Tratto da gazzetta.it
Orlando spazzata via
Boston: un passo dalla finale
I Celtics, trascinati da un Rajon Rondo sempre più decisivo, travolgono i Magic 94-71 e si portano sul 3-0 nella finale della Eastern Conference. La squadra della Florida va subito sotto e non è mai in grado di impensierire i Celtics. Malissimo Howard e Lewis
MILANO, 23 maggio 2010 - Dominati dall'inizio alla fine, gli Orlando Magic cedono anche gara-3 della finale della Eastern Conference. Ai Celtics manca l'ultimo passo per chiudere la serie e qualificarsi per la finale. Stanotte tocca a Phoenix contro i Lakers: si ridurranno le distanze o sarà 3-0 per L.A.?
Boston Celtics-Orlando Magic 94-71
Quello che avevamo imparato di Rajon Rondo in questa stagione, è che è stato capace di portarsi in spalla i Celtics nel loro momento più difficile, con molte più sconfitte che nelle ultime stagioni, e destando comunque l'impressione di far parte di una squadra alla fine di un ciclo. Quello che abbiamo imparato soprattutto in questa gara-3 contro gli Orlando Magic, invece, è di tutt'altro tenore: può essere proprio Rajon Rondo la fonte d'ispirazione di una squadra forte, aggressiva, affamata, in grado di prendere possesso del campo in senso letterale. Basta una parola per definire Dwight Howard e compagni. Scomparsi. Scomparsi di fronte a una simile esplosione di energia, dopo essere comunque arrivati già molto provati dalle due sconfitte casalinghe nei primi episodi della serie. Avevano ragione, dunque, quelli che non erano convinti dal doppio cappotto contro Charlotte e Atlanta, nei turni precedenti. Avevano ragione tutti quelli (non ci voleva molto, probabilmente) che hanno visto nella partenza di Turkoglu e nell'arrivo di Carter degli elementi di indebolimento piuttosto chiari, rispetto a quel roster capace di arrivare in finale l'anno scorso. Dopo questo 3-0 siglato da Boston è difficile parlare ancora di una serie. Manca l'ultimo colpo. E saremmo stupiti di non vederlo già in gara-4. I Celtics hanno ritrovato in queste settimane soprattutto la voglia di difendere: in questi playoff stanno concedendo meno di 90 punti agli avversari: per capire l'enormità di questo dato basta pensare che 18 delle 30 squadre della Lega hanno segnato almeno 100 punti a partita in regular season, e la 30esima (i New Jersey Nets) ha chiuso con 92.4. I playoff, si sa, sono uno sport diverso: che Boston, in questa gara, era pronto a giocare, mentre Orlando no.
SUBITO FUGA — Si è visto fin dal primo quarto: Garnett, con 2' alla prima sirena, infila il tiro del 21-6 che vuol dire già dominio, anche perché chiude un parziale di 14-0 per i suoi, poi inizia uno show personale di Rondo. La sua energia è incredibile, addirittura impressionante il recupero con tuffo che poi viene condito dal layup del 36-17. Quel che resta dei Magic viene spazzato via da 7 punti consecutivi di “Big Baby”, Glen Davis (che per la prima volta in stagione chiuderà una partita da top scorer dei suoi). Il suo piazzato a 6'39 dall'intervallo vale il +24 per i padroni di casa, che vedono già la terza vittoria nella serie. Jameer Nelson reagisce con un paio di triple, mettendosi in proprio, ma il -16 che ne consegue (43-27 Boston a 5'28 dalla pausa) è troppo poco per consentire a coach Van Gundy di rivedere la luce. La sua squadra tira con percentuali orribili (36.9% dal campo, 8/30 totale da fuori), viene punita a ogni errore difensivo e vede il suo uomo franchigia, Howard, denunciare tutti i suoi limiti tecnici e – forse – anche di carisma, mentre di Rashard Lewis si sono perse le tracce (5.0 di media nella serie con 6/24 al tiro). Il +24 per i Celtics ritorna anche nel terzo quarto, con 13 punti consecutivi segnati dalla coppia Garnett-Davis (6 e 7 rispettivamente), per il 69-45 con 3'01 da giocare nel terzo quarto. È ovvio per tutti che non c'è più niente da fare per Orlando, che deve esclusivamente badare a rendere meno pesante il passivo. L'ultimo quarto inizia con i tifosi di casa che urlano già “Beat L.A.!”, come se non ci fosse una gara-4 da giocare, e come se non ci fossero i Suns da battere per i Lakers, avanti 2-0 nell'altra finale di Conference. Dettagli, per il popolo di Boston, che non ci credeva più in questa squadra, ma è stato convinto a ricredersi. E adesso non vuole rimanere deluso, sognando un secondo titolo in tre anni, un altro trionfo ai danni di Kobe e compagni. Quello che è certo è che i Big di Boston non sono più “Three”, e che il nuovo arrivato nel club dei supereroi in biancoverde, Rondo, non sia nemmeno necessariamente il quarto – oggi come oggi – per la forza che esprime. Un paio di triple di un Rasheed Wallace senza pietà mandano i Magic oltre i 30 di svantaggio, ma conta quel che conta. I tifosi vedevano già oltre. I Celtics, invece, devono ancora pensare a gara-4, anche se il più è chiaramente fatto.
Boston: Davis 17 (5/9, 7/9 tl), Pierce 15, R. Allen 14, Rondo 11, Garnett e Wallace 10. Rimbalzi: Pierce 9. Assist: Rondo 12.
Orlando: Carter 15 (4/7, 1/5, 4/4 tl), Nelson 15 (2/5, 3/9, 2/2 tl), Pietrus 12. Rimbalzi: Howard 7. Assist: Barnes, Carter e Redick 2.
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Il colonnello Van Bommel 
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