziani ma ancora in grado di fare podio dappertutto; Contador, Froome e Nibali sono nel fiore degli anni (e lo sarebbe anche Andy Schleck, a cui non ho mai capito cosa è successo); Quintana, Aru e Landa (e da questa Vuelta direi anche Domoulin) sono i giovani rampanti che domineranno in futuro ma che già oggi non partono battuti contro nessuno.
Ecco, ipotizzando che tutti questi si presentassero al via di una grande corsa a tappe che inizia domani, al 100% della forma e da capitani unici della propria squadra, per me partirebbero sostanzialmente alla pari.
Piuttosto, noti anche te che è completamente scomparsa dai papabili per la vittoria di un grande giro la figura del cronoman che in salita limita i danni? Gli ultimi sono stati Evans e Wiggins.